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Da pesci a tartarughe d'acqua dolce
Buongiorno,
mi chiamo Alessandro e vengo da Roma.
Sono un perfetto neofita per quanto riguarda le tartarughe d'acqua dolce.
Ho avuto acquari per anni, ma sempre con pesci: adesso mi piacerebbe provare ad intraprendere una nuova avventura prendendomi cura di una tartaruga.
Ho praticato l'acquariofilia in modo consapevole, quindi so quante accortezze occorra prendere per garantire una vita sana ai nostri animali. Sono qui proprio perché non mi fido dei negozianti (che spesso dicono fesserie).
La mia situazione è la seguente: ho un Juwell Rio 125 (acquario 80x35x50, 120 litri circa), due plafoniere della Dennerle T5 6500k), filtro esterno Hydor Professional 250, termoriscaldatore adatto all'acquario (non ricordo la marca). Vi chiedo quindi se sia possibile ospitare una tartaruga nel mio acquario, di quale specie, di cosa ho bisogno e delle cure che mi richiede. Insomma, sbizzarritevi con i consigli! Io nel frattempo continuo a leggere informazioni qui sul forum, che è davvero molto interessante
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Contributor Mod
Re: Da pesci a tartarughe d'acqua dolce
Ciao e benvenuto.
Le dimensioni dell'acquario sono modeste, le uniche specie di cui potresti allevare un solo esemplare (considerando la taglia adulta e tralasciando specie più difficoltose/rare) sono:
- Sternotherus odoratus
- Sternotherus carinatus
- Kinosternon subrubrum (ssp)
- Kinosternon baurii.
Considerando che le ultime due specie sono di taglia inferiore, e immaginando che tu non voglia fare ibernazione all'animale ma tenerlo in acquario tutto l'anno, io mi orienterei su una Kinosternon baurii.
Filtro e riscaldatore sono OK.
Il riscaldatore è opzionale trattandosi di specie nordamericana (anche se delle regioni meridionali del nordamerica incluse zone a clima subtropicale), quindi io lo terrei in funzione finché la tartaruga è piccola, per poi rimuoverlo completamente, lasciando un minimo di variazione termica stagionale all'acqua.
Eventuale coperchio va rimosso, o dotato di ampie aperture che consentano un ricircolo d'aria evitando pericolosi ristagni di CO2.
Va inserita una zona emersa, che può essere costituita da una piattaforma di sughero grezzo o una piattaforma in resina commerciale. In caso di esemplare femmina, dai 4 / 5 anni andrebbe creata una zona di terra accessibile (acquaterrario) per consentire la deposizione di uova (anche sterili) che - se ritenute - potrebbero calcificarsi e portare la tartaruga a morte.
Se presente sul fondo il classico ghiaino da acquario, questo va rimosso (se ingerito può uccidere la taratruga per blocco intestinale) e sostituito con sabbia finissima (sabbia di fiume) oppure con ciottoli grossolani, non ingeribili.
Ti rimando alle schede:
Tartarugando - Scheda allevamento Kinosternon baurii
Tartarugando - Scheda di allevamento Sternotherus odoratus
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