Salve a tutti, scrivo questo post per iniziare un piccolo allevamento amatoriale (senza scopro di lucro, se non recupero spese) e grazie alla vostra esperienza vorrei commettere il minor numero di errori.
Come tutti gli inesperti parto con evidenti errori grossolani: le prime tartarughe furono le horsfieldii, acquistate ad una fiera da un noto rivenditore di Forlì. La femmina morì dopo un mese dall'acquisto perché le placche si staccavano da sotto il piastrone, il maschio stessa fine dopo due anni. Successivamente passato alle Hermanni, contatto una signora della zona che alleva tartarughe e comprai un bel maschio di 20 anni e una piccola femmina di sei anni. Pagati 300 euro entrambi, io ancora inesperto di legislazione, scopro di fonte F. Per fortuna regolarmente movimentati con il mio indirizzo nel Cites. Il maschio, dopo un anno riesci a scappare, altro errore per la recinzione, ed ecco che il mio giardino diventa un bunker a prova di uscita. Dedico un area di 150 mq completamente recintata, all'interno della quale creo una nursery di 5 mq. Rifugi ovunque, zone soleggiate, zone ombra, punti per l'acqua erbe selvatiche di ogni tipo con varie piante di hibiscus ai margini.
Mancava solo una coppia, volevo un ceppo toscano, qualcosa che avesse una buona discendenza nel mio territorio. Trovo un allevatrice toscana con esemplari tenuti benissimo e acquisto una femmina sub adulta, con molta probabilitÃ# non fecondata (per due anni non depone nemmeno le uova) e poi successivamente un maschio riproduttivo (allego le foto) entrambi di fonte D come intestatario vedo Associazione Tarta Etruria (che forse conoscete). Quest'anno ecco la prima deposizione il 25 giugno(3 uova), parte subito la prima disavventura perché tre giorni fa, una "maledetta gallina" razzolando scopre il nido e movimenta due delle tre uova deposte. Praticamente lo scopro subito, le uova non sono danneggiate o rotte e visto che ormai erano fuori, ho provveduto ad una speratura dove si vede embrione (che in un caso si muoveva pure) rimesse nel nido secondo la posizione basandomi sul fatto che il lato sporco è quello superiore (ho visto l'altro uovo intatto). Praticamente non ho dormito la notte da pensiero. In conclusione vi chiedo alcuni consigli tecnico-legislativi.
Uovo di 60 giorni
Questo fenotipo mi è stato detto che con molta probabilità è toscano, tuttavia senza farsi ingannare dalla luce sono piuttosto scure e mi dicono non di grandi dimensioni per età che hanno.
Femmina peso 700 gr lunghezza 14 cm età 12 anni fonte D, mi piace tantissimo soprattutto perché al sole ha riflessi arancioni
Maschio peso 483 gr lunghezza 12 cm età 12 anni fonte D
Femmina anni 7 peso 290 gr lunghezza 11,5 cm Fonte F
Questa è stata presa da un altro allevamento è diversa come tipologie dalle altre... direi molto più gialla come patrone ma anche come pelle.
Ecco i miei dubbi:
legislativi:
sperando che nasca qualcosa da questa deposizione (o al limite il prossimo anno), provvedo alla denuncia di nascita e richiesta cites C per poter dar via un giorno le tartarughe. Verrà il la Forestale, ci sarà il controllo del dna per il nucleo produttivo e visto che i genitori sono in allevamento non dovrebbero esserci problemi.
Nel caso invece, dovessi acquistare una nuova femmina però questa già fecondata nel precedente allevamento, e quindi non padre ignoto, i figli avranno la fonte F?. Oppure grazie al fatto che ho acquisito la fonte commerciale per la precedente coppia posso sperare per la C ?. Mi chiedo questo perché, la forestale non credo venga a fare il dna tutte le volte che si richiede un cites per ogni covata e per una determinata coppia, e avendo due femmine potrei confondere un nido di una femmina piuttosto che l'altra..... non so, se mi avete capito :-/
- per la tarta in fonte F (ancora subadulta), ho letto che la generazione successiva potrà essere in C avendo il padre noto come D in allevamento e dopo accertamento del dna.
- Per la covata di questo anno:
Visto che le due uova sono state girate, posso provare (anche per stringere i tempi e meglio osservarle), a metterle in incubatrice adesso?. Ovviamente lascerei l'unico uovo che non è stato toccato nel terreno in modo da concludere lo sviluppo in modo naturale.