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Malaclemys terrapin macrospilota

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  1. #1
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    Predefinito Re: Malaclemys terrapin macrospilota

    Citazione Originariamente Scritto da JcDenton Visualizza Messaggio
    Non scherzare Zine. Per Paolo non si gioca a fare gli allevatori, visto che esistono grandi allevamenti secondo lui più affidabili degli allevatori privati...

    Bei messaggi che fai passare, Paolo. Senza poi neanche motivarli.

    Ps: i francobolli ti aspettano

    Visto com'è finita con una certa Pelodiscus, fossi in te eviterei commenti del genere, dato che non mi sembra che sia finita meglio di un paio di Malaclemys di provenienza commerciale.

    Se mai queste ultime si sono dimostrate più robuste resistendo un paio di settimane.

    E non provare a dare la colpa a Zine, che al massimo sta dando retta a troppe campane dimenticando, ogni tanto, quello che sa fare benissimo.

    Sono anni che acquisto tartarughe sia in negozi, sia alle fiere e da allevatori privati e, posso garantirtelo, la mia personale esperienza riguardo alla mortalità non è affatto a favore di questi ultimi.


    Le motivazioni sono semplicissime.

    Assoluta mancanza di attenzione per i rapporti tra consanguinei, esemplari troppo piccoli venduti alle fiere, protocolli di allevamento non controllati, nessuna responsabilità commerciale o garanzia, prezzi assolutamente non concorrenziali.

    E molto ci sarebbe da dire anche sulle formalità fiscali seguite e sulla documentazione rilasciata.

    Al di la dell'evasione fiscale, senza un documento di acquisto può diventare molto spiacevole spiegare come mai si è in possesso del tal animale.

    E vogliamo parlare dei controlli veterinari?

    Obbligatori per i commercianti ma non per questi "fantasmi della riproduzione"?

    Quanti di questi signori controllano che i loro esemplari non siano portatori di salmonella?

    Fondamentalmente, l'unico motivo per ricorrere ai cosiddetti allevatori amatoriali è la ricerca di specie rare, ma con la consapevolezza che all'origine abbiamo esemplari WC.

    Anche con i grandi allevamenti, ma almeno li è diluito su migliaia di esemplari.


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  3. #2
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    Predefinito Re: Malaclemys terrapin macrospilota

    Al di la dell'evasione fiscale, senza un documento di acquisto può diventare molto spiacevole spiegare come mai si è in possesso del tal animale.
    Vediamo, che tipo di evasione fiscale c'è????????? Sai vorrei essere illuminato da te, perchè vorrei aprire un allevamento pure io


  4. #3
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    Predefinito Re: Malaclemys terrapin macrospilota

    [QUOTE=Koizaku;44542][Quote] Al di la dell'evasione fiscale, senza un documento di acquisto può diventare molto spiacevole spiegare come mai si è in possesso del tal animale.

    Vediamo, che tipo di evasione fiscale c'è????????? Sai vorrei essere illuminato da te, perchè vorrei aprire un allevamento pure io
    Semplicissimo.

    Intanto il discorso dei 5.000,00 € è completamente sbagliato.

    Quello è esclusivamente il limite sotto il quale non si applica l'obbligo di iscrizione alla gestione separata INPS e nulla centra con i redditi.

    Ecco qui i casi di esclusione

    Nome: Unico+PF1+2011+istruzioni+agg 4.jpg
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    In realtà
    Chi è obbligato a presentare la dichiarazione?
    Sono obbligati alla presentazione della dichiarazione dei redditi i contribuenti che:
    1 hanno conseguito redditi nell’anno 2010 e non rientrano nei casi di esonero elencati nelle precedenti tabelle;
    2 sono obbligati alla tenuta delle scritture contabili (come, in genere, i titolari di partita IVA), anche nel caso in cui non abbiano
    conseguito alcun reddito.


    E qui stiamo parlando di reddito da allevamento o commerciale.


    Segnatamente di 01.49.9 Allevamento di altri animali nca


    Prima che salti su il solito "furbo", non ditemi che sono cessioni gratuite. Potrebbero anche esserlo, ma lasciare all'Ufficio la facoltà di fare un Accertamento Sintetico mi sembra un rischio da evitare assolutamente, quindi attenzione all'insieme dei vostri redditi e delle vostre spese annue, che devono essere congruenti.

    E questo al di la del rischio di essere controllati in Fiera o su internet.


    Se, per esempio, dichiarate 20.000€ l'anno di redditi complessivi e poi avete un affitto di 12.000, un'auto da più di 25.000€ e avete acquistato, che so, un televisore e un bell'acquario da 1.000 L spendendo 2.000€ non vorrei proprio essere al vostro posto, perchè l'Ufficio sosterrà che avete guadagnato in realtà 12.000 + 4.000 di auto + 2.000 di TV + 2.000 di acquario + 6.000 per spese generali (vitto, alloggio ecc ecc.) e v troverete sul tavolo un bell'accertamento per 6.000€.

    Bello vero? E' nel decreto di agosto 2011. Ma c'era anche prima in forma leggermente differente, servivano due anni su 5 non congruenti, ora ne basta uno.

    Ovviamente se l'ufficio può dimostrare che avete partecipato a tutte le principali mostre di settore e che sostenete spese ingenti relative all'allevamento vi ritroverete anche con una bella presunzione di attività commerciale e omessa denuncia.


    La cosa che suggerisco per tutti è quindi quella di aprire una bella posizione IVA con codice 01.49.9 Allevamento di altri animali nca e gestire in via ordinaria spese ed entrate.

    Tra l'altro, in caso di perdita, la detrarrete dal resto dei vostri redditi.

    Per quanto riguarda gli altri adempimenti, a seconda della Regione e del Comune in cui vi trovate la Asl di competenza darà delle disposizioni da seguire sul mantenimento degli animali e vi farà tenere un registro di carico e scarico dove segnare acquisti, nascite, decessi e vendite, che sarà periodicamente controllato dalla Asl stessa.

    La Asl provvederà, di solito con cadenza annuale, al controllo dell'allevamento e della documentazione.

    A seconda del Comune cambierà la tassa di concessione. In linea di massima parliamo di importi tra i 56 e i 178€ l'anno.

    Se le specie allevate rientrano nella normativa CITES dovrete avere anche un registro vidimato dal locale Ufficio, con le stesse funzioni di quello della ASL e dovrete provvedere nei termini a tutte le comunicazioni di variazione preiviste.


    L'altra cosa che sarebbe fondamentale, a mio parere e per evitare di finire come gli allevatori di Cani e Gatti, sarebbe quello di stabilire a livello di Associazioni di Allevatori, i protocolli per ogni singola specie e procedere, come allevatori amatoriali aderenti all'associazione, a predisporre i Pedigree, magari già con l'indicazione del DNA dell'esemplare.

    Una soluzione del genere metterebbe tutti al riparo da ipotesi surreali degli uffici di controllo e permetterebbe di garantire veramente un allevamento di qualità.

    Ora ognuno fa come più gli aggrada e nessuno controlla o verifica.

    Finchè è troppo tardi.

    Dimenticavo. Sarà necessario iscriversi alla CCIAA e aprire una posizione previdenziale coerente con il regime scelto.
    Ultima modifica di pminotti; 02-11-2011 alle 10:54


  5. #4
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    Predefinito Re: Malaclemys terrapin macrospilota

    Citazione Originariamente Scritto da pminotti Visualizza Messaggio
    Visto com'è finita con una certa Pelodiscus, fossi in te eviterei commenti del genere, dato che non mi sembra che sia finita meglio di un paio di Malaclemys di provenienza commerciale.

    Se mai queste ultime si sono dimostrate più robuste resistendo un paio di settimane.

    E non provare a dare la colpa a Zine, che al massimo sta dando retta a troppe campane dimenticando, ogni tanto, quello che sa fare benissimo.

    Sono anni che acquisto tartarughe sia in negozi, sia alle fiere e da allevatori privati e, posso garantirtelo, la mia personale esperienza riguardo alla mortalità non è affatto a favore di questi ultimi.


    Le motivazioni sono semplicissime.

    Assoluta mancanza di attenzione per i rapporti tra consanguinei, esemplari troppo piccoli venduti alle fiere, protocolli di allevamento non controllati, nessuna responsabilità commerciale o garanzia, prezzi assolutamente non concorrenziali.


    E molto ci sarebbe da dire anche sulle formalità fiscali seguite e sulla documentazione rilasciata.

    Al di la dell'evasione fiscale, senza un documento di acquisto può diventare molto spiacevole spiegare come mai si è in possesso del tal animale.

    E vogliamo parlare dei controlli veterinari?

    Obbligatori per i commercianti ma non per questi "fantasmi della riproduzione"?

    Quanti di questi signori controllano che i loro esemplari non siano portatori di salmonella?

    Fondamentalmente, l'unico motivo per ricorrere ai cosiddetti allevatori amatoriali è la ricerca di specie rare, ma con la consapevolezza che all'origine abbiamo esemplari WC.

    Anche con i grandi allevamenti, ma almeno li è diluito su migliaia di esemplari.
    questa è una delle porcherie più ignoranti che abbia mai sentito, ma pensi che nel allevamenti si facciano problemi sulla consanguineità dei riproduttori? pensi che un cucciolo che si ammala (perchè capita) venga curato? pensi che i protocolli di allevamento siano uguali per tutti gli animali, e per tutte le specie? ma che cavolo stai dicendo?
    meno male caro Paolo che esistono gli allevatori amatoriali, che riempiono costantemente di animali CB il mercato, che non necessità (o comunque in misura molto inferiore) più quindi di ricorrere ad animali wild come si faceva fino a qualche anno fa.

    basti pensare alle pogona, fino a qualche anno fa si importavano indiscriminatamente, ora grazie a tutti gli animali che ogni anno nascono da allevatori privati l'importazione non è più necessaria.

    fidati che gli esemplari di allevamento muoiono, e in misura molto maggiore, solo che muoiono direttamente li perchè molto spesso non è conveniente curarli


  6. #5
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    Predefinito Re: Malaclemys terrapin macrospilota

    Citazione Originariamente Scritto da fbolzicco Visualizza Messaggio
    questa è una delle porcherie più ignoranti che abbia mai sentito, ma pensi che nel allevamenti si facciano problemi sulla consanguineità dei riproduttori? pensi che un cucciolo che si ammala (perchè capita) venga curato? pensi che i protocolli di allevamento siano uguali per tutti gli animali, e per tutte le specie? ma che cavolo stai dicendo?
    meno male caro Paolo che esistono gli allevatori amatoriali, che riempiono costantemente di animali CB il mercato, che non necessità (o comunque in misura molto inferiore) più quindi di ricorrere ad animali wild come si faceva fino a qualche anno fa.

    basti pensare alle pogona, fino a qualche anno fa si importavano indiscriminatamente, ora grazie a tutti gli animali che ogni anno nascono da allevatori privati l'importazione non è più necessaria.

    fidati che gli esemplari di allevamento muoiono, e in misura molto maggiore, solo che muoiono direttamente li perchè molto spesso non è conveniente curarli


    Perdonami, ma come al solito parliamo di cose differenti.


    Che gli esemplari muoiano finchè sono nelle mani dell'allevatore è un problema suo, non dell'acquirente.


    La differenza tra l'allevatore amatoriale e il commerciante è che quest'ultimo è soggetto a controlli sanitari obbligatori e a fornire la garanzia sul prodotto. Che sia un televisore o un animale poco cambia.

    Quindi l'animale malato deve essere sostituito per legge secondo le condizioni contrattuali.


    Con l'allevatore amatoriale, al massimo ricevi delle scuse.


    E cerchiamo di restare alle tartarughe acquatiche, posto che degli altri PET non mi occupo.

    Negli allevamenti USA e Cinesi dove allevano migliaia di esemplari dubito che qualsiasi persona sensata che lavora con animali possa fare l'errore di non evitare accoppiamenti di consanguinei. Per il semplice motivo che li paga di persona perdendo un prodotto.

    Ti rimando a quello che ho scritto prima sui protocolli di allevamento.

    Se volete fare una cosa seria la un paio di idee potete trovarle.



    A proposito e per la moderazione, a che titolo JCDenton può venire a fare punzecchiature su un post di allevamento con argomenti che nulla centrano con lo stesso?


    Io rispondo a tutti e sempre, ma probabilmente gli ultimi 4 interventi andrebbero messi a parte.


  7. #6
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    Predefinito Re: Malaclemys terrapin macrospilota

    Citazione Originariamente Scritto da JcDenton Visualizza Messaggio
    Non scherzare Zine. Per Paolo non si gioca a fare gli allevatori, visto che esistono grandi allevamenti secondo lui più affidabili degli allevatori privati...

    Bei messaggi che fai passare, Paolo. Senza poi neanche motivarli.

    Ps: i francobolli ti aspettano
    Citazione Originariamente Scritto da fbolzicco Visualizza Messaggio
    P.s. lascerei stare il caso della pelodiscus di Zine, è proprio un caso limite e soprattutto è un amico a cui non risparmierei la gentilezza di lasciarlo fuori da certi discorsi
    Citazione Originariamente Scritto da rughis Visualizza Messaggio
    Oltre a quanto sottolineato da Fabio, aggiungo che far riferimento all'episodio della piccola Pelodiscus di Zine nata a Jcdenton per portare avanti le proprie tesi, non è senz'altro il modo migliore per portare avanti una discussione in modo corretto, senza essere faziosi e polemici.

    Per questo motivo, ritengo necessario dare una ammonizione per questo messaggio.

    In aggiunta, non condivido affatto quanto detto sugli allevatori amatoriali. Un allevatore amatoriale, come può essere Jcdenton visto che è stato chiamato in causa, ha a cura la sorte dei propri animali, perchè fa questo tipo di attività per amore degli stessi e per soddisfazione personale, non di certo per fini di lucro.

    Un allevatore amatoriale animato da buoni principi, quando cede i propri animali, si pone sempre delle domande sull'affidabilità delle persone a cui intende cederli, cosa che non fa di certo un commerciante o un allevatore professionale.

    Oltre al discorso delle eventuali cure, eccetera eccetera.

    Su questo forum, i cui principi ispiratori ci portano ad avere particolarmente a cuore il destino e il benessere delle nostre tartarughe, non potranno mai passare certe teorie sugli allevatori amatoriali che, personalmente, ritengo anni luce lontane da quelle degli appassionati che frequentano questo sito.


    Come potete vedere, Jc Denton si è tirato da solo in ballo, assolutamente a sproposito e con i soliti modi offensivi (vedi francobolli).

    Se poi riceve le risposte che merita che non si lamenti.


  8. #7
    Bannato
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    Predefinito Re: Malaclemys terrapin macrospilota

    Se uno cede ad altri animali in cambio di un corrispettivo, secondo me ha l'obbligo di fornire un animale sano e senza tare genetiche.


    In questo momento ne i commercianti ne gli allevatori amatoriali sono in grado di dare completa garanzia.


    I commercianti però devono dare le garanzie di legge.


    D'altra parte è anche una bella pretesa quella di decidere a chi dare o meno gli animali.


    In questo momento i commercianti non possono vendere animali a soggetti minorenni, ma finchè non ci saranno provvedimenti legislativi, chiunque potrà acquistare ciò che crede, nel rispetto della legge.


    Abbiamo quindi dei soggetti che sono sottoposti a delle regole, certamente insufficienti, e altri che sono completamente non regolamentati.


    Il problema non è scegliere chi può avere l'animale, ma insegnare a chi vuole l'animale come va tenuto.


    Per questo motivo non mi sembra, anche per esperienze personali, che sia più sicuro comprare un animale da un soggetto non commerciale.


    E, attenzione, sono dati oggettivi:

    1 Mancanza di garanzia.
    2 Mancanza di controllo sanitario obbligatorio.
    3 Spesso, cessioni fiscalmente non corrette.


    In più c'è il problema non secondario per tutte le specie CITES del nullaosta per le cessioni tra privati.


  9. #8
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    Predefinito Re: Malaclemys terrapin macrospilota

    Citazione Originariamente Scritto da pminotti Visualizza Messaggio
    Visto com'è finita con una certa Pelodiscus, fossi in te eviterei commenti del genere, dato che non mi sembra che sia finita meglio di un paio di Malaclemys di provenienza commerciale.

    Se mai queste ultime si sono dimostrate più robuste resistendo un paio di settimane.

    E non provare a dare la colpa a Zine, che al massimo sta dando retta a troppe campane dimenticando, ogni tanto, quello che sa fare benissimo.

    Sono anni che acquisto tartarughe sia in negozi, sia alle fiere e da allevatori privati e, posso garantirtelo, la mia personale esperienza riguardo alla mortalità non è affatto a favore di questi ultimi.


    Le motivazioni sono semplicissime.

    Assoluta mancanza di attenzione per i rapporti tra consanguinei, esemplari troppo piccoli venduti alle fiere, protocolli di allevamento non controllati, nessuna responsabilità commerciale o garanzia, prezzi assolutamente non concorrenziali.

    E molto ci sarebbe da dire anche sulle formalità fiscali seguite e sulla documentazione rilasciata.

    Al di la dell'evasione fiscale, senza un documento di acquisto può diventare molto spiacevole spiegare come mai si è in possesso del tal animale.

    E vogliamo parlare dei controlli veterinari?

    Obbligatori per i commercianti ma non per questi "fantasmi della riproduzione"?

    Quanti di questi signori controllano che i loro esemplari non siano portatori di salmonella?

    Fondamentalmente, l'unico motivo per ricorrere ai cosiddetti allevatori amatoriali è la ricerca di specie rare, ma con la consapevolezza che all'origine abbiamo esemplari WC.

    Anche con i grandi allevamenti, ma almeno li è diluito su migliaia di esemplari.
    Oltre a quanto sottolineato da Fabio, aggiungo che far riferimento all'episodio della piccola Pelodiscus di Zine nata a Jcdenton per portare avanti le proprie tesi, non è senz'altro il modo migliore per portare avanti una discussione in modo corretto, senza essere faziosi e polemici.

    Per questo motivo, ritengo necessario dare una ammonizione per questo messaggio.

    In aggiunta, non condivido affatto quanto detto sugli allevatori amatoriali. Un allevatore amatoriale, come può essere Jcdenton visto che è stato chiamato in causa, ha a cura la sorte dei propri animali, perchè fa questo tipo di attività per amore degli stessi e per soddisfazione personale, non di certo per fini di lucro.

    Un allevatore amatoriale animato da buoni principi, quando cede i propri animali, si pone sempre delle domande sull'affidabilità delle persone a cui intende cederli, cosa che non fa di certo un commerciante o una farm.

    Oltre al discorso delle eventuali cure, eccetera eccetera.

    Su questo forum, i cui principi ispiratori ci portano ad avere particolarmente a cuore il destino e il benessere delle nostre tartarughe, non potranno mai passare certe teorie sugli allevatori amatoriali che, personalmente, ritengo anni luce lontane da quelle degli appassionati che frequentano questo sito.


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