Sono test eseguiti in epoca poco piu che "medioevale" da uno studioso italiano...Francesco Redi.
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non penso che in veterinaria ci fanno studiare l'empirismo nel medioevo... con tutto il rispetto.
Alla facoltà di Pisa dove ho studiato ci facevano fare molto laboratorio con animali che per problemi vari venivano donati per la ricerca.
Nel caso delle testuggini, perchè sono stati fatti certi esperimenti?
A Pisa c'è uno dei più importanti Ortobotanici in termini di rilevanza scientifica.
Quello che si è verificato negli ultimi anni, è stato che col tempo i giardini e lo stagno artificiale si sono riempiti di tartarughe (abbandonate da gente che non potendole più tenere pensavano di fare loro bene)
Queste ultime (e parlo di molte specie) hanno mostrato un adattamento straordinario nonostante il clima freddo/umido.
Tutto ciò è diventato motivo di ricerca di un gruppo di studio.
Questo è quanto.
Non voleva essere nessuna presunzione di sapere, ma lo spunto per una discussione
sarebbe un interessantissimo argomento da approfondire in un nuovo post.
di mio posso dirti che le testuggini non sono tutte uguali, G. elegans, abita areali completamente diversi dalle varie Trachemys, Graptemys, Pseudemys che hanno ormai invaso i nostri laghetti e fiumi (anche se c'è da dire che non si sono adattate abbastanza per riprodursi, e aggiungo per fortuna).
è una specie che non sverna come le altre e quindi impossibile da allevare all'esterno con basse temperature, questa è la differenza sostanziale
Guarda, a questo devi rispondere tu
Io ho solo detto da dove derivano quelle credenze dando i riferimenti "letterari", piu di questo non posso dire.
Solo che se vi danno da studiare esperimenti compiuti nel 1600, senza aggiungere altro, dovreste protestare!
Anche in questo caso, non si tratta di adattamento straordinario, in quanto le tartarughe abbandonate (come accaduto in tutta Italia purtroppo) sono tartarughe nordamericane (Trachemys e Graptemys ecc) provenienti da climi analoghi al nostro, quindi gia "progettate" per i freddi inverni, quindi di per se ci sarebbe poco da studiare ;-)
Effettivamente il concetto di adattamento è più ampio.
Adattamento presuppone la presenza di valori estremi rispetto a quelli di un range ottimale in cui l'individuo adottando qualche espediente evolutivo riesce a sopravvivere.
Non serve loro adattarsi ad un posto che pressapoco ha lo stesso clima di casa loro ma in compenso è privo di predatori e limitatori naturali specifici...
Sarebbe come dire che la gaggia (robinia) si è ''adattata'' a vivere in Italia. Sarebbe meglio dire ''ha invaso l'Italia''. (Il 95% delle persone che conosco crede che sia una specie autoctona e già questo dice tutto).
Scusate per la precisazione.
I rettili non sono animali così adattabili quanto si creda al di là di esperimenti come questi che più che valenza in termini di dinamiche naturali hanno, o meglio avevano, valenza di studiarne l'anatomia e la fisiologia
(sono sopravvissuti a ere geologiche ecc... ma il fatto che il loro numero, inteso come numero di specie, si è decimato lo dimostra. Oggi moltissimi rettili, in % molto molto maggiore rispetto ai mammiferi, sono in via d'estinzione e diminuiranno sempre di più, un po' come per gli anfibi, per problemi climatici ecc). E non è solo a causa dell'uomo come spesso si pensa, il clima cambia (questa concedetemela, non sono un catastrofista) ma sono le normali o quasi dinamiche evolutive...
Scusate di nuovo se mi sono introdotto nella vostra discussione
ciao ciao
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Gli animali sono, assai più di noi, soddisfatti per il semplice fatto di esistere; le piante lo sono interamente; gli uomini lo sono secondo il grado della loro stupidità. [...] Questa dedizione totale al presente, propria degli animali, è la precipua causa del piacere che ci danno gli animali domestici.
Arthur Schopenhauer, Parerga e Frammenti postumi
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Ecco, trovo la precisazione di Sterny decisamente condivisibile, sopratutto sulla scarsa adattabilita' dei rettili a climi diversi dai propri.
Credo che assieme ai pesci siano tra i meno adattabili tra l'universo animale ;-)
Anche io condivido a pieno ciò che ha detto Sterny
Il fatto stesso che i rettili sono animali ectotermi (ecto: dal greco ektòs, esterno) fa capire come essi siano fortemente legati alle condizioni climatiche dell'ambiente che li circonda, e quindi meno adattabili a climi diversi dai propri