Ola forum,
in questo periodo molti, sopratutto chi è alle prime armi vive il passaggio al letargo come un problema, per le nostre tartarughe, invece, è un processo del tutto normale, come lo è per noi andare a letto la sera!!
Pertanto anche se in cattività in terrario, giardino, recinto o altro sono convinto che la miglior cosa sia cercar di far vivere le nostre amiche nel miglior modo possibile, ovvero avvicinandosi il più possibile al mondo naturale.
PRIMA
Già verso il finire dell'estate è opportuno cercare di creare dei piccoli rifugi(casette o tettoie) con un po' di fieno e/o paglia dove le nostre tarta potranno rifugiarsi in caso di brutto tempo e quando le temperature cominceranno a scendere intorno ai 15°c di notte di sicuro cominceranno ad utilizzarli; è utile prevedere anche una collocazione adeguata non esposti direttamente ai raggi solari (possibile effetto forno all'interno del nido) , sotto una siepe o un cespuglio va benissimo, e non posizionato ai rigori del nord. Dovrà essere posizionato inoltre in un posto dove non ci siano ristagni e accumuli d'acqua,ed in ogni caso predisporre delle canalette e scoli per l'acqua, possono essere sufficienti dei solchi sulla terra per il drenaggio.
Il rifugio può essere ad es. un tettuccio meglio se di materiale naturale, legno trattato o coccio anche se la plastica (plexiglas...)è un'alternativa..........
Il terreno al di sotto se troppo duro e cretaceo dovrà essere rimescolato, togliendo eventuali sassi e radici, con torbe e sabbia per permettere quando sarà il momento di interrarsi facilmente.
In contemporanea cominciare a raccoglier le foglie secche per il cumulo invernale, vanno bene foglie larghe che hanno tendenza a marcire lentamente come le foglie di acero campestre (Acer campestre L ), platano (Platanum spp.) lauro ceraso(Laurus spp) faggio( Fagus sylvatica)non sono idonee le foglie piccole come quelle delle acacie(Robinia pseudoacacia ) che marciscono molto velocemente. Io uso anche una certa quantità di brattee del mais (sono delle pseudo foglie che avvolgono la pannocchia).
Qualcuno usa anche delle foglie di noce (Juglans regia) sono ricche in tannini e si dice tengano lontani i topi, tuttavia tali sostanze possono passare nel terreno.....meglio non abbondare per evitare avvelenamenti.
Le foglie possono essere conservate in scatoloni(reperibili dagli scarti dei supermercati) oppure in sacchi di iuta, mai in contenitori di plastica.......marcirebbero. Il tutto posizionato per il momento in locali freschi (cantine, garage, casette per gli attrezzi) e ventilati; importante è poi almeno una volta ogni 7-15 giorni rimescolare il mix di foglie per evitare marciumi.
DURANTE
Mano a mano che le temperature calano e le tartarughe dopo aver fatto un periodo di digiuno e di svuotamento dell'intestino iniziano ad interrarsi.
Coprire i rifugi con 30-50 cm di foglie raccolte e quando cominceranno le gelate notturne ricoprire il tutto con del tessuto-non-tessuto (TNT), reperibile nei negozi per giardinaggio, il quale oltre a riparare dal freddo è traspirante e permette il ricircolo di aria; non utilizzare fogli di nylon che formerebbero condense.
Se la stagione è particolarmente asciutta oppure se ci si trova in un ambiente riparato come un terrazzo controllare l'umidità ed eventualmente spruzzare(non innaffiare.....) sul cumulo-nido dell' acqua, ciò contribuirà a non far disidratare la tartaruga; inoltre i normali processi di decomposizione delle foglie contribuiranno a mantenere la temperatura costante.
Giornalmente controllare se il cumulo presenta manomissioni come la presenza di foglie spostate o strani cunicoli, ci potrebbero essere ospiti indesiderati come i topi.
Periodicamente, all'incirca ogni 30-50giorni controllare anche l' interno del cumulo: io lo faccio in giornate con la temperatura dell'aria di 10°C ( per non portare eccessivo freddo verso il centro del nido) ed eventualmente sostituire il fieno/paglia se presenta delle muffe, e integrare con nuove foglie secche quelle marcite.
C'è chi in questo periodo pesa le tartarughe, tuttavia disotterrare un animale che magari se la sta dormendo alla grande e in modo corretto solo per il gusto di farlo mi sembra talvolta eccessivo........
DOPO
Con l' approssimarsi della primavera le temperature cominceranno ad aumentare, togliere mano a mano anche gli strati del cumulo-nido per far entrare il calore esterno. Si inizia con il TNT che può essere lavato, disinfettato con ipoclorito (varechina), e risciacquato con abbondante acqua pronto per l'anno prossimo, oppure utilizzato nell'orto.
Via quindi le foglie che possono essere smaltite nel composter e quando le tartarughe si saranno svegliate sostituire( è sempre opportuno lasciare un po' di riparo in caso di ritorno del freddo), anche l' ultimo strato di fieno/paglia.
E' tradizione contadina il 9 febbraio, giorno di Santa Apollonia seminare in coltura protetta (in serra o semplicemente in vaso sul terrazzo)erbette e cicoria che saranno apprezzate al risveglio.
Con tale metodo si possono tranquillamente superare i rigidi inverni della pianura padana; attualmente il mio record è di 14 gradi sottozero passati senza nessun problema!!
Spero di essere stato di aiuto e scusate per la lunghezza, ma volevo essere precisino, comunque, critiche, integrazioni, altri consigli e quant'altro sono sempre ben accetti................................a voi.