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Temperature per Letargo Sternotherus

  1. #16
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    1.2 Sternotherus minor, 0.0.1 Sternotherus m. peltifer, 1.2 Kinosternon s. hippocrepis, 2.2 Sternotherus carinatus, 1.2 Sternotherus odoratus

    Predefinito Re: Temperature per Letargo Sternotherus

    Risveglio avvenuto per tutte, sto avviando filtri e ho messo acqua a decantare per il cambio.
    Per i pesi, curiosamente, tutte le tartarughe sembrerebbero aumentate di peso, anche significativamente.
    O la bilancia - nuova peraltro - e' imprecisa, oppure ho fatto casino con la tara... mi sembrano entrambe cose improbabili ma non posso giustificare una tartaruga che passa da 198 a 235 grammi, a fronte di una tara (scatoletta) da 20 gr.
    Purtroppo ho avuto una sorpresa negativa: la femmina di Carinatus più grande, che già presentava cute arrossata quando la presi, presenta forte arrossamento della cute, che nemmeno in laghetto si era attenuato. E anche il maschio Carinatus presenta un lieve arrossamento. La terza carinatus e tutte le odoratus invece hanno la cute perfetta.
    Ruotero' i filtri sulle vasche in modo che le Carinatus (forse più sensibili?) abbiano i filtri piu' potenti (eheim, jbl), ed eseguiro' cambi molto frequenti e in percentuale maggiore, sperando di risolvere il problema.
    Sto riflettendo sull'eventualità di dismettere la turtle room e passare direttamente le tartarughe dal letargo ai laghetti e viceversa.
    Ultima modifica di gibo; 15-03-2017 alle 08:47


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  3. #17
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    Predefinito Re: Temperature per Letargo Sternotherus

    gibo se ti ricordi anche io ho avuto lo stesso problema dell'aumento di peso significativo durante il letargo...forse solo un veterinario sa spiegare questo fatto


  4. #18
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    1.2 Sternotherus minor, 0.0.1 Sternotherus m. peltifer, 1.2 Kinosternon s. hippocrepis, 2.2 Sternotherus carinatus, 1.2 Sternotherus odoratus

    Predefinito Re: Temperature per Letargo Sternotherus

    ricordo e non so cosa pensare.
    la bilancia digital è nuova e sembra funzionare regolarmente.
    non penso di aver fatto casino con la funzione "tara" (il vassoietto usato fa 20 gr), ma anche se fosse trovo comunque dati strani:
    1) Odoratus M da 65 a 74 gr (aveva già mangiato 3 o 4 tarme prima della pesata, quindi ci può stare)
    2) Odoratus F: da 165 a 188 / da 192 a 230 (!)
    3) Carinatus F: da 137 a 156 / da 140 a 159 (in questo caso sarebbero giusto i 20 grammi della tara...)
    Con questi numeri mi è difficile trarre conclusioni.
    Presterò maggiore attenzione l'anno prossimo.
    Ora la mia attenzione è indirizzata alle 2 carinatus arrossate.
    Ho già cambiato gli abbinamenti dei filtri con le vasche, per garantire alle 2 i filtri più sovradimensionati tra quelli a mia disposizione


  5. #19
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    1.2 Sternotherus minor, 0.0.1 Sternotherus m. peltifer, 1.2 Kinosternon s. hippocrepis, 2.2 Sternotherus carinatus, 1.2 Sternotherus odoratus

    Predefinito Re: Temperature per Letargo Sternotherus

    ieri sera ahimè ho notato su una Odoratus una piccola lesione infetta sotto un occhio, ho subito levato il maschietto appena messo con le femmine in quanto con aggressività mordeva e tentava di montarle.
    data la vicinanza all'occhio, anche Leonida mi ha sconsigliato di disinfettare, terrò sotto controllo curando con molta attenzione la qualità dell'acqua, tramite cambi frequenti e in buona percentuale.
    quanto sta accadendo mi ha fatto ricordare che, anche l'anno scorso al risveglio dal letargo, una odoratus e una carinatus presentavano una macchia biancastra sopra la testa e sul collo, poi scomparse nell'arco di qualche settimana dal risveglio, con l'aumento del metabolismo e la ripresa dell'alimentazione a regime normale.
    mi sto domandando, a questo punto, se il letargo - dato l'abbassamento del metabolismo - comporti anche un abbassamento delle difese immunitarie con rischio di piccole inferzioni batteriche/virali/fungine che poi scomparirebbero con il rientro in attività dell'animale/sistema immunitario.... e se quindi letarghi più rigidi (teoricamente meno a rischio del tanto temuto stato semi letargico) non siano in realtà più pericolosi rispetto a letarghi più miti


  6. #20
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    Predefinito Re: Temperature per Letargo Sternotherus

    e se quindi letarghi più rigidi (teoricamente meno a rischio del tanto temuto stato semi letargico) non siano in realtà più pericolosi rispetto a letarghi più miti
    Mmm ..secondo me è il contrario , letarghi veri e dunque belli rigidi , fanno si che l' animale vada completamente in stato di letargo e che il suo metabolismo si arresti del tutto .. i letarghi controllati , invece , a parte rari casi ( ovvero quando si ha la fortuna di avere una cantina bella fredda ) , non riescono a garantire temperature sufficientemente basse affinchè il metabolismo dell'animale si arresti completamente e ciò si traduce , sempre secondo me , in una maggior predisposizione dell' animale a piccole infezione o disturbi come quelli da te descritti , dal momento che , appunto , il metabolismo non si arresta ma , a causa delle temperature non idonee e troppo spesso ballerine , continua a '' lavorare '' ..




    ps : mi spiace per la situazione , speriamo non sia nulla di grave ..


  7. #21
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    Predefinito Re: Temperature per Letargo Sternotherus

    potrebbe dipendere non dal metabolismo o dalle difese immunitarie ma semplicemente dalla qualità cattiva dell'acqua?
    non filtrandola per mesi rimane troppo stagnante e con una carica batterica nociva.. provocando poi queste infezioni?
    dico una fesseria pensando che sarebbe più salutare un cambio totale di acqua decantata alla stessa temperatura una volta al mese in coincidenza con la pesata di controllo?


  8. #22
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    Predefinito Re: Temperature per Letargo Sternotherus

    L'acqua era filtrata, lascio attivi i filtri esterni per tutto il letargo.
    L'inverno e' stato molto rigido, ho visto una minima di 5 gradi.
    L'affermazione "piu' freddo fa, meglio e'", mi sto chiedendo se sia vera, in virtu' di alcune osservazioni:
    Molte specie nordamericane occupano zone meridionali del continente nordamericano, con regioni a clima subtropicale e talvolta tropicale, es. Florida.
    Temperature piu' basse certamente rallentano di piu' il metabolismo, ma anche il sistema immunitario.
    Molte nordamericane vengono fatte letargare impropriamente nel range 10/15°C, senza problema alcuno.
    Consultando più siti di terraristi tedeschi, si trovano indicazioni differenziate per le varie specie, ad es. per Sternotherus Carinatus più allevatori consigliano un range 10/15, anzichè ad es. il range 2/8 consigliato per le Odoratus,
    Quanti casi noti potete riportare di tartarughe letargate a temperature subottimali (10+) che hanno avuto cali ponderali gravi o fatali?
    Credo nessuno di noi abbia verita' al riguardo... ma non sono convinto che "+ freddo = meglio" sia un'equazione sempre vera, forse temperature attorno al range massimo consigliato potrebbero rappresentare un miglior compromesso, d'altronde se si parla di range 4/10, significa che 10 gradi è comunque OK.
    Ultima modifica di gibo; 16-03-2017 alle 23:31


  9. #23
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    Predefinito Re: Temperature per Letargo Sternotherus

    Ok quindi la mia banale tesi è già smontata
    È sicuramente una questione interessante ma mi pare di capire, per quanto mi sembra assurdo, che non ci siano stati studi approfonditi su questi animali


  10. #24
    Fedelissimo
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    Predefinito Re: Temperature per Letargo Sternotherus

    potrebbe dipendere non dal metabolismo o dalle difese immunitarie ma semplicemente dalla qualità cattiva dell'acqua?
    Secondo me invece l'ipotesi della ''cattiva'' qualità dell'acqua non è da sottovalutare .. in natura svolgono il letargo sul fondale di fiumi , laghetti ecc , dove comunque si accumulano inevitabilmente rametti e foglie che contribuiscono a rendere l'acqua ( questo soprattutto nei laghetti dove l'acqua stagna ) acida, e questa carica batterica sicuramente tutela l' animale durante questo periodo di inattività ..
    Io durante il letargo metto sempre nelle vasche una o due foglie di catappa / mandorlo indiano ( a seconda delle dimensioni delle vasca ) che rendono l'acqua leggermente acida .. le sostituisco circa una volta al mese e in quell 'occasione cambio anche l'acqua e reinserisco nuove foglie
    Ultima modifica di lesueurii; 16-03-2017 alle 21:58


  11. #25
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    Predefinito Re: Temperature per Letargo Sternotherus

    Puo' darsi che abbia sottovalutato il fatto che i tubs hanno capienze modeste, quindi anche con un filtro potente i residui finali della degarazione biologica possono raggiungere concentrazioni elevate.
    Stasera ho cercato in negozio acidi tannici o analoghi, na non ho trovato nulla.
    Sapendolo in autunno facevo un pieno di foglie di castagno.
    Leggo che il castagno e' il piu' ricco di tannini, rende l'acqua nera.
    Questo weekend faccio due passi in castagneto.


  12. #26
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    Predefinito Re: Temperature per Letargo Sternotherus

    Le foglie di castagno anche vanno bene , non so se siano le più ricche di tannini ma sicuramente se tendono a colorare l'acqua di un giallo scuro ( tipo thè ) , proprio come le foglie di catappa , significa che funzionano


  13. #27
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    Predefinito Re: Temperature per Letargo Sternotherus

    pare che il massimo contenuto di tannini si abbia dalla corteccia e dal legno di castagno, pianta oltretutto diffusissima dalle mie parti, e di cui non vi è certo difficoltà a reperire legno e corteccia in quantità!
    Anche Leonida, tramite contatto privato, mi ha suggerito di inserire tannino in acqua, tranquillizzandomi comunque circa la modesta entità della lesione, e confermandomi che il rallentamento del metabolismo provoca certamente anche il rallentamento del sistema immunitario, tanto che le tartarughe malate o debilitate devono saltare il letargo proprio perchè - con le difese immunitarie ridotte - le infezioni potrebbero diffondersi e portare l'animale alla morte, lo stesso Leonida ha saltato il letargo ad una Odoratus che aveva una infezione della corazza prima dell'inverno, e che in acquario al caldo è guarita.
    Ho trovato anche estratti di tannino in gocce:
    Shrimp Nature Humus | Aquariumline.com - Negozio Acquari
    potrebbero essere una soluzione estremamente pratica.


  14. #28
    Fedelissimo
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    Kinosternon subrubrum hippocrepis , Kinosternon flavescens

    Predefinito Re: Temperature per Letargo Sternotherus

    Ho trovato anche estratti di tannino in gocce
    Io userei direttamente foglie secche oppure pezzettini di corteccia


  15. #29
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    Predefinito Re: Temperature per Letargo Sternotherus

    Anche le foglie di noce, che uso normalmente per ricoprire il sito del letargo delle mie terrestri ,hanno un elevato contenuto di tannino che è adatto a prevenire fenomeni di micosi.


  16. #30
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    Predefinito Re: Temperature per Letargo Sternotherus

    Mi accodo alla discussione, che trovo molto interessante: da un punto di vista prettamente biologico, il letargo è un momento che questi animali, in quanto eterotermi, devono "subire" e quindi hanno adattato il loro organismo a sopravvivere.
    E ovviamente è un criterio di selezione.
    C'è chi lo passa tranquillo, c'è chi patisce ma regge, c'è chi diventa un pasto di un ratto o di altri predatori attivi in inverno.

    Oppure sopraffatto da una malattia.

    Le funzioni vitali vengono rallentate, ma non volontariamente: semplicemente manca quell'apporto esterno di calore che serve a mantenere un livello normale di attività e tutti i sistemi corporei rallentano all'unisono. Questo, come è logico aspettarsi, avviene anche nel sistema immunitario, un sistema composto da cellule "di difesa" (semplifichiamo) con funzioni enzimatiche ben precise.
    Gli enzimi risentono della temperatura e anzi, sono temperatura-dipendenti per la loro azione e dunque, l'animale è virtualmente un immunodepresso.

    Quello che gioca a vantaggio delle tartarughe in letargo a temperature basse è che anche i batteri non sono così virulenti, anche loro risentono della temperatura esterna, ma hanno delle specifiche soglie di sopravvivenza, a volte svantaggiose per l'animale ospite.
    Per esempio, un batterio come lo stafilococco aureo è vitale sopra ai 4-5 gradi e può, se trova tessuti lacerati o necrotici, aggredire e riprodursi (con lentezza, ma inesorabilmente) fino a causare una malattia visibile.
    Ovviamente la bassa vitalità dei tessuti in letargo costituisce una protezione contro l'espandersi dell'infezione, ma di per sè l'animale si troverebbe in pericolo.

    Altro vantaggio, specie per le acquatiche, è di trovarsi in zone relativamente anossiche (anche se è stato dimostrato che le Sternotehrus odoratus in particolare sopravvivono peggio in acqua anossica) in cui i batteri aerobi non sopravvivono. Esistono ovviamente anche gli anaerobi, ma le specie virulente di anaerobi sono più rare anche se micidiali.

    In definitiva, capita che il letargo sia un momento critico per alcuni esemplari. Infatti anche il caso di Paolo riguarda un esemplare in particolare, per le altre si tratta davvero di cercare un pelo nell'uovo.
    Alla ripresa della normale attività comunque questi rettili dimostrano quanto sono in grado di riprendersi e di curarsi solo grazie alle loro risorse.

    Io stesso, come ha anticipato Paolo, ho evitato quest'anno il letargo ad una femmina di S.odoratus che presentava una lesione al carapace, poco sopra la coda (possibile sia stato il maschio o anche un morso).
    E' stata una misura cautelare, nessuno mi poteva garantire che l'infezione se ne sarebbe stata buona tutto l'inverno, permettendo poi all'animale di rimarginare il tutto alla primavera successiva.
    Quindi l'unica possibilità è stata quella di mantenerla attiva in casa, con le lampade.
    Adesso la ferita è chiusa e tra poco potrà tornare con le altre fuori.


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