Il letargo è quella condizione di latenza a bassa temperatura nella quale le specie che vivono in climi con inverni freddi vanno in contro per superare questa stagione sfavorevole. Parlare di un range di temperature ottimale così stretto è errato, in quanto naturalmente nell'arco dei 3-4 mesi di letargo si possono avere condizioni in cui il terreno può arrivare a gelare o ondate di "caldo" nelle quali per alcuni giorni o settimane il terreno supera i 10° C. Lo scorso inverno per tutto il mese di febbraio la temperatura massima non ha superato i 2°C e di notte ha sempre gelato abbondantemente. Sotto la serra la temperatura più alta è stata di 6°C e una notte che fuori ha fatto -7° C, la temperatura è scesa sotto lo zero anche in serra. Tuttavia non è successo nulla, ne fuori, nè dentro! Va considerato che alle nostre latitudini, sebbene in serra la temperatura dell'aria possa arrivare anche a 14-18°C nelle giornate particolarmente assolate, il terreno rimane freddo abbastanza da non disturbare il letargo di una tartaruga che si è interrata. Solitamente il sole è abbastanza forte da iniziare a scaldare efficacemente il suolo dalla metà di febbraio, ma a quel punto la temperatura dell'aria sarà decisamente più mite e gli animali possono iniziare a nutrirsi senza problemi.
Se leggi bene quanto ipotizzato, il discorso dei geni inespressi è esclusivamente relativo alle Testudo, tutte strettamente imparentate (quindi con un antenato comune recente, geneticamente parlando). Il discorso non può essere esteso ad enimali evolutisi in ambienti dove il clima è stato per epoche geologiche sempre mite. Bisogna capire che non si può estendere questo discorso per logica, in quanto le cose non funzionano così.