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Assiduo
Come gestire il periodo pre-letargo
Ciao a tutti!
L'autunno si avvicina, e ho qualche dubbio su come gestire al meglio la mia chicca in questo inizio settembre
Il posizionamento della casetta "fissa" della mia tarta risente (a settembre) del posizionamento del Sole, che colpisce la zona solo tra le 10 e le 15. Di solito la mia tarta si trasferisce in una casa "mobile" che le posiziono nel punto dove da un paio di anni si interra, ma quest'anno non lo fa (si muove poco, e se lo fa, lo fa in un percorso in linea retta che copre solo un lato del giardino - dove non c'è il punto di interramento solito).
La sua casetta attuale ê piena di paglia, e ha il malus di avere il terreno compatto all'interno (stupidamente non ho mai pensato di vangare lì dentro, anche se il terreno subito fuori ha subito una forte vangata questa primavera) e in più ê vicino al muro esterno, che nelle sue fondamenta potrebbe contenere dei formicai (c'è da dire che 3/4 anni fa comunque si interrava in quella zona). Inoltre la mia tarta esce dalla sua casa con fatica (anche se verso le 10 i miei genitori levano tutta la paglia lei rimane attiva dentro la casetta), forse perché la paglia la isola sì dal freddo, ma anche dal caldo.
Ora, ecco le mie domande :
1) come mi comporto per quanto riguarda le "uscite"? Ogni mattina le metto davanti alla casetta delle erbe di campo, e verso mezzogiorno i miei genitori passano per un "rinforzo", ma a volte devono forzare un po' l'uscita della mia chicca. Dite di mettere meno paglia? O di lasciare tutto così al costo di non vederla uscire? E in quel caso, come gestire le uscite?
2) secondo voi uno spostamento in una zona più assolata (la famosa "casa mobile") potrebbe aiutarla a essere attiva per più tempo e a fare più scorte per l'inverno?
Inoltre le garantirebbe in posto sicuro per il letargo, già provato e riprovato in passato)
3) osservando la casetta fissa, si vede che il livello del terreno è più basso. Ho paura che si fidi della sola paglia e che si interri solo pochi cm sotto la paglia della casetta, lasciando il fianco scoperto a forti gelate improvvise (il burian). Anche qui, secondo voi senza paglia avrebbe una valutazione più completa del clima?
C'è da dire che, mentre gli anni scorsi la mia tarta si addormentava in vari luoghi, quest'anno ha sempre dormito nella casetta. Non vorrei che gestisca tutto questo come un riflesso condizionato (da chi /cosa non so), e che non abbia ancora capito che nel giardino ci sono posti migliori dove interrarsi.
Grazie a tutti per le risposte!
Ultima modifica di Rio; 06-09-2018 alle 00:37
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Appassionato
Re: Come gestire il periodo pre-letargo
Ciao, io mi farei molti meno problemi: le tarta vanno dove vogliono, dormono e si interrano dove decidono loro, mangiano cosa e quando vogliono. Non bisogna forzarle a fare niente.
La domanda da porsi è sempre la stessa: se non fossero in cattività cosa farebbero? Ci sarebbe qualcuno che sposta casette, le forza a mangiare, decide a che profondità devono interrarsi...? Vivi tranquillo
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TartaManiaco
Re: Come gestire il periodo pre-letargo
Ciao Rio.
Assolutamente condivido con Maso.
Va lasciata tranquilla, non va spostata assolutamente (in questo periodo mai e poi mai), non va forzata ne a uscire ne a mangiare.
Sa benissimo cosa deve fare se in salute e con un peso ottimale passerà il letargo senza problemi.
Mettigli a disposizione acqua e cibo, quest'ultimo non davanti alla bocca.
Se non si interra tanto o ripara bene allora puoi pensare di mettergli qualcosa sopra ma questo lo vedrai solo quando andrà in letargo.
Quindi tranquillo per loro e la cosa più naturale del mondo.
Alla fine la verità è che questi piccoli animali “solo se riesci a conoscerli riesci anche ad amarli”.
Le tartarughe ci insegnano "andiamo piano, non serve correre basta solo partire in tempo" !!!!
http://i.imgur.com/G15sNzq.png?1Lucio78
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TartaManiaco
Re: Come gestire il periodo pre-letargo
Ciao Rio, per due anni non ho saputo dove si interrava una delle mie piccole, scoperta quest'anno quando è uscita dal letargo mentre l'altra sempre dentro il rifugio ma si interrava solo a metà così la coprivo con paglia per sicurezza. Poi controllavo solo la paglia perchè poteva ammuffire con l'umidità, il primo anno sostituita una volta, il secondo era a posto.
Altra cosa riguardo il cibo, io se posso lo metto in punti diversi così sgambettano anche se ormai ho visto che come mi vedono sanno che arriva qualcosa di buono. Unica cosa è che in preparazione del letargo mangiano sempre meno quindi da lì si riesce un po a capire il momento ma malgrado questo fanno quello che vogliono, anche l'anno scorso ai primi di dicembre stavano fuori a far basking, meno attive però.
Ultima modifica di darietto; 06-09-2018 alle 11:16
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Assiduo
Re: Come gestire il periodo pre-letargo
Condivido, bisogna smettere di pensare da umani, ma da tartarughe!! E pensare appunto, cosa farebbero in natura? Hanno molta più esperienza di noi.... Sanno cosa.... Te lo dice uno che si faceva troppi problemi e non se le godeva come doveva, e cioè osservare ed imparare.... intervenendo il meno possibile e al momento giusto
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