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percentuale decessi di varie covate durante il letargo

  1. #1
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    Predefinito percentuale decessi di varie covate durante il letargo

    Ciao ragazzi...
    come da post dell'anno scorso
    http://www.tartarugando.it/tartarugh...sono-nate.html

    mi erano nate una 20ina di tartarughine hermanni boettgeri...
    Erano tutte apparentemente sane e allora via con il letargo.
    Le ho tenute in garage al buio...temperature costanti tra i 6 e 9°.
    Ogni mesetto le controllavo attento a non arrecare danni e se era il caso inumidivo leggermente con lo spruzzino il terriccio (loro erano tutte sotto terra nessuna in superficie.
    In questi giorni ho visto che iniziavano a sbucare perché le temperature cominciavano ad essere costantemente sugli 11°; ovvio che essendo al buio non facevano grandi movimenti.
    Ora il problema è che tra tutte e 20 ne ho trovate 5 morte di varie covate e cioè nate a Luglio o ad inizio Settembre.
    Può essere normale il 25% di decessi secondo voi?

    Grazie...


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  3. #2
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    Predefinito Re: percentuale decessi di varie covate durante il letargo

    Può essere normale, ma dipende da tanti, troppi fattori. Erano in una scatola? Di legno o plastica? Quanta terra c'era ( cm )? Sei sicuro che le temperature fossero sempre le stesse? Il primo letargo è uno dei più duri da affrontare per una tartarughina minuscola, per cui è possibile che sopravvivano solo gli esemplari nati più forti. Una curiosità: non ti conveniva lasciarle in giardino?


  4. #3
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    Miriadi di lucertole che gironzolano nel giardino. Di tanto in tanto, qualche biacco simpatico.

    Predefinito Re: percentuale decessi di varie covate durante il letargo

    Sono quasi certo che, come suggeriva Ugo, lasciando che facessero letargo all'aperto, avresti avuto meno decessi, se non nessuno.


  5. #4
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    Predefinito Re: percentuale decessi di varie covate durante il letargo

    Citazione Originariamente Scritto da Ugo Visualizza Messaggio
    Può essere normale, ma dipende da tanti, troppi fattori. Erano in una scatola? Di legno o plastica? Quanta terra c'era ( cm )? Sei sicuro che le temperature fossero sempre le stesse? Il primo letargo è uno dei più duri da affrontare per una tartarughina minuscola, per cui è possibile che sopravvivano solo gli esemplari nati più forti. Una curiosità: non ti conveniva lasciarle in giardino?
    Allora ecco il dettaglio:
    Scatola di plastica areata con 25 cm di terra inserita in una scatola di cartone con buchi sopra per l'aerazione e polistirolo intorno e sotto.
    Le temperature ne sono certo, da meteo-appassionato ho tutti gli strumenti adatti...

    In giardino no...troppo rischioso con le temperature rigide che ci sono ogni tanto, vedi Febbraio 2012, T. minima a -17.1°.

    Le adulte sì rimangono fuori nel loro riparo ma lì ho preparato il tutto con un termometro inserito nel terreno che quando scende sotto una certa temperatura attiva una sonda riscaldante che appunto scalda quel tanto che basta per non far scendere la temperatura ulteriormente....farlo anche per le piccole sarebbe laborioso.


  6. #5
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    0.1.3 Pogona Vitticeps

    Predefinito Re: percentuale decessi di varie covate durante il letargo

    Allora, la scatola di plastica avresti dovuto evitarla, non trattiene il calore e non lascia traspirare l'interno con l'esterno. Anche con il cartone e il polistirolo è laborioso, avresti fatto prima a costruire una scatola di legno anche con pannelli di recupero e stop. Senza contare che le tartarughe, quando si interrano, lasciano davanti al muso un buco per avere a disposizione una bolla d'aria. Se tu le hai prese per controllare e le hai interrate tu, potresti non aver lasciato sufficiente aria ( se hai addirittura nebulizzato subito dopo aver fatto il controllo, questa ipotesi vale ancora di più, perchè la terra che metti in una scatola non si compatta come quella che hai in giardino, essendo più friabile ). Il mio suggerimento è quello di lasciare che anche le piccole lo affrontino all'aperto: avrai esemplari più forti, temprati e che potranno decidere quando svegliarsi.

    Attenzione a una cosa Alex: che la temperatura scenda a -17° non vuol dire nulla e ti spiego perchè. Quando le tartarughe si interrano, si interrano per bene, a diversi cm sotto terra. Sotto terra, a diversi cm, le temperature rimangono stabili per parecchio tempo, non subiscono le variazioni che subisce l'aria. Ci sono utenti che lasciano tranquillamente le baby anche sotto la neve, con risultati ottimali, per cui per il prossimo anno o per le prossime schiuse non stare a preoccuparti più di tanto

    Un'ultima attenzione: non so quanto la sonda che riscalda possa fare bene, anzi, sono abbastanza convinto del contrario. Proprio per il ragionamento che ho appena fatto, se tu vai a modificare meccanicamente la temperatura sotto terra, non fai che disturbare il loro letargo. Loro hanno bisogno del freddo e la terra a 20 cm di profondità difficilmente andrà sotto gli 0 gradi, anche senza cavetti che riscaldano


  7. #6
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    Predefinito Re: percentuale decessi di varie covate durante il letargo

    Intanto Ugo grazie per i consigli...

    Le piccoline si sono interrate da sole....le avevo messe in codesta scatola quando erano nella fase di digiuno pre-letargo e poi si sono interrate da sole.

    Quando ci furono -17°, la terrà andò sotto zero per 15/20 cm, una sonda era libera da riscaldamenti a quella profondità...non rischierei con le piccoline...

    per la sonda riscaldante non è un problema, è solo un mantenimento per la temperatura...a 15/20 cm scende anche a +2° nelle giornate più gelide e preferisco mantenerla a +4/+5°...la sonda non è a diretto contatto con le tartarughe.

    Paradossalmente con 10 cm di ghiaccio nel laghetto le mie 20 e oltre tarta d'acqua vissero senza problemi....per un mese non riuscii a rompere lo strato...


  8. #7
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    0.1.3 Pogona Vitticeps

    Predefinito Re: percentuale decessi di varie covate durante il letargo

    Effettivamente per delle Hermanni, con 2° siamo proprio al limite, sotto i 2° corrono il pericolo di morte o almeno di danni permanenti al cervello. Ti propongo un'altra soluzione che penso si possa adattare, se studiata come si deve. Perchè non provi con un telo di TNT? In teoria potresti evitare almeno il gelo, se messo correttamente. Questo, ovviamente, per il prossimo letargo. Per darti una mezza idea:

    Dallo strato più in basso a quello più in alto:

    1) Tartarughe
    2) Terra
    3) Paglia o foglie secche
    4) Rifugio in legno
    5) Telo in TNT

    A Roma io l'ho usata l'anno scorso questa soluzione e mi sono trovato benissimo, meglio di quest'anno che ho lasciato fare a loro e non ho provveduto con paglia o ripari, e ora vagabondano di giorno e si interrano la sera. Intorno a Marzo tolsi il telo e le tartarughe uscirono tranquillamente con l'innalzamento delle temperature.


  9. #8
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    1.0.0 geco leopardino

    Predefinito Re: percentuale decessi di varie covate durante il letargo

    Ciao, effettivamente i decessi sono un po' tanti. E' probabile, visto anche l'andamento stagionale balordo almeno qui al nord(estate piovosa, autunno infinito ed inverno mite) che alcuni dei piccoli fossero arrivati alla fase di letargo non proprio al massimo, in più il letargo a temperature non propriamente stabili e prossime anche al valore massimo dei 10 gradi abbiano fatto il resto. Io ho un problema simile al tuo legato pero' ad una esposizione invernale del giardino non proprio idonea al letargo ed in più non in piena terra perchè sotto ci sono i box. Sostanzialmente se fa freddo e gela il ghiaccio rimane per settimane sia da sopra che da sotto. per questo motivo e per il fatto di una ottimale coibentazione (nuova costruzione), per assurdo in garage le temperature non scendono sotto gli 8-9 gradi. Per tutti questi motivi ho optato ormai da diversi anni e con ottimi risultati per il letargo in frigorifero. Non ho mai avuto problemi ne perdite ed anche quest'anno dei nove piccoli nati nove sono sopravvissuti. La temperatura rimane costante per tutto il periodo a 5 gradi senza variazioni ed il risveglio avviene senza problemi in pochissimo tempo.


  10. #9
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    Citazione Originariamente Scritto da adriano72 Visualizza Messaggio
    Per tutti questi motivi ho optato ormai da diversi anni e con ottimi risultati per il letargo in frigorifero
    Ragazzi, capisco benissimo la buona fede, ma fate sempre attenzione a suggerire questo metodo. E' sicuramente un metodo efficace, per chi lo conosce, ma un neofita che prende e mette le tartarughe in frigorifero si ritrova a marzo tutte le tartarughe morte. E' un metodo sicuramente efficiente, ma bisogna saperlo applicare e ci vogliono alcune attenzioni di cui, magari, un neofita ignora l'esistenza. Sicuramente le temperature sono stabili, ma i contro sono parecchi, come il risveglio che deve essere indotto correttamente e non all'improvviso, per portare un esempio.


  11. #10
    Appassionato
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    1.0.0 geco leopardino

    Predefinito Re: percentuale decessi di varie covate durante il letargo

    Hai perfettamente ragione, infatti la mia è una scelta motivata da esigenze particolari che necessitano soluzioni particolari.
    Tra l'altro non ho suggerito questo metodo a nessuno nè tantomeno ad un neofità, ma ho risposto ad una persona che già di suo mette sonde, termostati e cavetti sottoterra e che nonostante non abbia usato il frigo si ritrova ad avere un tasso di mortalità del 25%.
    Per il resto ho solo espresso una mia esperienza. Abitassi a Roma opterei anche io per il TNT ed il letargo solamente in esterno ma qui spesso le condizioni sono estreme e gli ambulatori veterinari a primavera sono pieni di tartarughe con patologie da congelamento


  12. #11
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    Citazione Originariamente Scritto da Ugo Visualizza Messaggio

    Dallo strato più in basso a quello più in alto:

    1) Tartarughe
    2) Terra
    3) Paglia o foglie secche
    4) Rifugio in legno
    5) Telo in TNT

    A Roma io l'ho usata l'anno scorso questa soluzione e mi sono trovato benissimo, meglio di quest'anno che ho lasciato fare a loro e non ho provveduto con paglia o ripari, e ora vagabondano di giorno e si interrano la sera. Intorno a Marzo tolsi il telo e le tartarughe uscirono tranquillamente con l'innalzamento delle temperature.
    Attualmente è cosi per le adulte...


    Ripeto, sono certo che non sia stato un problema di temperature...

    io penso più a un problema in se delle piccole, ma purtroppo non ne sono certo...
    Per quello chiedevo se poteva essere normale un 25%...

    Ormai è 9 anni che ho le hermanni e con con le adulte non ho mai avuto problemi...le baby ovviamente potrebbero essere più delicate, in più è il primo anno che mi nascono...
    Ultima modifica di alexalex; 25-03-2015 alle 00:08


  13. #12
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    Citazione Originariamente Scritto da alexalex Visualizza Messaggio

    In giardino no...troppo rischioso con le temperature rigide che ci sono ogni tanto, vedi Febbraio 2012, T. minima a -17.1°.
    Tranquillo, io le lascio sempre fuori (anche l'inverno dei -17°), al massimo coperte con un po' di foglie, e si risvegliano sempre ok. Sanno termoregolarsi meglio di quanto pensiamo!


  14. #13
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    Predefinito Re: percentuale decessi di varie covate durante il letargo

    Io son dell'idea di maso. Certo, inverni a -17° qui non ne abbiamo avuti, ma penso proverei lo stesso a comportarmi come mi comporto di solito. Con le piccole anche farei lo stesso, un'attenzione in più non guasta, sicuramente, ma non penso neanche ne servano troppe. Come dicevo le cause dei decessi possono essere tantissime, e non sempre possono apparirci chiare. A me son morte due Marginata che hanno effettuato il letargo nelle stesse identiche condizioni delle Boettgeri. Le Marginata erano baby, le Boettgeri no. A distanza di tempo ti posso assicurare che quei due esemplari di Marginata non erano affatto adatti a affrontare il letargo, perchè erano effettivamente due esemplari "più deboli". Magari in una scatola si sarebbero svegliate, magari no. Magari si sarebbero svegliate per morire l'anno dopo o due anni dopo. Devi comunque pensare, senza neanche addossarti colpe, che sono animali che a noi mostrano sempre che stanno bene, ma che possono lasciarci da un momento all'altro ( mi è capitato anche con altre specie di tartarughe e due camaleonti ). Una delle Marginata che è morta la controllai un giorno: era sveglia, camminava per il recinto, tranquilla e "in salute". Il giorno dopo Come ho detto, sarà stato anche il 25%, ma magari erano semplicemente esemplari più deboli. Ora magari controlla che le altre stiano bene e, se noti segnali strani, svegliale gradualmente e portale in terrario riscaldato, inizia con i bagnetti tiepidi e dai loro da mangiare, le riporterai all'esterno quando le temperature lo permetteranno.

    Una piccola nota personale, anche se non ti voglio assolutamente condizionare. Io le sveglierei tutte, sia che noti segnali, sia che non li noti, per evitare altri "incidenti di percorso", tanto siamo a ridosso di aprile, tempo neanche un mese e le temperature dovrebbero iniziare a essere più stabili, per cui non verrebbe anticipato di due mesi il risveglio, forse solo di un paio di settimane.


  15. #14
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    Predefinito Re: percentuale decessi di varie covate durante il letargo

    Sono tutte sveglie le altre UGO...ancora "rimbambite" dal letargo ma sveglie ancora nella loro piccola scatola ma all'esterno...


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