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La leggenda delle Tartarughe di Sacre di Kadavu
Sull'isola di Kadavu (leggi Kandavu), ai piedi di una bellissima baia adiacente al porto di Vunisea, esiste un villaggio chiamato Namuana. Arrivando in cima alla montagna situata alle spalle del villaggio e' possibile godere di una meravigliosa vista sul mare sia a sud che a nord.
Si racconta che i guerrieri di Kadavu, per risparmiare tempo e fatica, facessero scivolare dalla montagna fino al mare le canoe attravero uno stretto passaggio.
La leggenda racconta che tanto tempo fa nel bellissimo villaggio di Namuana, sull'isola di Kadavu, viveva una splendida principessa, moglie del capo villaggio, di nome Tinaicoboga.
Tinaicoboga aveva una figlia chiamata Raudalice e le due donne andavano spesso a pescare sulla barriera corallina intorno alla propria casa.
Un giorno mamma e figlia si allontanarono piu' del solito ed erano talmente concentrate nella pesca che non si accorsero nemmeno dell'avvicinarsi di una grande canoa di guerra con pescatori provenienti dal vicino villaggio di Nabukelevu, situato all'ombra della piu' alta montagna di tutta l'isola di Kadavu.
I pescatori scesero improssivamente dalla canoa e rapirono le due donne. Gli legarono mani e piedi, le buttarono sul fondo della canoa e si prepararono per salpare verso casa.
Le donne implorarono di avere salva la vita ma i crudeli guerrieri erano sordi a qualsiasi loro richiesta o lamento.
Gli dei del mare scatenaro una terribile tempesta e le alte onde si abbatterono sulla canoa con tale forza da farla quasi affondare. Mentre la canoa veniva sbattuta di qua e di la dalla forza del mare i pescatori rimasero esterrefatti quando si accorsero che le due donne, imprigionate nell'acqua sul fondo della canoa, si erano trasformate in due tartarughe.
Nel tentativo di salvarsi dalla furia del mare i pescatori liberarono le tartarughe e le buttarono in mare.
Nel momento in cui scivolarono in mare dalla canoe il mare si placo' e le onde svanirono.
I pescatori di Nabukelevu ripresero il loro viaggio verso casa e le due donne tramutate in tartarughe continuarono a vivere nelle acque della baia di Namuana.
Le donne del villaggio di Namuana ancora oggi hanno preservato il curioso rituale del richiamo delle tartarughe dal mare.
Dalla bellissima baia di Namuana le donne del villaggio cantano una canzone incantata guardando attentamente attraverso le acque della baia e ad una ad una le tartarughe giganti escono dall'acqua per ascoltare la loro musica.
Si racconta che queste tartarughe siano le discendenti di Tinaicoboga e Raudalice.
E' leggenda che Il potere di richiamare in superficie le tartarughe sia posseduto solo dalle persone del villaggio di Namuana e che se un discendente del loro antico nemico del villaggio Nabukelevu provasse a cantare o fosse presente durante il canto, nessuna tartaruga uscirebbe dal mare.
Ancora oggi al suono di questa canzone incantata le tartarughe escono veramente dalle acque blu della baia vicino al villaggio di Namuana sull'isola di Kadavu.
La Traduzione della canzone incantata si avvicina alla seguente:
"Le donne di Namuana sono tutte vestite a lutto (mourning),
Ognuna di esse porta una mazza sacra ed e' tatuata con strani disegni,
Vieni in superficie Raudalice cosi possiamo guardarti
Vieni in superfice Tinaicoboga cosi possiamo vedere anche te"
Come da Italiani a Fiji
di AnnaFiji - community.donnamoderna.com
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