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Marcatura Testudo

  1. #31
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    Predefinito Re: Marcatura Testudo

    Citazione Originariamente Scritto da pminotti Visualizza Messaggio
    Il punto è che i funzionari sono perfettamente a conoscenza delle finalità degli accordi CITES ma, operando sul campo, sanno anche come le complicazioni legate a questi controlli facciano aumentare i prezzi favorendo il bracconaggio.

    Per intenderci, il bracconiere di Savona arrestato fuori dal Tartaexpo vendeva delle Marginata baby a 45€, mentre si trovano normalmente tra 60 e 80. Provoca quindi un danno enorme per pochi euro, riempiendo una nicchia di mercato che potrebbe essere colmata (e addirittura saturata) dalle infinite nascite in cattività se solo la normativa fosse più semplice e se ci fosse un diverso atteggiamento degli allevatori.

    E abbiamo il paradosso della Forestale impegnata a recuperare Trachemys ignorando le Emys.

    Mah?
    Ma scusa, certe cose mi fanno sbroccare, che testa bisogna avere per acquistare una marginata bracconata o in nero a 45 euro quando a 60 la compri regolare?
    E se c'e' gente che va dietro a queste cose, personalmente li inc....... a fuoco, senza trovare alibi o altro.
    IL "bracconiere di Savona", se le normative fossero piu semplici e in fiera le marginate costassero 30 euro, le venderebbe comunque in nero a 20...
    Come hai detto tu, la richiesta di mercato potrebbe essere saturata se soltanto:
    se ci fosse un diverso atteggiamento degli allevatori.
    dato che di modificare le normative europee non se ne parla, io mi impegno per cercare di inculcare la frase quotata.

    Sui microchip:
    che, per inciso, è quello della prima foto.
    Quindi sono enormi per una tartaruga di 5 cm.

    E' la lunghezza il problema.

    Comunque, se i veterinari dicono che va bene e che è obbligatorio, non ci sono alternative.
    io credo che il "problema" si dovrebbe porre se gli animali dessero segno di malessere, ma dato che finora sembra filare tutto liscio, non si registrano problemi e anzi si moltiplicano i pareri favorevoli, di quale problema stiamo parlando?
    Se venissero presentati problemi, sarebbe giusto correre ai ripari.
    Ultima modifica di Luca-VE; 20-01-2012 alle 14:31


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  3. #32
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    Predefinito Re: Marcatura Testudo

    ..se sono stati fatti studi scientifici seri da veterinari competenti sulla inoquità di questi chip, allora non ci sono problemi. Mi piacerebbe vederli pubblicati e leggerli per farmi un'idea, si trovano? Altrimenti da ricercatore mi vengono un po di dubbi..


  4. #33
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    Predefinito Re: Marcatura Testudo

    ..rileggendo il mio post potrebbe sembrare un po polemico..non era mia intenzione, era una domanda seria..
    sorry


  5. #34
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    Predefinito Re: Marcatura Testudo

    Come dicevo prima:

    Citazione Originariamente Scritto da pminotti Visualizza Messaggio
    Per approfondire:

    Microchipping of Animals
    Citazione Originariamente Scritto da kurtino Visualizza Messaggio
    ..se sono stati fatti studi scientifici seri da veterinari competenti sulla inoquità di questi chip, allora non ci sono problemi. Mi piacerebbe vederli pubblicati e leggerli per farmi un'idea, si trovano? Altrimenti da ricercatore mi vengono un po di dubbi..

    "Adverse Microchip Reactions and Biocompatibility
    Transponder failures occur, but are rare. Transponder migration, although infrequent, is the most common complication associated with microchip implantation,24,25,56,57 with the elbow and shoulder the most common locations for errant transponders in small animals.24,25,57,58 Microchips implanted in the shoulder regions of dogs appear more likely to migrate.59 Retrospective evaluation of 33 horses, donkeys, and mules revealed that microchips implanted in the recommended site (nuchal ligament) according to manufacturer's recommendations did not migrate and were readily detected with scanners.1

    Microchip implantation should not be considered a substitute for proper external identification of animals.52 Microchipped animals should also wear collars with proper identification.30,32,33 The value of implanted microchips may be higher, and the chance of recovery improved, for cats that do not wear collars or easily escape collars.30,32,33 Tattoos, license tags, rabies tags and personal visual identification are all components of a comprehensive pet identification program.52

    The BSAVA instituted a microchip adverse reaction reporting system in 1996. The following table summarizes the reported types and incidences of microchip-associated adverse reactions in the United Kingdom.56 The unified microchip registration database in the U.K, petlog, reports more than 3.7 million registered, microchipped pets.60 The following chart summarizes the adverse reactions reported to BSAVA:56

    Reaction 2009 2008 2007 2006 2005 2004 2003 2002 2001 2000 1999 1998 1997 1996
    Failed 5 1 2 7 6 1 7 4 1 1 1
    Hair Loss 1
    Infection 1 1 5 1 2 1 1 1 2 1 2 1 1
    Lost 3 3 7 6 6 2 3 34 7 1
    Migration 3 16 16 12 27 33 12 7 9 33 28 24 9
    Swelling 1 3 8 1 3 2 1 1 2 1
    Tumor 1 1
    Unknown 1 1 3 1 2
    Total 4 18 29 32 38 50 29 13 21 75 41 29 11 1
    Implantation of transponders into the subcutaneous tissues behind the ears of 4-week old piglets produced an initial inflammatory reaction that subsided by 21 days postimplantation. A fibrous capsule formed around the microchip and remained the same thickness from 21 days until the completion of the study at 6 months postimplantation.61 Microchip implantation in the subcutaneous tissues behind the ears of 55-week old piglets for intervals of 3 to 150 days was well accepted and produced a cellular tissue reaction that decreased with time.62

    A study of 343 1- to 3-month old fattening calves implanted with a total of 686 injectable microchips in the ear, armpit, or upper lip revealed minimal tissue reaction surrounding the implants at slaughter 8-9 months after implantation.63

    Animal Microchips and Cancer
    Microchip transponders are commonly used to facilitate identification of individual animals in research. Inbred mice strains are commonly used in research, and tumor susceptibility varies with strain.3,64-67

    In species or strains prone to developing tumors, an implanted microchip may induce a foreign-body reaction and tumor formation, similar to vaccine-associated sarcomas in cats.65,68-70 The most commonly reported foreign body-induced tumors in mice and rats are fibrosarcomas, spindle-cell sarcomas, and anaplastic sarcomas.64 Implantation of glass coverslips, plastic coverslips, or plastic coverslips with roughened surfaces underneath the skin of inbred mice (CBA/H; CBA/H-T6; C57BL/10 ScSn; and AKR/J strains) resulted in the formation of foreign body-induced sarcomas.68 The tumor types identified were fibrosarcomas, spindle-cell sarcomas, round cell sarcomas, anaplastic sarcomas, one hemangiosarcoma, and one round-cell sarcoma with bone formation.68 Similarly, the implantation of nonreactive materials such as platinum, stainless steel, quartz, gold, and chemically pure polymers induced tumors in mice or rats.64

    The risk of foreign body-induced tumors is affected by duration, species (and strain), and size.3,64 Mice and rats are more susceptible than other species to developing foreign body-induced tumors; therefore, extrapolation of increased incidences of foreign body-induced tumors in mice to increased risk in other species, including humans, is inappropriate.64 Any foreign substance inserted into the body for long periods of time is capable of inducing neoplasia.3,64,70 The surface texture of the foreign body affects the risk of reaction and neoplasia formation.3,64,71,72 The surface area of the foreign body is also a factor; larger surface areas are associated with increased risk of neoplasia.3,64 Although microchip size may vary within a narrow range, the majority of microchips used in research and companion animals in the United States are 2 mm in diameter and 12 mm in length. Therefore, the same size microchip in a mouse presents a markedly larger surface area compared to the animal's body size than it does in a larger species such as a dog or cat; this may partially explain the species differences in the reported incidence of tumors associated with microchip implantation.

    A number of studies have reported microchip-associated tumor formation in laboratory animals. However, the majority of these studies were not conducted to determine the frequency of tumor formation associated with microchip implantation alone; the tumors were observed in animals used for ongoing carcinogen and oncogenicity research, and the possible impact of the carcinogenic substances on the reported incidence of tumor formation should be considered when interpreting the studies. In addition, the microchips implanted in these animals were not the type same microchips that are implanted into pets.

    Ball et al72 reported minimal tissue reaction and an absence of tumor formation surrounding the microchip implantation sites of 40 Sprague-Dawley rats one year after implantation.

    Elcock et al3 reported a 0.7% incidence of microchip-associated tumors during two 24-month, separate chronic toxicity/oncogenicity studies using a total of 1200 Fischer 344 rats. All tumors occurred during the second year of the studies, and were mesenchymal in origin. Eight rats developed visible tumors associated with the implanted microchips, and 5 of the 8 were euthanatized due to the tumors. None of the tumors occurred in untreated, control rats in either study.

    Johnson69 reported an overall incidence of less than 1% of subcutaneous sarcomas identified in mice used for oncogenicity studies. The tumors occurred at one year post-implantation or later, and were typical of foreign body-induced sarcomas.

    Following use of implanted microchips for identification of laboratory animals for more than a decade without tumor formation, one group of researchers observed an increased incidence of sarcomas in heterozygous p53+/- mice used for a carcinogenicity study.67 Eighteen of 177 mice (10%) developed sarcomas at the site of microchip implantation. However, the authors cited a previous reference supporting increased susceptibility of this strain of mouse to development of sarcomas at sites of foreign body implantation. In addition, the authors stated that use of the same transponder in more than 2000 mice of a different strain (Tg.AC) over a 4-year period did not result in the formation of tumors at the implantation sites.

    Thirty-six (0.8%) of 4279 implanted mice (4279 CBA/J inbred strain) developed various soft tissue tumors at microchip implantation sites during research to investigate the influence of parental preconceptual exposure to radiation or chemical carcinogens.65 The majority of neoplasms were fibrosarcomas, but malignant fibrous histiocytomas, hemangiopericytoma-like neoplasms, and malignant schwannoma-like neoplasms were also identified. Evidence of metastasis was not observed in any of the affected animals. The frequency of tumor formation was significantly higher in females than males, but the general health of the mice was considered normal and no clinical signs were observed except nodules at the site of implantation.

    The same microchip brand implanted into a different strain (B6C3F) did not induce tumor formation during a 24-month duration study.73 Mice used in this study (140 total) were not used for concurrent carcinogenicity or oncogenicity studies. The survival rate for the study did not differ from previous noninvasive, nutritional studies. Histologic examination of tissues obtained at 3-, 15-, and 24-month necropsies revealed a fibrous capsule of varying thickness encasing the implants; no neoplastic changes were observed.

    Palmer et al66 reported fibrosarcomas associated with implanted transponders in 16 (2%) of 800 B6C3F1/CrlBR VAF/Plus mice. Four additional animals also developed fibrosarcomas, but the tumors in these mice were not associated with the implantation site. According to Rao and Edmondson,73 the prevalence of subcutaneous sarcomas in B6C3F1 mice was reported as high as 12%. Palmer et al reported no implant-associated tumors were identified in a different strain of mice (Crl:CD-1), supporting strain-related differences in susceptibility to tumor formation.

    Le Calvez et al74 reported 4.1% of 1260 microchip-implanted mice used for 3 carcinogenicity studies developed tumors associated with the implanted transponders. The rate of tumor formation varied from one study to another, possibly reflecting an impact of the carcinogen studied. Fifty of the 52 mice that developed tumors were affected by mesenchymal tumors, and histopathologic examination of the remaining 2 tumors revealed mammary gland adenocarcinoma. The mice in these studies were B6C3F1 genetically modified mice; the authors reported a 2% baseline occurrence of these tumors within the strain population.

    A microchip-associated leiomyosarcoma was reported in an Egyptian fruit bat housed in a bat conservancy.72 The microchip was embedded in the tumor, and both were excised. The bat died during the 5th postoperative week; necropsy revealed metastatic lesions in the peritoneal cavity. The authors stated that three bats of a population of 421 microchip-implanted bats over a 14-year period developed microchip-associated complications; two developed abscesses due to poor technique, and the third developed neoplasia as described in the report. The role of previously diagnosed hemochromatosis in the development of the tumor was unknown.

    Soft tissue sarcomas associated with microchips were identified in a 4-year old, female degu and a 6-year old female feathertail glider.75 A fibrosarcoma was diagnosed in the degu 9 months following the implantation of the microchip. The feathertail glider developed osteosarcoma surrounding the microchip 5 years after implantation.

    A long-term, controlled study of the effects of microchip implantation in dogs was reported, and short-term studies have demonstrated good biocompatibility and minimal tissue reaction around implanted microchips. Murasugi et al76 evaluated the effects of microchip implantation and readability in 9 dogs up to six years after implantation. The animals were anesthetized and the implanted microchips excised at 3 days, 3 months, 12 months, or 36 months after implantation. A foreign body reaction was histologically observed following implantation, but subsided within 3 months and was followed by the formation of a fibrous capsule. The fibrous capsule was unchanged from 12 months to 72 months after implantation.

    Excision and examination of microchip implantation sites from cats, obtained 21 days after implantation, showed no inflammation associated with the microchip.77 Histopathologic evaluation of the tissues surrounding the implantation sites of a total of 90 RFID microchips for 16 weeks in 15 Beagle dogs revealed the formation of a noninflammatory, fibrous tissue capsule around 87 of the 90 implanted devices.59

    The first report of a microchip-associated tumor in a pet was published in 2004.71 The dog, an 11-year old male, mixed-breed dog, developed a liposarcoma at the site of a microchip implanted craniodorsally to the top of the left shoulder blade (a common site for microchip implantation as well as vaccine administration). The owner observed a small nodule at the site of implantation approximately 18 months after implantation. The nodule increased in size, and was removed 3 years after initial implantation. The microchip was embedded in the tumor. Complete surgical excision was performed, and no signs of recurrence were observed 3 months after surgery.

    The findings reported by Vascellari et al in 200471 report were similar to those reported by McCarthy et al in 1996,78 when an 11-year old spayed female, mixed-breed dog developed a liposarcoma associated with a glass foreign body. The authors determined the glass had become implanted when the dog had fallen from a pickup truck onto a gravel roadway 10 years prior to discovery of the mass. The foreign body and associated tumor were excised, and no tumor recurrence was observed one year after excision.77

    The second report of a microchip-associated tumor was published by the Vascellari et al70 in 2006. A 9-year old, male French Bulldog developed a subcutaneous mass near the site of microchip implantation and vaccine administration approximately 8 months prior to tumor development. Histopathologic evaluation revealed infiltrative fibrosarcoma, similar to postinjection sarcomas observed in cats. In contrast to the prior case, the microchip in this case was attached to, but not embedded in, the tumor; based on the findings, the authors were unable to determine if the tumor was induced by the implanted microchip, rabies vaccines, or a combination of factors. Microchips are often implanted in sites commonly used for subcutaneous injection of vaccines; this further complicates efforts to establish a direct causal link between microchips and adverse reactions (including tumors).

    Daly et al79 reported fibrosarcoma formation adjacent to an implanted microchip in a 14-year old cat. Similar to the case described above, the tumor was adjacent to, not embedded in, the tumor. Because the cat had also received numerous vaccines in the same area, the authors could not determine the origin of the fibrosarcoma. Treatment of the fibrosarcoma was multimodal, including preoperative radiation therapy and surgical resection of the mass. Histopathological evaluation of the excised mass revealed a lack of reaction around the microchip; this finding supports the likelihood that the proximity of the microchip to the tumor was coincidental, and the tumor was not induced by the presence of the implanted microchip. The report underscores the importance of following vaccination site recommendations, as described by the American Association of Feline Practitioners, to reduce the risk of sarcoma formation.

    In the 13 years since inception of the BSAVA's microchip adverse reaction program, 2 tumors have been reported56 despite microchip implantation in more than 3.7 million pets in the United Kingdom.56,60 The WSAVA Microchip Committee concluded that the benefits of microchip implantation far outweighed the potential health risks.1"



    Da notare che gli animali citati sono tutti molto più grossi e non ci sono rettili.
    Ultima modifica di pminotti; 20-01-2012 alle 14:55


  6. #35
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    Predefinito Re: Marcatura Testudo

    Da notare che gli animali citati sono tutti molto più grossi e non ci sono rettili.
    Ma anche che lo studio e' ormai datato, non considera i nuovi prodotti in oggetto e come hai detto tu, non considera rettili ma mammiferi, la cui incidenza ai tumori, malattie varie ecc e' del tutto diversa.
    Ripeto, al momento possiamo solo considerare i pareri dei veterinari e degli allevatori che li hanno usati e li usano, sono gli unici ad averci avuto a che fare e a poter dare un opinione.


  7. #36
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    Predefinito Re: Marcatura Testudo

    Citazione Originariamente Scritto da Luca-VE Visualizza Messaggio
    Non solo kleinmanni, ci sono anche le radiata, le yniphora, le Pyxis e diverse altre.
    E' analogo alle nostre mediterranee il caso di Malcochersus tornieri, inserito in App.II CITES ma in All.A per i Regolamenti comunitari.
    Avevo citato l'eccezione della T. kleinmanni in App. II e All. A, specificando fra parentesi che mi riferivo al solo genere Testudo

    Poi è chiaro che, nella famiglia Testudinidae, ci sono altre eccezioni di questo tipo

    Citazione Originariamente Scritto da rughis Visualizza Messaggio
    Beh, il fatto che le Testudinidae spp (kleinmanni a parte, parlando del genere Testudo) siano in App. II CITES poteva lasciar pensare al fatto che lo spostamento in All. B sarebbe potuto essere una cosa possibile.
    Io comunque credo che sia corretto mantenerle in All. A (purtroppo).
    Citazione Originariamente Scritto da Luca-VE Visualizza Messaggio
    Purtroppo, osservando il trend, sono convinto che succedera' l'inverso, cioe' saranno molte le specie in All.B a passare in All.A
    Ahimè, sono daccordo con te e credo che sia anche la soluzione migliore per la salvaguardia degli animali selvatici


  8. #37
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    Predefinito Re: Marcatura Testudo

    Studio vecchio non direi, visto che è aggiornato al 2009.

    Ma, come sempre, se ci sono dati più aggiornati ben vengano!

    Che poi non ci siano studi clinici sistematici sulle tartarughe è una vecchia storia.

    E' anche da notare come l'uso normale sia un innesto sottocutaneo, mentre qui andiamo ad inserire il chip all'interno del carapace.


  9. #38
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    Predefinito Re: Marcatura Testudo



  10. #39
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    Predefinito Re: Marcatura Testudo

    Citazione Originariamente Scritto da pminotti Visualizza Messaggio
    Studio vecchio non direi, visto che è aggiornato al 2009.

    Ma, come sempre, se ci sono dati più aggiornati ben vengano!

    Che poi non ci siano studi clinici sistematici sulle tartarughe è una vecchia storia.

    E' anche da notare come l'uso normale sia un innesto sottocutaneo, mentre qui andiamo ad inserire il chip all'interno del carapace.
    L'innesto corretto è sottocutaneo, cosa c'entra l'interno del carapace ?
    Per essere l'immacolato componente di un gregge bisogna innanzitutto essere una pecora.
    (Albert Einstein)


  11. #40
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    Predefinito Re: Marcatura Testudo

    Citazione Originariamente Scritto da turtlej Visualizza Messaggio
    L'innesto corretto è sottocutaneo, cosa c'entra l'interno del carapace ?
    Appunto...


    In ogni caso uno studio del 2009 su prodotti ormai superati e che non sono l'oggetto...in oggetto, rappresenta un altra era geologica.
    Anche gli attuali nanochip tra 3-4 anni e' probabile siano ampiamente superati e sostituiti da altri ancora piu piccoli.
    Ultima modifica di Luca-VE; 20-01-2012 alle 16:46


  12. #41
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    Predefinito Re: Marcatura Testudo

    Leggendo questo m'ero fatto l'idea che avessero cambiato posizione

    Citazione Originariamente Scritto da marconyse Visualizza Messaggio
    Luca ma l'hai visto? Se si allora non mi faro' mai fare una iniezione dal tuo medico che usa aghi di tali dimensioni!
    Ti posso dire che non sono da sottovalutare inserimenti accidentali in cavità addominale o in organi quale il fegato (e' gia' successo)
    Se questa sulla zampa anteriore sinistra è la posizione corretta

    TartaClubItalia • Leggi argomento - perche' applicare un microchip e' una cosa seria!







    sarei curioso di sapere come fare ad applicare un chip lungo 7mm e di 1,2 di diametro a questa



    Ribadisco, meno male che allevo acquatiche e speriamo che a nessuno venga in mente di marcare una Sternotherus.



  13. #42
    Fedelissimo
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    Predefinito Re: Marcatura Testudo

    Citazione Originariamente Scritto da pminotti Visualizza Messaggio
    Leggendo questo m'ero fatto l'idea che avessero cambiato posizione

    Se questa sulla zampa anteriore sinistra è la posizione corretta

    TartaClubItalia • Leggi argomento - perche' applicare un microchip e' una cosa seria!
    mmm, te la do per buona ma mi sembra un tentativo di salvarsi in corner...perche in nessun caso si poteva parlare di "interno del carapace"...

    [CENTER]



    Citazione Originariamente Scritto da pminotti Visualizza Messaggio
    sarei curioso di sapere come fare ad applicare un chip lungo 7mm e di 1,2 di diametro a questa

    Ribadisco, meno male che allevo acquatiche e speriamo che a nessuno venga in mente di marcare una Sternotherus.
    Per ovviare alla tua curiosita' non devi fare altro che rivolgerti ai veterinari che l'hanno fatto, oppure a quelli che hanno dato l'ok o ancora agli allevatori che hanno effettuato l'inoculo su esemplari di quel tipo.
    Non sono entita' misteriose, senza bisogno di citarli sono tutti abbastanza conosciuti, parliamo tra l'altro anche di un Associazione italiana...Io ripeto, nel mio piccolo ho solo 3 animali che sono stati microchippati a una taglia di circa 5 cm o poco meno, posso dire solo che non hanno dato, da subito, alcun segno di malessere o anomalia, e rimangono perfetti a quasi 2 anni di distanza.
    Ah, se vuoi il parere del mio veterinario, che ha eseguito l'operazione, lo trovi in home page di questo stesso sito.
    Se devo essere sincero, trovo un po' assurdo criticare o porre dubbi senza averci mai provato o senza portare dati reali o una casistica a sostegno, sopratutto se chi ci "lavora nel quotidiano" esprime parere positivo.
    Unica cosa che mi sento di sottolineare, e' l'importanza di usare prodotti sicuri e di rivolgersi a veterinari specializzati e non al primo che capita (il fai da te, in quanto illegale, lo escludo a priori. Lo dico perche nella discussione che hai linkato si parla di fai da te con i vecchi microchip e sopratutto si parla di modalita' errate e microchip perso)
    Ultima modifica di Luca-VE; 20-01-2012 alle 18:48


  14. #43
    ContributorMod PEMminator
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    Predefinito Re: Marcatura Testudo

    Luca perche' parli di allevatori quando la circolare parla di "inserimento da parte di professionista abilitato" e quindi fa espressamente riferimento ai veterinari? (chiedo se ci sono altre interpretazioni)
    Per inserire foto clikkate qui http://www.tartarugando.it/bacheca-e...imgur-com.html
    Dal cellulare http://www.tartarugando.it/content/4...-tapatalk.html

    Signore dei Gerrhosaurus, Principe degli Shinisaurus, Giunto infine al soglio degli Xenosaurus, Adepto degli Ouroborus
    Sono qui https://www.facebook.com/marconyse/photos_albums
    Ti guardo e ti controllo! Attento al PEM!

    ?


  15. #44
    Fedelissimo
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    Predefinito Re: Marcatura Testudo

    Perche l'inserimento e' consentito esclusivamente ai veterinari, come ho scritto anche nel messaggio sopra il tuo, ma per chiedere un parere o creare una casistita ci si puo' tranquillamente rivolgere anche agli allevatori, sopratutto quando possono fornire anche loro testimonianze riferite a decine o centinaia di esemplari.
    Se in qualche passaggio ho dato la sensazione di intendere che gli allevatori potessero effettuare l'inoculo, mi scuso, e' bene chiarire che sono solo i veterinari a poterlo fare.
    Anche perche serve il certificato di avvenuto marcaggio.


  16. #45
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    Predefinito Re: Marcatura Testudo

    Certo, è assolutamente vietato.

    La foto da TCI era solo per identificare la posizione.

    Tra l'altro, sarebbe opportuno che i codici dei chip venissero registrati in come avviene per quelli dei cani e dei gatti. Cosa che ora non avviene.

    Vero che per creare l'anagrafe felina e quella canina è servito un provvedimento di legge, ma altri paesi lo fanno su base volontaria.

    Sarebbe anche un bel deterrente per i furti.

    Luca-Ve, potresti mettere qualche foto delle tue evidenziando dove gli è stato messo il chip?


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