Nuovi nati Testudo Hermanni, gestione

[Momikk]

Ciao, la gestione che stai avendo è da correggere perché non tiene conto che sono animali a sangue freddo e la loro termoregolazione dipende esclusivamente da agenti esterni. I cambi termici in natura anche quando improvvisi hanno una loro gradualità e sono in ogni caso ampiamente previsti dagli animali. Una tarta può prepararsi 24 ore prima all’evento pioggia e comportarsi di conseguenza, ridurre appetito, tenersi riparata, ecc.
Nulla può fare contro una mano che la prende e la immerge in acqua calda o che la sposta dall’ombra di casa al sole del giardino in pochi secondi.
Il loro delicato equilibrio di termoregolazione viene massacrato dall’ umano che crede nel suo intimo , di curarle al meglio.
Curarle al meglio significa far assomigliare il più possibile il loro habitat a quello naturale e intervenire solo in emergenza. Quindi toccarle il meno possibile e spostarle di habitat ancora meno.
Se sei in una regione con temperatura mite e ancora belle giornate, delimita una parte di giardino e riponile lì e lasciale stare in pace.
Se sei in un posto dove le minime sono già drasticamente scese, crea un terrario ma fatto bene ( non bastano due lampade) avvisandoti fin da subito che non è prioritariamente la cosa più facile per un neofita garantire parametri adeguati di calore e umidità.
Ci sono in sez indoor moltissime info al riguardo, inutile ripeterle ora.
E poi per ultima cosa, che ripetiamo a tutti quelli che si “ trovano” le tartarughe: se non sono in regola i genitori e le nascite sono illegali non detenetele ma consegnatelo nei centri di recupero o ai C.C Cites.


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