Buongiorno rieccomi sul forum dopo circa un anno
Il mio ultimo post era su alcuni dubbi in fase di entrata e uscita dal letargo e sul letargo stesso, rispetto allo scorso anno ho seguito le vostre istruzioni (dovendo insistere con forza con i miei genitori che sono veramente testardi )
Essenzialmente ho evitato qualsiasi alimentazione per il periodo precedente dopo l'errore del 2019 (sapevo già che non doveva mangiare ma vedendola fino ad ottobre addentare le giuggiole nel giardino le avevo dato un po' di radicchio pensando che sarebbe rimasta sveglia ancora una settimana e invece è entrata in letargo il giorno stesso)
Inoltre dopo aver insistito quest'anno non le abbiamo messo la cassetta della frutta capovolta con il nilon, ho spiegato a mio padre come la terra bagnata aiutasse per l'idratazione e tra l'altro lo scorso anno si era svegliata poco prima di una nevicata per colpa dell'effetto serra. Così mi sono limitato ad uno strato di terra per coprirla bene, uno di cortecce per l'isolamento e diversi strati di tessuto non tessuto ripiegato su se stesso con un ceppo di legna sopra (non nella zona dove era interrata la tarta) per tenere il tutto fermo
Infine non farò più bagnetti post-letargo come gli scorsi anni. Oggi l'ho vista fare capolino per la prima volta ma mi sono limitato a ricoprirla per non disturbarla, di notte qui ghiaccia ancora e non ho nessuna intenzione di darle da mangiare finchè non vorrà muoversi. Allego la foto di oggi, sperando che si veda questa volta:
Ora dopo queste lungaggini ecco le mie nuove domande: negli ultimi anni ho cercato di dare alla tarta una dieta equilibrata, parliamo di una tarta che vive da sola in un giardino di circa 400 m2 con a disposizione erbe spontanee come il trifoglio che vedo spesso mangia in autonomia nonostante mia madre tagli l'erba ogni settimana tuttavia questo non può essere sufficiente e oltre alla frutta ogni tanto (faccio una fatica tremenda a far capire a mia madre che davvero dovrebbe mangiarla di rado) prevalentemente le diamo il radicchio rosso e ogni tanto le faccio mangiare l'osso di seppia (non posso lasciarlo sempre a disposizione a causa della grandezza del giardino per cui si perderebbe o rimarrebbe infangato, chiedo a voi anche su questo quale sia la dose raccomandata in questi casi)
Aggiungo anche che sospetto vi sia una moderata piramidalizzazione già da quando fu acquistata ma facendo il confronto con video e foto di circa 7 anni fa non c'è stata alcuna variazione
Lo scorso anno ho provato a introdurla al tarassaco di cui ho una buona disponibilità a fianco a casa, il problema è che non c'è verso di farglielo mangiare spesso, ho provato con fogli grandi o piccole e sembra preferire le grandi ma comunque le mangia di rado, circa 3 volte su 10 e solamente se non ha radicchio a disposizione dato che preferisce quello e scarta il resto se ne ha la possibilità, ho provato anche a tagliare il tutto sottile unendolo al radicchio ma non funziona più di tanto. Inoltre anche le poche volte che lo mangia lo fa solo se è fresco e già dopo neanche 12 ore è da buttare. Per sopperire a questo problema ho provato a piantarlo in due modi: direttamente da seme facendolo germogliare nei vasetti di polistirolo ma senza successo a causa della semente vecchia e direttamente in terra con un riporto delle piante presenti nel campo a fianco casa mia ma con risultati scarsissimi. Insomma la tarta non ne vuole sapere, è viziata con il radicchio ed è impossibile darle solo tarassaco sia per la disponibilità che per tutti questi problemi
Mi consigliate di provare a piantare un'altra pianta dall'elenco di quelle con "ottimale rapporto Ca/P"? In caso voi che cosa usate e come coltivate le piante da alimentazione? Meglio in un vaso per darne una dose al momento opportuno o in terra a disposizione della tarta?
Scusate per il post lunghissimo e grazie della disponibilità