Africane in giardino tutto l'anno

[Raf]

Molto bello e ben organizzato..
Ma le 2 piccole sono le figlie delle grandi oppure no?comunque teniamoci in contatto che oggi domani visto che abitiamo vicini potremmo vederci per farle conoscere...poi mi chiedevo tu gli fai qualche controllo particolare....hanno il microcip....per dire io ogni 6 mesi controllo delle feci..e non ho il microcip...

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[gaddo]

Molto bello e ben organizzato..
Ma le 2 piccole sono le figlie delle grandi oppure no?comunque teniamoci in contatto che oggi domani visto che abitiamo vicini potremmo vederci per farle conoscere...poi mi chiedevo tu gli fai qualche controllo particolare....hanno il microcip....per dire io ogni 6 mesi controllo delle feci..e non ho il microcip...

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Grazie! scambiamoci i numeri in pvt, nella tua località con i giusti accorgimenti puoi permettergli molti mesi di outdoor.

ho capito molte cose quando avevo letto l'esperienza dell'associazione Home page - Ojai Sulcata Project che alleva sulcata outdoor in california da molti decenni, è in inglese ma vale la pena tradurlo.

per ora non ho accoppiamenti,
ho preso le due piccole a fine inverno, una pardalis e una sulcata, allego una foto di gruppo.
Non ho chip, il mio vet esperto in rettili è preparato si trova a Roma zona Gregorio VII, ma non ci vado da oltre 2 anni.
In outdoor le tarte pascolano ed equilibrano la loro dieta scegliendo tra molte varietà di piante e i parassiti intestinali difficilmente prendono il sopravvento come in terrario.

[Tartaele]

Ciao Gaddo,
complimenti per le tue testuggini; sono splendide!
Per la Sulcata come ti regoli? la terrai in esterno come le altre?

[gaddo]

Ciao Gaddo,
complimenti per le tue testuggini; sono splendide!
Per la Sulcata come ti regoli? la terrai in esterno come le altre?

Si, condivide l'outdoor come le altre

I testi che ho preso in considerazione per allevare riguardano tutti le Sulcata, avevo trovato anche le foto di due allevatori outdoor in sicilia (un privato e un vivaio di Catania), hanno esemplari lisci enormi a cui mettono a disposizione giardino e serra asciutta.
Ho trovato un vecchio thread su forum in cui si chiedeva di questi testi sulle Sulcata: http://www.tartarugando.it/tartarugh...oise-book.html

Ho cominciato con le Pardalis perchè hanno le stesse esigenze climatiche e sono molto simili, ma a differenza di Sulcata non sono scavatrici e sono più tranquille..
Sto imparando a conoscere la Sulcata: è più attiva, crescita più veloce e grande scavatrice, a differenza delle altre lei si è preparata le sue tane, ha scavato sia nella stalla che nella veranda, e in questo periodo la sera si ricovera sempre nella stalla.
Nei mesi con meno ore di sole e temperature più basse le mie tarte sono meno attive, però ho osservato crescita costante e non mi spavento se per mancanza di sole rimangono ferme qualche giorno
non farei mai questo tipo di allevamento in località con inverni lunghi, gelate frequenti o piovosi!

[Raf]

Gaddo tu conosci manziana giusto?penso che le differenze non sono eccessive.anche perché sono giorni che confronto sul cell il meteo della tua e della mia zona.varia di qualche grado...spero che sia lo stesso anche in inverno inoltrato.ma avendo lavorato a furbara sono più propenso a portarle fuori l inverno prossimo..l unica differenza è il giardino,nel senso il tuo ha sempre sole il mio invece a zone...

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[gaddo]

Gaddo tu conosci manziana giusto?penso che le differenze non sono eccessive.anche perché sono giorni che confronto sul cell il meteo della tua e della mia zona.varia di qualche grado...spero che sia lo stesso anche in inverno inoltrato.ma avendo lavorato a furbara sono più propenso a portarle fuori l inverno prossimo..l unica differenza è il giardino,nel senso il tuo ha sempre sole il mio invece a zone...

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Conosco la tua località, se confrontiamo il tipo di vegetazione a quella che c'è qui sulla costa abbiamo due situazioni differenti.
La fascia tra Fiumicino e S.Marinella ha un microclima mite, meno nuvoloso durante l'arco dell'anno rispetto all'entroterra per via dei venti dal mare,
in questa area le T.Hermanni in molti inverni non fanno letargo, ho notato anche che le lucertole che popolano il mio giardino sono attive tutto l'anno.

Io sono in una situazione già limite per allevare le africane outdoor, suppongo che se le mie tarte dovessero affrontare lunghi periodi di digiuno e perdita di peso si potrebbero ammalare facilmente di raffreddore,
a differenza dei rettili mediterranei, le africane non hanno imparato a fare letargo, non sanno abbassare il proprio metabolismo e prepararsi a lunghi periodi inattive (settimane). ma ho l'esposizione del giardino a 180° ben aperta (a metà luglio raggiungo 11 ore di sole diretto, a natale arrivo a 3), ho smesso di innaffiare alcune zone per garantire rifugi asciutti, monitoro costantemente il peso e il comportamento e per ora è andato tutto bene.

[Raf]

Già hai ragione...forse non potrò lasciarle fuori tutto l anno..ma prolungare il loro periodo nel giardino quello si..e non devo aver paura delle temperature anche se scendono a 10°..infondo ancora ora di giorno ci sono temperatura che arrivano anche 24°...mentre le mie sono in terrario già da una 20 di giorni..

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[gaddo]

Già hai ragione...forse non potrò lasciarle fuori tutto l anno..ma prolungare il loro periodo nel giardino quello si..e non devo aver paura delle temperature anche se scendono a 10°..infondo ancora ora di giorno ci sono temperatura che arrivano anche 24°...mentre le mie sono in terrario già da una 20 di giorni..

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Si, puoi prolungare il periodo outdoor garantendo i giusti ripari, sempre tenendo in considerazione l'umidità del terreno.
La mattina è opportuno controllare il piastrone, se è asciutto significa che la tarta ha dormito in condizioni ottimali.

[Tartaele]

Conosco una persona che alleva Sulcata in Friuli da moltissimi anni (e con risultati eccellenti), ho visto il suo allestimento per i mesi invernali ed in pratica ha creato una specie di serra fredda ( che garantisce terreno asciutto e riparo dai venti) antistante al rifugio delle tartarughe ( che ovviamente è riscaldato) e sono loro a scegliere se accedere a questa zona o restare nell' area ''calda''.

- - - Aggiornato - - -

Si, condivide l'outdoor come le altre

I testi che ho preso in considerazione per allevare riguardano tutti le Sulcata, avevo trovato anche le foto di due allevatori outdoor in sicilia (un privato e un vivaio di Catania), hanno esemplari lisci enormi a cui mettono a disposizione giardino e serra asciutta.
Ho trovato un vecchio thread su forum in cui si chiedeva di questi testi sulle Sulcata: http://www.tartarugando.it/tartarugh...oise-book.html

[/B]

Ho letto il post che citavi e da li sono andata al sito dell' Ojai project...per me è stato illuminante!
http://ojaisulcataproject.org/index.html

Conferma molte cose che avevo letto su altri siti anglosassoni...grazie!

[gaddo]

Conosco una persona che alleva Sulcata in Friuli da moltissimi anni (e con risultati eccellenti), ho visto il suo allestimento per i mesi invernali ed in pratica ha creato una specie di serra fredda ( che garantisce terreno asciutto e riparo dai venti) antistante al rifugio delle tartarughe ( che ovviamente è riscaldato) e sono loro a scegliere se accedere a questa zona o restare nell' area ''calda''.

Ho letto il post che citavi e da li sono andata al sito dell' Ojai project...per me è stato illuminante!
Home page - Ojai Sulcata Project

Conferma molte cose che avevo letto su altri siti anglosassoni...grazie!

Complimenti a chi ha allestito in Friuli una serra outdoor!
Riuscire a garantire un ambiente arido tutto l'anno in una regione del nord deve essere impegnativo! Mi piacerebbe avere uno scambio di opinioni e consigli se si può..


L'esperienza di Ojai project è illuminante, hanno capito come rispettare le esigenze di questi rettili: garantiscono ripari asciutti e non usano più i riscaldatori, si tiene in considerazione l'umidità del piastrone e del substrato anzichè le temperature ambientali, si lasciano le feci nelle tane in cui le tarte alterano il ph del substrato, si osserva come siano capaci di adattare il proprio metabolismo ai cicli climatici, hanno a disposizione pascoli con varietà di vegetali tra cui scegliere ed equilibrare la propria dieta.
Dalla mia breve esperienza di qualche anno posso confermare che funziona, garantendo le zone giuste le tarte in pratica si autogestiscono!

[Tartaele]

Chiederò volentieri se è disponibile a scambiare le vostre esperienze.
A me , quando ha consegnato le mie due piccoline si è solo raccomandato di: variare il più possibile l'alimentazione, farle stare all'aperto ad ogni occasione (perchè hanno bisogno della luce solare), ripararle dall'umidità notturna e stare attenta a che la temperatura non scenda sotto i 10 °.

[okkiazzurri]

Discussione interessantissima.......puoi postare qualche foto del rifugio? Vorrei capire se è una cosa realizzabile

[gaddo]

Discussione interessantissima.......puoi postare qualche foto del rifugio? Vorrei capire se è una cosa realizzabile

Credo che nella tua zona ti possa permettere di allevare africane outdoor con successo.
Ho postato alcune foto e spiegato come ho stabulato le mie africane nel corso della discussione sopra,
il mio attuale recinto è di 160x160cm, il substrato ha ghiaia in profondità e torba bionda in modo da essere molto drenante, ho creato una zona completamente arida dove ho una veranda e una stalla (50x50) che sono protette da umidità e piogge.

Non consiglio questo tipo di allevamento in zone con inverni lunghi e suolo umido. Le africane a differenza delle nostrane non hanno imparato a proteggersi con lunghi periodi di digiuno e letargo nè sono abituate a terreni umidi, anche se sono rettili molto forti potrebbero raffreddarsi.
Nel mio caso ho un clima mite ma gelate sporadiche di inverno e questo è già un limite.

vista interno della stalla asciutta con porta di ingresso, il substrato è di torba bionda e ghiaia

[okkiazzurri]

Intravedo fili elettrici, che lampade hai installato nel rifugio?

[gaddo]

Intravedo fili elettrici, che lampade hai installato nel rifugio?

Nella stalla ho termostato e riscaldatori, ma non li uso da oltre 1 anno, mi limito a garantire che la zona sia asciutta e fornisco fieno.