Risveglio da Letargo Testudo Hermanni

[Monara]

non sono a casa ora... cmq non è proprio mia la tarta, ma di un familiare... però siccome nessuno se ne occupa come dovrebbe allora ho deciso che me ne interesso io... cmq ha un giardino abbastanza grande e ci sta il trifoglio tarassaco non ti scordar di me ecc. ( venerdi i miei zii hanno dato un fertilizzante per rinvigorire il giardino... spero non sia velenoso, cioè se poi mangia le erbacce?!) Comunque da due anni ce l'abbiamo. Ora provo a descrivervi dove passa le notti e dove ha trascorso il letargo...ho la casa che si affaccia sulla strada principale, vi è un muro alto di recinzione che separa la strada dal giardino, accanto a questo muro ci stanno degli arbusti che fanno da siepe ed accanto al muro e sotto ad una di queste siepi ci sta una tettoia di legno sotto alla quale ci sta una casina di cemento ( come quella dei piccioni quel cemento bucherellato che sembra fatto da tanti pallini grigi) dentro a questa casetta ci sta la tarta in mezzo a tantissima paglia poi il lato aperto di questa casina lo chiudo con del tessuto non tessuto ed una mia vecchia maglia di lana poi ancora nelle giornate più fredde e quando è nevicato ho ricoperto il tutto con un telo di plastica ( quella con i cuscinetti di aria che qualcuno si diverte a schiacciarli, insomma quella per gli imballaggi fragili). Più o meno questa è la descrizione... ha un giardino immenso dove batte il sole nelle ore centrali della giornata dalle 11 alle 16 e vicino al muro ci sta la siepe sotto al quale si rifugia quando c'è troppo sole; il giardino è contornato da una recinzione che le fa da bordura per non fare fuggire la tarta..