Articolo di ieri
http://m.ilgiornaledivicenza.it/terr...erva-1.6787342
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Il problema è molto complesso , gli animali selvatici tendono a riappropriarsi di un territorio quando viene meno o solo diminuisce la presenza dell'uomo perchè diventa una nicchia ecologica disponibile : la soluzione è forse quella di assegnare ai selvatici un territorio ma di autorizzare l'abbattimento per quelli che sconfinano in modo da tutelare gli insediamenti umani e allo stesso tempo di controllare l'eccessivo sviluppo della fauna selvatica.
Che assurdità ! Il selvatico si spinge laddove le condizioni dovessero essere vantaggiose per la sua sopravvivenza. Assurdo parlare di abbattimento se dovessero sconfinare anche perché vai a spiegarlo tu al lupo “guarda che fino a qui puoi arrivare, se passi questa linea immaginaria ti impallino “... la natura o la si ama e la si tutela (con tutto ciò che comporta ) o certamente non si prova ad “addomesticarla “ o renderla “comoda”.
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Quoto Carlinoo, come si fa a mantenere un gruppetto di lupi, come sono arrivati questi probabilmente ne arriveranno altri.
Per quanto mi riguarda l'articolo mi sembra più volto ad aumentare il turismo ad Asiago che a tutelare e contenere questi animali selvatici.
Sono dell'idea che andrebbero recintate zone per mucche o pecore, più volte ho visto recinti mobili che si possono spostare da un pascolo all'altro e oltre a questo preferire la presenza di cani da pastore nei recinti stessi come ho visto poco tempo fa con delle pecore.
I recinti con i lupi servono a poco e sia per le mucche che per le pecore si usano quelli provvisori da spostare dove il prato ha più erba, che un lupo salta con un balzo : il cane pastore può servire ma solo da allarme perchè se si presenta un branco può fare una brutta fine che solo un pastore con fucile può evitare.
Mi sa che non hai compreso lo spirito del mio intervento : ho detto solo che se si è dedicato un territorio ai selvatici questi potranno crescere in un numero che sarà in equilibrio con il territorio, se crescono troppo e sconfinano diventa legittimo l'abbattimento che avrà la stessa funzione del calmieramento demografico naturale in un territorio.Non è quindi un intervento "educativo " come supponi ma un mantenimento di un equilibrio che va a vantaggio degli umani e delle popolazioni di animali selvatici.La tutela della natura deve avvenire negli spazi preposti e non nel contesto urbano o di campagna coltivata: secondo il tuo punto di vista chi ama la natura deve subire pericoli e danneggiamenti da parte di selvatici senza fare niente ?
Il selvatico non va "addomesticato" o reso "comodo" come scrivi ma deve vivere libero dove può farlo.
Veramente io ritengo , per restare a tema “lupi” e dunque non generalizzando , che non abbia senso limitare le zone nelle quali possono stare ed abbattere quelli che ne escono. In valle d aosta sono presenti due branchi dopo tanti anni. Significa che il sistema è equilibrato per “mantenerli”. Senza intervento umano di “contenimento “. Sono punti di vista. Per me il ripopolamento spontaneo è sintomo di “benessere del territorio”
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Sono d'accordo con te sull'esigenza di creare un territorio naturalistico ,continui a non capire il mio punto di vista : in questo famoso territorio che deve essere protetto dall'invadenza umana con tutte le leggi di tutela possibile deve vivere la specie selvatica in equilibrio con la natura ma deve essere contrastata con la stessa forza usata contro l'invadenza umana l'espansione demografica degli animali che porta all'invasione di aree frequentate e abitate dagli uomini.
Continuiamo a non essere d’accordo ma del resto le opinioni sono nelle proprio perché ognuno ha le proprie. Io non vorrei creare alcun territorio naturalistico . Io ritengo al contrario che, qualora una specie autoctona dovesse ripopolare spontaneamente un territorio questo sarebbe semplicemente sintomo del fatto che il suddetto territorio saprebbe mantenere L equilibrio naturale. E sarebbe davvero un’ottima conquista . Non sono né per le reintruzioni forzate ne tantomeno per L uso della forza in casi queste dovessero fallire . Alla fine comanda sempre e solo la natura
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Purtroppo nelle nostre zone sembra non ci pensino a cercare soluzioni o a prevedere arrivi di animali selvatici anche se in passato ci sono stati un paio di orsi che han fatto parecchi danni, spero tanto che gli allevatori di mucche e pecore trovino un compromesso corretto per una convivenza coi predatori.
Tra l'altro ci sono parecchi caprioli e da qualche anno anche camosci ma le mucche sono prede più facili.
Se non sbaglio i primi lupi erano stati avvistati in provincia di Verona, a me sembra ovvio che vista la vicinanza si sarebbero spostati o "allargati" in altri siti.
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Interessante quanto hai riportato, grazie .
Ciao a tutti. Vorrei farvi partecipi del mio punto di vista. Allora: l uomo è stato l artefice della loro scomparsa, l uomo li caccia da sempre per rivendicare una supremazia insensata, l uomo ne ha via via limitato lo spazio vitale, l uomo pretende di confinarli in spazi angusti quando, è evidente, siamo arrivati noi dopo in quelle zone..... E il problema sono gli animali che vivono da sempre in quei territori? Secondo me dovremmo noi darci una regolata e capire che con questi ritmi distruggere il "nostro" pianeta in breve tempo. Questo è il mio punto di vista [emoji20][emoji20]
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E' solo una questione di numeri : siamo troppi e la nostra specie non può mantenere un equilibrio naturale con il territorio con il grado di civilizzazione attuale. Gli ecologisti invece di fare battaglie inutili dovrebbero studiare quante persone possono vivere su un dato territorio senza alterare gli equilibri naturali.