(ANSA), ROMA, 24 MAR- Oceano, un habitat ormai pericoloso per le tartarughe.Una nuova relazione, presentata in occasione dalla quinta International Marine Debris Conference di Honolulu, ha messo in evidenza come la massiccia presenza di plastica nelle acque metta in serio pericolo le sorti delle testuggini marine.
Per sottolineare lo stato drammatico della situazione, nell'analisi è stata riportata la storia di un'esemplare di tartaruga marina verde che nel 2009 aveva ingoiato così tanto materiale inquinante da rilasciare plastica per oltre un mese: salvata dai ricercatori, che gli hanno estratto un grosso pezzo di plastica dal tratto gastrointestinale, la tartaruga ha poi proceduto a defecare 74 oggetti estranei inclusi quattro tipi di palloncini in lattice, cinque diversi tipi di stringhe, nove diversi tipi di plastica morbida, quattro diversi tipi di plastica dura, un pezzo di materiale simile ad un tappeto e due palle di catrame di grandi dimensioni.
Secondo il rapporto,riportato da Mother nature network, oltre un miliardo di sacchetti di plastica monouso continuano a venire consegnati gratuitamente ogni giorno accumulandosi poi ad un "ritmo allarmante" nel mare: è stato stimato come oggi l'80% dei rifiuti che si accumula sulla terra, sulle coste, nell'oceano e sui fondali marini è rappresentato dalla plastica.
"La scienza sta diventando molto chiara: le tartarughe marine e l'inquinamento di plastica non si mescolano bene. - ha commentato J. Wallace Nichols, coautore della relazione - Questi animali hanno passato gli ultimi 100 milioni anni a vivere liberi dall'inquinamento, ma ora purtroppo rappresentato l'immagine dell'impatto umano sull'ambiente divenendo una specie in pericolo".(ANSA)