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Vasca sternotherus odoratus

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    1.3.0 sternotherus odoratus 0.1.0 trachemys scripta elegans 0.0.1 testudo hermanni hermanni

    Predefinito Vasca sternotherus odoratus

    Salve a tutti,
    come chiestomi da Rughis (ne sono lusingato e lo ringrazio) sono qui per descrivere nel dettaglio la mia vasca per le mie amate sternotherus odoratus.
    Bene, cercherò di essere il più chiaro ed ordinato possibile.
    MISURE VASCA: la vasca in questione (non definitiva) misura 80x40x50.Ovvero 80cm di lunghezza, 40cm di profondità e 50cm di altezza.
    La vasca ha un livello d’acqua alto 36-37 cm.
    Ne approfitto per consigliare a chi alleva questa specie di tenere un livello alto d’acqua, con degli appigli per facilitare la risalita e rimanere a pelo d’acqua per respirare.A differenza di quanto si dica in giro, sono ottime nuotatrici.
    Allevarle fin da piccole con un livello d’acqua alto porta ad avere benefici senz’altro a loro.Crescono più forti e sicuramente si abituano al nuoto.



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    Originariamente nasce come acquario, rimuovendo però una parte del coperchio diventa semi-aperta.



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    Volendo, si potrebbe anche rimuovere tutto il coperchio.La vasca, inoltre, è munita di un tirante di modo che si possa fare sonni tranquilli



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    ILLUMINAZIONE VASCA: La vasca è illuminata attraverso un semplice neon t5 da 28watt ed in più, attraverso un piccolo porta lampada, c’è una lampadina spot alogena a basso consumo energetico da 20 watt ma con resa 40 watt che scalda la zona emersa portandola a 30°.
    Come si può notare, per adesso ancora niente lampada uva-uvb, anche se sto pensando seriamente di inserirla dato il basking quasi giornaliero delle mie odoratus.



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    FILTRAGGIO E MANUTENZIONE: filtraggio a cura di un filtro esterno, askoll pratiko 300, caricato con soli cannolicchi che provvedono alla filtrazione biologica e quattro spugne (già predisposte nel filtro) che provvedono alla filtrazione meccanica.
    Pulisco ogni 6 mesi solo le spugne del filtro, sciacquandole bene in acqua decantata.Mai lavati i cannolicchi.
    Cambio del 10% d’acqua ogni 2-3 settimane con acqua decantata almeno 24/48 ore.
    Una pulita ai vetri di rado.
    Mai sifonato la vasca.



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    FLORA: la vasca è abbastanza piantumata, ma attenzione, le piante che ho inserito sono tutte di facile gestione, senza alcuna pretesa né di luce né di fertilizzazione, ma soprattutto nessuna è radicata al fondo ( a parte qualche piantina di cryptocoryne) perché le odoratus scavano parecchio, quindi mi sarei ritrovato con le piante sradicate ogni giorno, cosa che effettivamente, quando avevo più piante, ho provato personalmente.
    Veniamo ai nomi delle piante.
    - Vesicularia dubyana: è un muschio, lo si può ancorare a legni o pietre o arredi vari con del filo di nylon o lasciarlo sparso in vasca sul fondo.Io, nella mia vasca, l’ho lasciato in vasca sparso sul fondo e legato la restante parte ai legni.
    Non ha bisogno di molta luce, né di fertilizzazione in colonna.Certo, con la C02 da il meglio di sé, ma anche senza cresce molto bene.



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    - Anubias barteri nana: anche questa è una pianta che non ha bisogno di essere radicata al fondo, di facile gestione, nessuna fertilizzazione necessaria, luce medio-bassa.
    Può, anzi deve essere ancorata a sassi, legni o arredi attraverso un filo di nylon.Mai interrare il rizoma, altrimenti marcirà e la pianta avrà vita breve.



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    - Microsorum pteropus: pianta di facile gestione, nessuna fertilizzazione necessaria, luce medio-bassa.
    Anch’essa, come per l’anubias, va legata a legni, sassi o arredi con un filo di nylon e il rizoma non deve essere interrato per lo stesso motivo indicato precedentemente per l’anubias.



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    -Cladophora aegagropila: Anche questa è una pianta davvero facile senza nessuna esigenza in particolare.
    La trovate solitamente in vendita in palle.Io le ho fatte a pezzi e sparse sul fondo, miste alla vesicularia dubyana creano un effetto naturale.



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    - pothos: credo che tutti conoscano questa pianta, quasi tutti ne abbiamo una in casa.
    Assolutamente nessuna esigenza, se non quella di non metterla esposta al sole o morirà.
    Nel mio acquario l’ho posizionata sul bordo della vasca lasciando in acqua solo le radici e qualche foglia.
    Se non vi sono radici, basta mettere qualche rametto in acqua e cresceranno.



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    - Cryptocotine wendtii green: questa è l’unica pianta che ha bisogno di essere radicata al fondo ed ha bisogno di un minimo di fertilizzazione.Io ne ho messe poche di piantine, non fertilizzo ed infatti non crescono granchè.Alcune vengono sradicate quando le tarta scavano.Quando le avranno sradicate tutte (ne rimangono 3 piccole) verrà eliminata dal setup.



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    FAUNA: molti mi chiedono se la convivenza tra pesci e sternotherus sia effettivamente possibile.Che dire, riporto la mia esperienza dicendo che, fino ad ora, apparte qualche attacco iniziale il primo giorno di convivenza, è andato tutto bene.Le tartarughe, adesso, ma subito dopo il primo giorno di convivenza, non hanno più calcolato i pesci.
    La fauna è composta da: 1 microgephagus ramirezi maschio (sono in cerca di una femmina), 8 peocilia reticolata conosciuti come guppy (3M 5F), 4 corydoras aeneus, 16 paracheirodon axelrodi conosciuti come neon.
    Qualche decina di melanoides tubercolata, molte sonop state mangiate dalle tarta, quelle che nascono vengono sistematicamente mangiate.
    Ovviamente, 4 sternotherus odoratus.
    Pona: 8,5 cm – femmina (sulla destra in foto)



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    Tacca: 7 cm – femmina



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    Ufo: 7 cm – femmina



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    Pero: 8,5 cm – maschio



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    ZONA EMERSA E ZONE SOMMERSE: come zona emersa ho usato un pezzo di corteccia di sughero attaccato al vetro della vasca tramite ventose applicate con chiodini di ferro zincato.Su questa è puntata una lampada spot che fa raggiungere 30°.
    Una cosa essenziale per le sternotherus odoratus e i kinosternidi in genere sono delle piattaforme sommerse a pochi cm dalla superficie dell’acqua.Su queste le tartarughe si andranno a riposare in assoluto relax, e andranno a dormire comodamente, semplicemente alzando il collo, facendo fuoriscire dall’acqua solo le narici per respirare qualora lo volessero.Queste stesse piattaforme verranno utilizzate come appigli, che sappiamo essere molto importanti negli allestimenti per kinosternidi.
    Per le piattaforme ho utilizzato: un legno per acquari alla quale ho applicato delle ventose tramite chiodini di ferro zincato, attaccato sul vetro sullo sfondo, un pezzo di sughero attaccato all’angolo della vasca sempre tramite ventose.Ho scleto l’angolo per forza di cose, essendo molto leggero il sughero tornava a galla, mettendolo all’angolo della vasca viene fermato dai due lati con le ventose quindi fa migliore presa.
    Infine, un tronco in vasca che oltre ad offrire appigli per la risalita, ha in cima una forma rettangolare creando una comoda piattaforma.



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    Eccovi un video della vasca per avere una visione a 360° dell’insieme:
    http://youtu.be/cf6maA3JF5o?hd=1

    Con questo penso di aver detto tutto sulla mia vasca.
    Per qualsiasi informazione, dubbio e quant’altro sarò felice di rispondere.
    Grazie per l’attenzione.
    Buona giornata a tutti!

    Paolo
    Ultima modifica di Paoloruga; 10-07-2012 alle 15:17
    La libertà non è star sopra un albero,
    non è neanche il volo di un moscone,
    la libertà non è uno spazio libero,
    libertà è partecipazione.


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