La sequenza genetica che permette di produrre la GFP (green fluorescent protein) è una delle più studiate e utilizzate nel campo della modificazione genetica.

In questo caso tale gene è stato utilizzato come "marker low cost" dell'avvenuto passaggio del gene che realmente interessa agli studiosi, ovvero quello che conferisce la resistenza al retro-virus, inserendo entrambi i geni contemporaneamente all'interno del genoma per mezzo di un virus appositamente preparato.

In pratica: gatto spento = assenza della sequenza che conferisce la resistenza.
gatto acceso = presenza di tale gene

Il processo di modificazione genetica è eseguito sugli ovuli ancor prima della loro fecondazione, quindi risulta indolore per i "micetti" (nonostante possa essere considerato eticamente non corretto)

Altra cosa è invece il secondo livello della sperimentazione, ovvero esporre tali soggetti all'agente patogeno e "sperare" che essi non sviluppino la malattia (e questa non è né di più né di meno che la cara vecchia e aspramente criticata sperimentazione sugli animali)

Per approfondire :

Cats Engineered For Disease Resistance - Science News


Comunque io continuerò ad avere sul comodino la mia cara vecchia lampadina ...