ECO-CAPRE
OTTIME COME TAGLIAERBA, EFFICACI, NON INQUINANO
Si è inventata un lavoro: ripulire i campi dei clienti che la chiamano usando come "tagliaerba" le capre della sua azienda agricola. È la storia di Nora Kravis, veterinaria di New York che da circa trent'anni abita a Radda in Chianti. Qui ha messo su un'azienda, ''La Penisola'', che conta 150 capre cashmere. Gli animali mangiano l'erba, costano a chi ne chiede l'intervento la metà di quanto costerebbe un lavoro fatto col decespugliatore, non inquinano, concimano, e producono un pelo rigoglioso, puro cashmere.
È la ''signora delle capre che non si mangiano'', come l'hanno ribattezzata a Radda perché non macella i suoi animali, a raccontare: «Normalmente per trattare un ettaro di terreno occorrono da 5 a 25 capre per circa un mese. Costo: mille euro, la metà di quanto costerebbe far fare lo stesso lavoro a un trattore con il trinciatutto o a operai con il decespugliatore». Sugli altri vantaggi spiega: «Le capre non fanno rumore. Inoltre, non si brucia gasolio e non si inquina, niente diserbanti, con i suoi escrementi la capra concima in modo naturale la terra, impedisce definitivamente la ricrescita degli arbusti, non distrugge i nidi degli uccelli e le tane delle lepri». Grazie alle capre Nora Kravis ricava ogni anno 200 grammi di fibra, che lavorata diventano 100 grammi di filato di cashmere, che costa 1200 euro al chilo.
Eco-capre & Chef dilettanti - D - la Repubblica