vedi Paolo se basi la tua passione solo sui testi allora abbiam proprio due modi di vedere l'allevamento completamente opposti.(poi lo tradurrò, ora non ho la testa per farlo)

Testi non te ne citerò perchè immagino, vista la tua presunzione anche in discussioni passate, che se uno non ha un testo universitario sotto mano non si può permettere di dire nulla quindi chiudiamo tutti i forum.

Partendo dal presupposto che tu sei lo scibile umano, l'onniscente del mondo tartarughesco, ti dirò una cosa: hai asslutissimamente ragione tu su qualsiasi cosa dirai (non terrò conto del fatto che spesso e volentieri molte ricerche son state fatte per presentare una tesi di fine laurea e che i fautori di ciò non avevan mai visto una tartaruga fino al giorno prima, ma basta tuffarsi in un laghetto , pescar due tartarughe e prender 4 misure et voilà che il testo bibblico è stato creato).Venerali pure.

Questa è una premessa per spiegarti i motivi per cui tutto quello che dirò ora, visto che arriva dalla mia esperienza personale e non da un libro di testo, è assolutissimamente sbagliato:

-il letargo ha stimolato la maturazione delle gonadi sia femminili che maschili
-prima del letargo avevo notato in alcune specie scarsissimo interesse sessuale verso l'altrui sesso o addirittura assente, dopo il letargo la situazione si è capovolta con riproduzioni
-animali non letargizzati davano uova con scarsa fecondità
-come citato prima i miei animali che lo effettuano sono molto robusti anche in momenti di sbalzo termico durante la stagione di attività non ho notato alcun ché riguardo a malanni cosa che non è successa a gente che le ha tenute attive in inverno e alle quali è saltata la corrente o il riscaldatore si è rotto con, di li a poco, l'animale, o gli animali, con scoli al naso o (nel caso di acquatiche) galleggiamenti a causa di polmoniti(fra queste le ritenute quasi immortali Trachemys scripta elegans)

mi raccomando non tener conto di tutto ciò, l'esperienza sul campo non è uno dei tuoi manoscritti quindi non valutarla nemmeno.

dal canto mio seguirò comunque la mia strada pensando che se un animale si è evoluto in un ambiente che gli consente/lo obbliga ad effettuare il letargo da qualche milione di anni dubito che questo non possa non influire sulla vita dell'esemplare stesso (vedi i 4 punti elencati) .

ti ringrazio della cortese lettura.