Si, proprio così. Io i gruppi finora li tenevo in zone diverse distinti per età e sottospecie.
Quest’anno l’esplosione di maschi 2018 mi ha messo con le spalle al muro e costretto a pensare a nuovi recinti per i maschi. Strada obbligata la cessione di tanti. E tante, per riuscire a cedere i maschi con maggior facilità.
Questo si riproporrà per le altre generazioni. Quindi se voglio vedermi crescere i miei piccoli devo evitare di avere altre nascite.
Questo segna il confine di un allevamento amatoriale.
Concordo sul fatto di riuscire a riconoscerli e almeno da parte nostra, l’individuazione di ciascuno è già traccia di un rapporto.
Quando diventano numeri tutto questo non c’è più e diventa lavoro.
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