Originariamente Scritto da
tartamau
I costi di un allevamento, oltre all'alimentazione ed ai costi di recinti, rifugi ecc., consta nell'inserimento del microchip. Fatto questo ti puoi fermare. Nel caso tu possa cedere i piccoli in quanto figli di esemplari almeno in fonte F o C, se non hai dimostrato la seconda generazione che ti permette di avere certificati cpmmerciale anche per i figli di animali in fonte U, devi mettere in conto il costo del certificato. Ricorda che il tutto non è automatico anzi, la procedura prevede il sopralluogo dell'allevamento da parte del competente ufficio cites, nonchè il prelievo del DNA per la verifica di parentela, senza la quale ti scordi i certificati. Se non sei in grado di fare autonomamento un prelievo di tampone buccale per il test, devi rivolgerti ad un veterinario, anche in questo caso esperto non solo sulla carta, ed ovviamente pagare l'onorario. C'è da dire che mentre il costo del certificato e del microchip è fisso, il veterinario solitamente applica un tariffario anche in funzione del numero degli esemplari che hai. Con piccoli numeri diciamo che il prezzo medio che sento in giro è intorno ai 15€, che può crescere con singolo animale, o calare in caso di numeri consistenti, cioè molte decine o centinaia.
Nel caso di pochi riproduttori e di un numero di nascite sotto ai 50 esemplari, devi mettere in conto 15€ per esemplare per microchip e veterinario, quindi puoi decidere (sempre che, ripeto, tu abbia i requisiti dimostrati per ottenere le certificazioni) se tenere gli animali in certificati cumulativi e dunque scinderli solo quando hai un acquirente, o da subito singoli. Fai due conti e vedi quanto cambia... Comunque per rispondere direttamente alla tua domanda, il costo vivo di un piccolo all'anno di vita con certificato oscilla dai 35€ ai 40€. Se hai una ventina di piccoli la spesa sarebbe, ancor prima della vendita di 700€ o 800€. Difficilmente riuscirai a scendere al di sotto, piuttosto puoi solo salire, mettendoci anche le spese sostenute per l'intero allevamento. Per chi se lo chieda, l'Italia non è comunque la più cara, ma certamente sta nel podio... giusto per rimanere in tema olimpico.