Ciao, si son più belle ingrandite in effetti. Cosa sono quei due globi ingranditi ai lati della testa?
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Ciao, si son più belle ingrandite in effetti. Cosa sono quei due globi ingranditi ai lati della testa?
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Che spettacolo. Le tue foto fanno diventare belle anche le cimici.
Fotografi anche le drosophile o sono troppo piccole?
Per quanto comuni, non ho mai fotografato i moscerini della frutta. So che alcune specie di Drosophila si comprano vive per darle da mangiare a rettili da allevamento e che sicuramente si fa prima ad acquistarle che a cercarle in natura.
Non so, probabilmente loro hanno incontrato me ma io non me ne sono accorto.
Riguardo alle dimensioni dei soggetti, basta avere l'obiettivo giusto e si possono fotografare esserini ben più piccoli delle Drosophila come gli acari, gli afidi, le zanzare, certe specie di formiche, ecc. (il micromondo è vasto).
Parlo sempre di obiettivi fotografici perché poi con quelli da microscopio si arriva a fotografare dettagli misurabili in micrometri. A quel punto il genere non è più la "macro" ma la "micro" e si opera al 99,9% in studio con soggetti inevitabilmente inanimati.
Un paio di esempi di soggetti minuscoli che ho fotografato all'aperto con obiettivi fotografici in grado di raggiungere RR di 5:1:
Pheidole pallidula, formichine lunghe 1 mm (lunghezza del corpo, la testa è una frazione di mm):
Foto di febbraio 2024.
Un acaro di non so quale specie:
Focus stacking di maggio 2024.
Veramente foto stupende.
Da vicino sono belli pure gli acari.
Da quando hai aperto questo post faccio più caso anche alla foto che mi capitano incontrare in rete, questa l ho beccata su FB.
Grazie! Gli acari sono fotografabili quando stanno fermi, altrimenti sono dei veri bolidi. Certe specie a dimensione umana sarebbero in grado di correre a 2000 Km/h. In realtà sono paragoni impropri perché le leggi della Fisica favoriscono in forza e velocità gli esseri minuscoli che se fossero grandi come noi perderebbero i loro superpoteri.
Ho trovato info sulla rana: è una raganella cerulea australiana che a quanto sembra si è mangiata un serpentello a partire dalla coda. L'istante fissato è uno di quelli che capitano per pura fortuna, ma capitano. E' una semplice questione di numeri e vale tanto per la fotografia naturalistica che per la macro: tanto più si sta sul campo, maggiori sono le possibilità di tornare a casa con qualche scatto curioso. Certo, un dramma per la preda, ma un pranzo per la predatrice che magari poi sarà mangiata da un grosso serpente per contrappasso.
E'il discorso che facevo riguardo al fatto che la natura non fa sconti a nessuno. Ecco una mantide religiosa, bella grossa, che ho fotografato un paio di giorni fa:
Per noi sono innocue ma per le loro prede sono sentenze a 6 zampe (di cui il primo paio trasformato dall'evoluzione in un'arma micidiale). Ne ho vista una mangiarsi una piccola cavalletta a partire dalle zampe posteriori. Arrivata a metà, la vittima era ancora viva! *__*
Eppure esiste una cavalletta che si mangia le mantidi. E' un caso unico, ma c'è: la Saga pedo o stregona dentellata che con i suoi 12 cm è uno degli insetti più grandi d'Europa.
Piuttosto difficile da incontrare perché di abitudini notturne. Io l'ho vista soltanto due volte di cui la seconda lo scorso luglio:
Focus bracketing manuale.
Sono pacifiche ma hanno mandibole potenti e possono ferire anche un essere umano, quindi meglio non toccarle o per lo meno "maneggiare con cautela". ^_^
Se i maschi esistono, sono iper-rari, infatti si riproducono per partenogenesi. In un certo modo le figlie sono cloni della madre.
Domani posto qualche anfibio. Sono più grandicelli rispetto agli insetti ma rientrano nel genere "macro" come i funghi, le orchidee selvatiche (per cui ci sono grandi appassionati) e i fiori in generale.
Lissotriton vulgaris (tritone punteggiato)
Triturus carnifex (tritone crestato)
Luglio 2024, focus bracketing e singoli scatti.
Ogni estate queste due specie tornano a riprodursi in un vecchio abbeveratoio nel bosco
dove poi crescono le larve
Per poter fare le foto frontali li ho fatti entrare in un mini-acquario improvvisato sul posto, ovvero un recipiente trasparente che gli ho messo davanti mentre stazionavano sul fondo. Agitando l'acqua alle loro spalle con un dito, vi sono entrati da soli con quel nuoto elegante che hanno i tritoni (ripiegano le zampe anteriori dietro la testa e si spingono con quelle posteriori). Scattate le foto, li ho rimessi nella vasca senza mai toccarli.
Una foto che ancora non mi è riuscita è cogliere il momento esatto in cui prendono fiato emergendo rapidamente verso la superficie.
Nemmeno in quel micromondo si sta al sicuro. Le larve di tritone devono convivere con le fameliche controparti della Aeshna cyanea (di seguito larva e adulto):
Luglio 2024, focus bracketing e singolo scatto "volante".