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Re: Letargo controllato in Trentino
Grazie mille per la tua risposta, gibo!
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Magari scendo più nel dettaglio, in modo che, se qualcuno ha la pazienza e la voglia di leggere, possa aiutarmi. La mia Trachemys scripta di più di 20 anni trascorre l'estate in giardino, in un laghetto preformato di circa 1000l. Finora in autunno, verso l'inizio di ottobre, l'ho sempre riportata in casa, anche perché con la sua compagna ho avuto una brutta esperienza: qualche anno fa, a inizio ottobre, ha quasi rischiato di morire assiderata e si è ripresa solo riportandola in casa. Purtroppo poi, l'anno successivo, una mattina di fine settembre l'ho trovata morta, anche se non faceva per niente freddo. Siccome sono rimasto un po' scottato da quell'esperienza, non so se continuare a farla svernare in casa, dove rimane sveglia e attiva, ma è in un vascone di plastica con una specie di piattaforma in legno per stare all'asciutto, oppure se farle fare un letargo controllato in cantina (ma in questo caso non so bene quando portarla dentro e quando riportarla fuori e se tenerla in terra umida o in acqua). La mia cantina è un locale ricavato sottoterra e le temperature sono sempre piuttosto stabili. In inverno, da un monitoraggio effettuato negli anni passati, scendevano a valori minimi di 2-3°C e non si alzavano quasi mai sopra i 6-7°C. Eventualmente ,come terza possibilità, se trovassi qualcuno in zona che ha altre testuggini palustri e le fa andare in letargo, mi piacerebbe affidargli anche la mia fino alla primavera (eventualmente sarei felice di ricambiare l'ospitalità tenendo una delle sue in estate!). Grazie!
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