L'animale pesa cinque chili, è stato rinvenuto dal gestore di un'azienda agricola nel comune di Perdifumo. Pericoloso per cose e persone, è originaria del Nordamerica
PERDIFUMO (Salerno). Una tartaruga azzannatrice di 5 chili è stata salvata ieri nel Parco Nazionale del Cilento. L'esemplare, pericoloso per la pubblica incolumità, è stato subito messo in sicurezza dagli uomini del Corpo Forestale dello Stato di Vallo della Lucania.
Il rettile è stato individuato in località "Noce Alta", nel comune di Perdifumo, dal gestore di un'azienda agricola. Dopo il recupero effettuato dai forestali, coordinati dal vice questore Ferdinando Sileo, il rettile è stato consegnato per il primo soccorso al Centro Recupero Animali Selvatici di Sessa Cilento, dove con la collaborazione del responsabile del Centro Studi Ecosistemi Marini Gianfranco Pollaro si è proceduto ad una prima identificazione della specie.
Il nome scientifico è "chelydra serpentina", ma viene comunemente chiamata "tartaruga azzannatrice" perché la sua caratteristica è di mordere forte e a sorpresa, grazie al collo sorprendentemente elastico. La comprano i turisti poco previdenti come souvenir esotico durante un viaggio in America del Nord, suo ambiente d' origine, poi di solito la abbandonano in qualche fosso di campagna quando diventa troppo grande e pericolosa per i bambini.
la repubblica/napoli.it