La tua reazione mi pare un po’ eccessiva anche se comprendo che a guidarti è anche un profondo rispetto per la libertà degli animali e una normale reazione di stizza verso certa burocrazia spesso mal spiegata.
Del resto siamo in un paese in cui qualcuno a sua insaputa si ritrova super attici di proprietà. Per tanta gente onesta ne corrisponde altrettanta “ furbacchiona”.
Detto questo; non hai alcuna possibilità di pensare che in futuro possano avere maggior libertà le tue tarta. Dal momento che sono state ( loro o i loro avi) catturate ed introdotte in recinti non potranno mai più essere rimesse in natura, la loro vita sarà sempre limitata da un muro o una rete.
Da te di spazio ne han tanto, in futuro potrebbero averne pure meno.
Seconda cosa, un minimo di impegno e responsabilità verso l’animale ci vuole. Se in tanti anni ti tocca la scocciatura di radunarle una volta, amen. Che sia..
Non stiamo parlando di scocciature consistenti e continuative.
Scusa ma se per caso ti trovassi una di loro con una zampa rosicchiata da un ratto, non la porteresti dal veterinario ?
Nel momento in cui limitiamo la vita di un animale prendendolo con noi limitiamo un po’ anche la nostra di libertà. È responsabilità.
Ieri sera uno dei miei gatti rientrato con una zampa rotta, mi son saltati tutti i piani per oggi, alleggerito il portafoglio e ora mi tocca un’assistenza tutt’altro che facile visto il carattere semi selvatici che ha.
Certo che è una scocciatura.
Ma se ci fermiamo a pensare ai momenti di pura bellezza passati con loro , mi sembra il minimo dovuto.
Ora metti da parte l’impegno che avresti volentieri evitato e rifletti su cosa veramente vuoi per le tue tarta.
Poi ragiona per il futuro in modo da ridurre al minimo tali incombenze.


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