Ricordo che IlPizza e' veterinario esperto in Rettili
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Ricordo che IlPizza e' veterinario esperto in Rettili
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Signore dei Gerrhosaurus, Principe degli Shinisaurus, Giunto infine al soglio degli Xenosaurus, Adepto degli Ouroborus
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Ti guardo e ti controllo! Attento al PEM!
?
...una sostanza chimica corrosiva? Un acido potente?
poverina.....
Io ho parlato di incendio....perché in Sardegna mi capitò di trovare resti di tartarughe su colline devastate dalle fiamme..
e i carapaci assomigliavano molto come aspetto..alle foto postate..
poi spesso anche nelle nostre campagne si usa bruciare le stoppie...
e se una delle nostre beniamine ha la sfortuna di trovarcisi..beh sappiamo come può finire..![]()
Ho mostrato le foto al mio veterinario, lui senza esitazione ha ipotizzato una necrosi dovuta ad una micosi.
Io non sono né veterinario né medico, del mio veterinario mi fido ciecamente, gli porto i miei animali ormai da molti anni, ho cercato anche di portargli mio marito quando ho trovato una zecca sul suo petto ma lui (il vet )si è rifiutato. Secondo lui è una micosi, si dovrebbe vedere sotto gli scuti una parte spugnosa, la tarta andrebbe trattata con un curretage per togliere le parti morte residue e disinfettata con un noto prodotto, non le dà molte chances senza trattamento.
La mia perplessità sull' ustione è solo dovuta alla mancanza di bruciature sulle parti esposte tipo la zampa posteriore.
In merito alle perplessità sulle parti esposte .avrei dei dubbi..
la tartaruga poteva essersi seminterrata ..sentendo l'eccessivo calore....
per cui le zampe di conseguenza ...non esposte alle fiamme.... di conseguenza non ne hanno risentito....
comunque fare diagnosi basandosi su delle foto ....è abbastanza improbo......
stesso mio dubbio,
anche se sicuramente tra le diagnosi differenziali.
- - - Aggiornato - - -
detto che diagnosi da foto non si può fare,
per quanto riguarda i traumi da incendio c'è da dire che:
in caso di forti incendi e particolare territorio il fuoco si muove velocemente ad una certa altezza dal suolo, in altri casi l'interramento aiuta a proteggere le altri parti del corpo.
su curettage e clorexidina assolutamente d'accordo,
ma mi spaventa di più la disidratazione e l'eventuale setticemia
Se è vero che la lesione al carapace è presente da tanti anni, la micosi può essere subentrata in un secondo momento, durante il letargo di quest'anno. Magari sì è rifugiata in un punto eccessivamente "umido" che ha facilitato l'estensione dell'infezione...
Ciao.
Confermo che è un bellissimo esemplare femmina di Testudo hermanni hermanni di almeno 20-30 anni.
La cosa grave che ormai gli scudi sono completamente andati (rimangono i segni visibili) e si vedono chiaramente gli ossi stessi che dietro sembrano aprirsi e staccarsi. La cosa strana è l'estensione della cheratina necrotizzata che riguarda quasi completamente l'intero carapace. Vista l'estensione più probabile un incendio anche se avrebbe dovuto lasciare segni più marcati di una sorta di fusione di zone del carapace ma probabilmente non ha raggiunto temperature tali da "fondere" il tessuto. Una ferita così estesa inferta da qualcosa/qualcuno sembra anch'essa improbabile mentrel'ipotesi che la ferita avvenuta dietro abbia portato poi alla necrosi di tutta la stuttura delle placche cornee arrivando alle ossa tramite una sorta di infenzione batterica/micotica non è da escludere.
Comunque personalmente la ferita non è assolutamente recente ma neanche una necrosi simile può essere avvenuta da un giorno all'altro.
Secondo me è da molto tempo che questa tarta è in questo stato.
L'unica speranza che sotto il tessuto necrotizzato si sia già formato uno strato nuovo di cheratina e secondo me questo è già visibile nel carapace davanti come ho evidenziato nella foto sotto. E' visibile infatti chiaramente come il tessuto necrotizzato si sia staccato lasciando il posto al nuovo tessuto di cheratina. Per avere la prova basterebbe grattare leggermente su un punto del tessuto grigio davanti vicino a dove sono ancora presenti parte degli scudi e sicuramente dovrebbe staccarsi. Se è così questo dovrebbe permettere alla tarta di sopravvivere tranquillamente visto anche che la ferita dietro sembra completamente cicatrizzata. Rimane da verificare la necessità di intervenire o no sulla parte posteriore visto che sembra esserci un cedimento della stessa struttura ossea.
Comunque logicamente una visita da un veterinario esperto in rettili è assolutamente necessaria.
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Ultima modifica di lucio78; 15-04-2014 alle 01:35
Alla fine la verità è che questi piccoli animali “solo se riesci a conoscerli riesci anche ad amarli”.
Le tartarughe ci insegnano "andiamo piano, non serve correre basta solo partire in tempo" !!!!
http://i.imgur.com/G15sNzq.png?1Lucio78
Ciao Lucio (mio conterraneo visto che sono originario di Serra S. Quirico), volevo confermarti che solo la necrosi è recente, infatti già 12 anni fa quando ho trovato la tartaruga che scorrazzava nell'orto le mancava un bel pezzo di carapace nella parte posteriore destra. Come ho già scritto prima questa parte mancante già a giudicare dai bordi non sembrava recente anzi era già rimarginata.
Per quanto riguarda lo stato di salute della tartaruga vorrei tranquillizzare tutti perché si muove molto, mangia con buon appetito e gli scuti che sono rimasti non sembrano dover cadere da un momento all'altro. Per la disidratazione, che più di uno ha paventato, durante tutto il periodo estivo l'orto è completamente coltivato quindi c'è molta ombra e soprattutto molta acqua disponibile.
Il fatto che al momento la tarta stia bene ci rincuora tutti Luca, come anche il fatto che viva in un habitat adeguato, ma in ogni caso il tutto potrebbe non bastare per garantirle un recupero, soprattutto quando le ore di caldo e le T si alzeranno inevitabilmente. Senza contare che potrebbe avere problemi nella sintesi di vit D3 e soprattutto essere esposta ad un rischio infettivo piuttosto alto.
Scusa se te lo chiedo in modo diretto ma hai contattato un veterinario esperto in rettili?
Non ancora e non potrò comunque portarla da un veterinario prima di giovedì pomeriggio, ma il problema è che essendo una tartaruga "selvatica", nel senso che non proviene da un allevamento, non è stata acquistata, non ha documenti né microchip e sto cercando di chiamare un vet esperto che mi ha segnalato un utente del forum per vedere se posso portarla da lui ugualmente.
Non so Lucio...spero tu abbia ragione, in ogni caso credo anch'io che serva una visita dal veterinario quanto prima, sia perchè è impossibile per chiunque fare una diagnosi basandosi su una fotografia sia perchè anche in vista di un ipotetico recupero credo sia necessaria una terapia di supporto quantomeno per evitare la disidratazione in tempi brevi sia per la profilassi (o il trattamento) di un'infezione sistemica.
Luca tienici aggiornati sul parere del veterinario!