Il leucismo è definito con assenza di melanofori, le cellule del colore. Esempio classico è il serpente bianco candido con gli occhi neri. Infatti gli albini mantengono il disegno della specie, solo che in luogo del nero si vedono segni gialli.
Il discorso albinismo è un ambito complesso perchè può riguardare tutto l'organismo, parte (esempio ne è il solo albinismo oculare), o aree del genoma differenti che sovrintendono alla formazione di melanina. In parole semplici ne consegue una gran varietà di situazioni. Parliamo di cioò che conosco meglio, le marginata albino caramello. Sono albine in quanto alla nascita sono completamente candide ed hanno gli occhi rossi, proprio come sono gli esemplari di Jitka. Ne consegue che a livello metabolico, dunque genetico, c'è qualcosa che interrompe la catena di reazioni che porta alla formazione di melanina. Poichè di geni implicati in questo processo ce ne sono molti, a risultato analogo ci possono essere molte più cause. Dalla nascita in poi questi esemplari iniziano a scurirsi, ma è chiaro che se avessero potuto produrre melanina autonomamente non sarebbero nati candidi e con gli occhi rossi, dunque qualcosa nell'alimentazione sopperisce ad una carenza metabolica, un precursore della melanina che può essere definito come un aminoacido essenziale in quanto la carenza metabolica non permette la sua produzione come in un esemplare normale. Di contro la mutazione che ha il maschio di Jitka ed i suoi discendenti (da quello che so fortuna ha voluto, dopo la morte della madre, che è stata rinvenuta una femmina con la medesima mutazione) interessa una porzione di genoma tale che nessun precursore della melanina può essere convertito in tale. Manca cioè dell'ultimo step di metabolico tale che il precursore passa da incolore a nero. Nulla può far scurire quell'esemplare. In natura questi esemplari solitamente soccombono, mentre i T+, scurendosi moderatamente con l'età, ma mai diventando neri, spesso riescono a sopravvivere in natura. La bravura di Jitka è stata quella di riuscire a far sopravvirere il suo maschio, assai più delicato. Per la cronaca chi acquista legalmente e con tutti i documenti del caso una marginata albino caramello è ben informato, ha la possibilità di visionare foto a tutte le età e non viene in alcun modo portato a credere il contrario. I più fortunati possono vedere questi animali di tutte le età con i propri occhi, ma soprattutto, visto che hanno generato due generazioni in cattività con gli avi presenti in allevamento, possono vantare un corredo di documentazione cites come richiesto dalle leggi vigenti. Anche questa è una cosa che va fatta notare...
Riguardo alla foto, ho specificato bene che poteva anche trattarsi di un artefatto della foto in quanto, sfido chiunque a dire il contrario, non si vedevano in alcun modo pupilla ed iride, strutture fondamentali, strutture che si vedono bene nelle altre due foto. Il mio unico dubbio era come era stato possibile immortalare quel rosso brillante quando tutte le macchine fotografiche moderne tendono ad annullare l'effetto occhio rosso in automatico. A me rimane difficile anche quando ad occhio il rosso è acceso e spessissimo si tramuta nella migliore delle ipotesi in un cremisi molto scuro.
Nei prossimi giorni avrò le prime schiuse e cercherò di fare delle buone foto da mostrare alla nascita, con tanto di occhi rossi, cercando di bloccare la manipolazione della fotocamera che tenderà a scurire l'effetto.
Per la cronaca, nel 2005 mi nacque un albino T-, occhi rossissimi e prominenti, ben presto divenuto cieco e morto nel giro di due settimane. L'errore fu trattarlo come gli altri, ben più resistenti ed adattabili...
In conclusione, e mi rivolgo a Jitka, una manipolazione dell'immagine (ma prendo atto che non è così e mi devi spiegare come hai fatto o quale macchina fotografica hai usato per far apparire il reale colore dell'occhio) era accettabile appunto perchè di fatto le digitali tendono a correggere l'occhio rosso di defoult.
In conclusione, anche l'ipomelanismo, ma quello vero, non lo sbiadimento del carapace che viene sgamato da un piastrone ancora di colorazione normale, è albinismo, che poi gli appassionati, mai biologi esperti, chiamano nei modi più disparati per differenziare il proprio morf dagli altri. Immaginiamo infinite varianti su di un unico tema...