Citazione Originariamente Scritto da Gius86 Visualizza Messaggio
Devo spezzare una lancia a favore del Bioparco (assolutamente NON zoo ) di Roma.
Molti exhibit purtroppo sono frutto della vecchia gestione, per gli oranghi erano stati avviati i lavori per la nuova area, dietro quella degli scimpanze, poi purtroppo interrotti per mancanza di fondi...
C'è da dire che anche lupi (di sottospecie incerta e presi semi-morenti da uno zoo dell'est) e orsi (tre maschi castrati) non sono di alcun interesse a livello scientifico e conservazionistico, ma vengono trattati da re )
L'interesse per il benessere e la riproduzione degli animali c'è, anche perchè in quanto facente parte dell'EAZA, il bioparco deve assicurare degli standard qualitativi a norma con le direttive europee.
Purtroppo non si può fare tutto e subito, però dal 2000 (anno del cambiamento da zoo comunale a fondazione Bioparco) ci sono stati dei notevoli sviluppi (vedi gli exhibit di orsi, lupi, leoni, scimpanze, cercocebi, licaoni, mandrilli, uistitì e altri che al momento non mi vengono in mente), ci sono ancora aree inutilizzate e da riadattare alle nuove esigenze, però purtroppo siamo in Italia, e i fondi sono quello che sono...
Ti posto questa parte di un articolo tratto da oblio sulla situazione degli zoo italiani in cui si fa riferimento proprio a quanto hai scritto tu.
(I lupi provengono dalla cina ? cosa intendi per est ?)

Caso bizzarro anche quello del Bioparco di Roma costruito nel 1911, l’unica struttura pubblica, gestita da una Fondazione il cui presidente è eletto direttamente del sindaco. Gli oranghi sono da dieci anni richiusi in pazzi ristretti e incontrollati, tant’è che non è stato raro, in passato, vederli fumare le sigarette offerte dai buontemponi. Francesco Rutelli, in piena campagna elettorale per il Campidoglio, promise di chiudere la struttura. La realtà fu diversa: nel 1997 la struttura di Villa Borghese fu convertita e nacque il Bioparco s.p.a., con soci il Comune di Roma al 51%, una società del Gruppo Costa ed una del Gruppo Cecchi Gori. Nel 2000 gli oranghi sono stati spostati in uno spazio diverso che doveva essere provvisorio, ma i lavori per la nuova casa sono partiti solo l’anno scorso. Il Bioparco ha 700 mila visitatori l’anno, entrate per 7 milioni compreso un contributo pubblico di due milioni e mezzo, ma, paradossalmente, non ha la licenza.