per risolvere il problema dell'acqua verde legata alla proliferazione di alghe unicellulari è sufficiente l'uso di un filtro con UVC o l'aggiunta di uno sterilizzatore sempre uvc al filtro presente.
per risolvere il problema dell'acqua verde legata alla proliferazione di alghe unicellulari è sufficiente l'uso di un filtro con UVC o l'aggiunta di uno sterilizzatore sempre uvc al filtro presente.
...costasse poco...
se fai una piccola ricerca ti accorgi che trovi qualcosa a prezzi ragionevoli e sovrapponibili a quelli per l'acquisto di un filtro da acquario.
Filtro a pressione CPF180 UVC 8000 laghetto piscina pompa Filtri stagno di Pesci | eBay
questo è solo un esempio. con 60 euro riesci anche a trovare solo lo sterilizzatore se hai gia un filtro.
Con le Trachemys io uso solo Thypa sp., che faccio preventivamente radicare nelle vasche, in uno spesso strato di sabbia, prima di inserire gli animali. Al massimo aggiungo Cyperus alternifolius (finto papiro). Le altre piante che ho sperimentato (e ne ho usato davvero tante) non durano a lungo, soprattutto le galleggianti. Non uso ne filtro, ne pompe che movimentino l acqua (questo non significa che non sarebbero utili). L'acqua rimane cristallina e i valori sono perfetti (nonostanti mi importi poco , di quest ultimi, visto che devono starci tartarughe e non pesci. Finche gli animali sono piccoli questo sistema funziona alla grande, e anche con gli adulti a patto di raggiungere prima un ottima piantumazione e usare vasche molto grandi(megli ancora se laghetti). Di seguito un esempio di un mastello da 120 Litri riempito per metà, che ho gia usato e collaudato lo scorso anno.
Particolare dell acqua
Quelle che potrebbero sembrare alghe filamentose, in realtà sono le radici delle piante.
Se il sole arriva solo fino alle 11.30 direi che c'è un problema: troppe poche ore di sole. Bisogna garantire almeno l'esposizione durante le ore più calde e quindi intorno all'ora di pranzo.
L'acqua verde è un must nelle vasche con esposizione diretta Puoi limitare con le piante, ma parlando di Trachemys non ci metteranno molto ad assaggiare e divorare tutto!
Un laghetto da 150 litri non è assolutamente un laghetto!! E' un ossimoro
K3kko ma in quel vaso c'è lo spazio per la tartaruga? Non mi sembra. Mi sembra molto sacrificato...
@ Acquarion: l esemplare Di odoratus che ospita è ancora molto piccolo[emoji6]
Troppo poche dici? picchia li dall'alba sino alle 11.30 comunque, quindi dalle 5.30-6.00 .... certo quando smette di battere sono le ore più calde. Viceversa l'altro terrazzo in pieno sud lo prende dall alba sino alle 16 tipo
Questa è (era) una vasca su un terrazzo a sud-est, sole pieno dall'alba alle 14, filtro esterno, Trachemys scripta.
Questa è la stessa vasca, in un terrazzo a Nord-est (2 ore di sole pieno), filtrata, Sternotherus odoratus.
Come si capisce anche troppo bene, da una parte le piante vanno recintate, dall'altra vanno tolte a manate da quante ce ne crescono.
Quindi se ti interessa una vasca non solo funzionale ma anche "bella" (personalmente apprezzo anche le vasche delle trachemys) orientati su una specie che lasci in pace le piante.
Scusate l'ot , Leonida come hai realizzato la zona emersa ?
- - - Aggiornato - - -
Intendo la vaschetta con la sabbia nell'ultima foto
Trovi tutto qua: http://www.tartarugando.it/outdoor/1...-e-ginger.html
Grazie Leonida
Leonida,
grazie per le stupende immagini! Mi hai esattamente anticipato: inizialmente ero più che convinto di acquistare 2 Trachemys, maschio e femmina perchè si tengano compagnia (non mi piace allevare un esemplare in solitudine). Ora non sono più così convinto per via di tutta la serie di "problemi" di questa specie (molto sole + piante divorate -> acqua verde, dimensioni dell'esemplare femmina che portano ad una gestione difficoltosa). Per le dimensioni si potrebbe pensare ad acquistare due maschi ma credo farebbero un pò di storie nella stessa vasca. probabilmente tutte queste problematiche verrebbero meno con l'allevamento di 2 Sternotherus carinatus, ad esempio.... ora sono molto combattuto!
Felice di averti "insinuato" questo dubbio, in quanto ci si ritrova spesso in situazione poco piacevoli di spazio, sia per noi sia per l'animale.
Però mi preme ricordarti un paio di cose: questi animali non si tengono compagnia, anzi possiamo affermare che si danno noia. Al massimo, se c'è spazio, si sopportano.
Però nulla vieta, almeno per le specie di cui si parla, di allevarne una coppia: pensando a specie come Apalone ferox, ti avrei detto di NON mettere assolutamente insieme due esemplari.
Però dobbiamo anche specificare un'altra cosa: se intendi prendere dei sessi definiti, NON puoi prendere esemplari baby.
Qualunque cosa ti dicano, o hanno la palla di cristallo, o il sesso in questi animali alla nascita NON è riconoscibile. Quindi, per due esemplari baby, si viaggia alla cieca.
Diverso il discorso per animali che hanno raggiunto una taglia considerevole o adulti, in cui i caratteri dimorfici sono ben evidenti.
Un'altra precisazione: le tartarughe non ci vanno molto per il sottile con l'accoppiamento; anzi, forse l'evento più frequente è la morte della femmina per annegamento, per il troppo stress da accoppiamento o per le ferite inferte dal maschio.
Nell'altro verso abbiamo invece le menomazioni al pene scambiato per cibo e aggressività su tutti i fronti per il troppo stress.
Per questo, chi intende riprodurre questi animali adotta 2 tecniche fondamentalmente che sono anche da un verso complementari: più femmine per uno stesso maschio (lo stress si divide tra le varie partner, minor numero di accoppiamenti e minor possibilità di danni) o maschio diviso dalle femmine in modo permanente e aggiunto in vasca solo per gli accoppiamenti.
Aggiungo io: creare il maggior numero possibile di nascondigli e ostacoli "di visuale" in vasca, meno si vedono, meglio è.
Con tutto questo chiaro in mente, puoi allevare la specie che ti piace di più.
Come sempre i tuoi consigli sono molto dettagliati e chiari. Ignoravo totalmente i problemi dati dalla riproduzione, te ne sono grato. Comunque preferisco allevare la coppia, sessualmente diverse... del resto vedo che tutti ad ogni modo le allevano insieme, sbaglio? Metterò ostacoli come tu dici, cercando di utilizzare materiali che sottraggano il minor volume possibile.
Ora, il dubbio che mi viene... ho comprwto una t box xxl da 145l con l'idea di acquistare trachemys. Ora, il dubbio mi porta a considerare le sternotherus (sono le specie piu piccole e facili da reperire no?), odoratus o carinatus (a proposito, le odoratus sono davvero cosi maleodoranti? Hi letto che anche le carinatus secernono liquido nauseante....caratteristiche che sembrano pero scomparire o quasi con l allevamento in cattività). Si legge che non sono abili nuotatrici....almeno non al livello delle trachemys...e cge necessitano di pochi cm di acqua in altezza.... pero ho visto molte delle vostre dimore comunque con litraggi consistenti. Ultima domanda: ore di esposizione?
Scusa ma non trovo la scheda tecnica delle carinatus. .. so che come temperature e altre caratteristiche sono un po differenti dalle odoratus...
Se sei convinto della coppia, vada per la coppia, basta essere coscienti di cosa si fa.
Il "non ci avevo pensato/ non lo sapev" a questo punto direi che non è più una scusa accettabile
Non tutti le allevano insieme, anzi, quasi nessuno. Sopratutto se in spazi limitati.
Ovviamente gli animali devono essere riproduttivi perchè si abbiano dei problemi. E un po' varia anche da individuo a individuo, non sono tutti uguali.
Ti ricordo che se vuoi la coppia... devi cercare animali adulti. Oppure con caratteristiche riconoscibili (2 anni o poco più, per essere certi).
Per dire, se vai ad un vivaio o in un negozio di animali e prendi due esemplari da 2 cm l'uno... vai alla cieca. Completa.
Non c'è proprio verso di sapere di che sesso siano.
Non lasciarti abbindolare da nessun commerciante (un allevatore serio lo direbbe subito), se esistesse il modo ci sarebbero baby MOLTO più costose di altri, se non per altro per la rarità di alcuni esemplari maschi.
Le Sternotherus sono sicuramente la specie che andrei a considerare per l'allevamento e ti rispondo in maniera schematica:
- le sternotherus odoratus emettono il liquido antipredatore SOLO se minacciate o maneggiate (insomma, se reputanbo la loro vita in pericolo). Ho due esemplari di 9 anni e sono ancora in grado di farlo, quindi, se mai perdessero questa capacità, non la perdono per almeno i primi 10 anni di vita.
Non è un odore da puzzola, intendiamoci e nemmeno così intenso; basta una lavata di mani e sei a posto.
Se poi le maneggi poco e nulla (come sarebbe giusto) non hai da temere
-Le sternotherus carinatus hanno le ghiandole (come quasi tutti i kinosternidi), ma ti dico per esperienza che non hanno un odore così pungente o è l'esemplare che ho non secerne nulla. In letteratura trovo che difficilmente usano questa difesa, quindi la verità sta un po' nel mezzo probabilmente.
- Non è vero che non sono abili nuotatrici: gli appigli sono importanti, ma le sternotherus sono capaci di nuotare molto molto bene, le zampe palmate e la grande escursione che è permessa alle zampe (dal piastrone ridotto) le fanno "volteggiare" in acqua senza problemi. Diciamo che le conoscenze si aggiornano più velocemente di quanto non lo facciano le schede reperibili.
- Le ore di esposizione solare sono molto poco determinanti; se è vero da un lato che l'animale ama fare basking, è vero anche che non sono "hard baskers" come altre specie; diciamo che 2-3 ore possono risultare sufficienti in estate e primavera.
Il tempo di termoregolarsi e si rituffano, non ci stanno a ore sane come le sliders (trachemys, pseudemys, malaclemys, graptemys eccetera). Considerando poi che parte della Vit D3 necessaria al loro metabolismo la assumono anche dai cibi, il tempo necessario di esposizione agli uvb si riduce ancora.
Non abbiamo una scheda sulle carinatus, purtroppo.
Le caratteristiche salienti sono (per cultura ed esperienza personale):
- Dimensioni leggermente maggiori
- scarsa attività diurna (più attive la mattina presto e al tramonto)
- maggiore timidezza anche nei rapporti con l'uomo (ma le cose cambiano dopo anni e anni)
- areale più meridionale, quindi temperature di esercizio leggermente più alte, ma non cambia praticamente nulla a livello di allevamento.
- costo mediamente più elevato (sinceramente non so perchè)