Citazione Originariamente Scritto da Jitka Visualizza Messaggio
Ti posto questa parte di un articolo tratto da oblio sulla situazione degli zoo italiani in cui si fa riferimento proprio a quanto hai scritto tu.
(I lupi provengono dalla cina ? cosa intendi per est ?)

Caso bizzarro anche quello del Bioparco di Roma costruito nel 1911, l’unica struttura pubblica, gestita da una Fondazione il cui presidente è eletto direttamente del sindaco. Gli oranghi sono da dieci anni richiusi in pazzi ristretti e incontrollati, tant’è che non è stato raro, in passato, vederli fumare le sigarette offerte dai buontemponi. Francesco Rutelli, in piena campagna elettorale per il Campidoglio, promise di chiudere la struttura. La realtà fu diversa: nel 1997 la struttura di Villa Borghese fu convertita e nacque il Bioparco s.p.a., con soci il Comune di Roma al 51%, una società del Gruppo Costa ed una del Gruppo Cecchi Gori. Nel 2000 gli oranghi sono stati spostati in uno spazio diverso che doveva essere provvisorio, ma i lavori per la nuova casa sono partiti solo l’anno scorso. Il Bioparco ha 700 mila visitatori l’anno, entrate per 7 milioni compreso un contributo pubblico di due milioni e mezzo, ma, paradossalmente, non ha la licenza.
I lupi provengono da uno zoo di Rijeka (Croazia), erano 5 maschi tenuti insieme in uno spazio ristretto, con conseguenti problematiche comportamentali e di salute, l'operazione di salvataggio "SOS lupi", del 2005, è stata molto pubblicizzata dal Bioparco, ma non ha avuto il seguito sperato tra il pubblico; dallo stesso zoo mi pare provenga anche una delle 2 tigri.
L'exhibit degli oranghi è in costruzione, ma purtroppo le cose vanno fatte un passo alla volta, come dice l'articolo il bioparco nasce nel 1911, molte strutture risalgono a quell'epoca, e al successivo ampliamento del'35, capisci che per riadattare a exhibit uno spazio del '35 oltre ai soldi per i lavori servono permessi (e ulteriori soldi), visto che molte strutture sono considerati beni architettonici di interesse storico.
Come dicevo prima, per adesso molte aree sono state riadattate, gli oranghi è un "work in progress", alla fine a qualcuno bisognava dare la precedenza...
L'articolo parla di licenze, ma quali? Il Bioparco è membro di WAZA e EAZA (rispettivamente l'associazione mondiale ed europea che si occupa di zoo e acquari), e partecipa a programmi EEP (il programma europeo che si occupa delle specie minacciate), quindi deve sottostare a delle regole precise (niente animali presi in natura, niente compravendita di animali, spazi a norma, ecc.), e deve avere tutte la carte a posto, altrimenti verrebbe eliminato dall'associazione.
Purtroppo in Italia la situazione "natura" è davvero critica, non sono per il Bioparco, ma anche per i vari Parchi naturalistici.
Per quel che so e che vedo, il Bioparco sta facendo il più possibile per modernizzarsi, quand'ero ragazzino la maggior parte degli animali era tenuta in gabbie di cemento, non esisteva il concetto di arricchimento ambientale, ne' di vera conservazione della specie e sensibilizzazione del pubblico, fondamentalmente era un album di figurine viventi, prendere in eredità una struttura del genere e riadattarla al moderno concetto di zoo richiede tempo e impegno, sinceramente vedo sempre meno specie, però tenute in condizioni sempre più dignitose, non ho visto stereotipie ne' comportamenti anomali negli animali, gli stessi oranghi, per quanto possa essere povera la loro area, interagiscono spesso con i guardiani e i ricercatori del bioparco, e sono soggetti ad arricchimento ambientale...
Con questo spero di avervi fatto un minimo cambiare idea

PS: sempre riguardo gli oranghi l'articolo mi sembra un po' confusionario, cito: "Gli oranghi sono da dieci anni richiusi in pazzi ristretti e incontrollati, tant’è che non è stato raro, in passato, vederli fumare le sigarette offerte dai buontemponi", insomma, mette in relazione due eventi che sono scollegati nello spazio e nel tempo, le sigarette (mai viste tra l'altro) risalgono al vecchio zoo (la gabbia è ancora visibile, appunto per mostrare le condizioni patetiche in cui erano tenuti prima), quelli che definisce "spazi stretti e fuori controllo" appartengono al bioparco, e gli animali sono protetti dai "buontemponi" tramite vetrate...
Insomma, sulle critiche al fattore politico non metto bocca perchè non me ne intendo, però per il resto mi sembra davvero poco obiettivo...