Ero ironico...ed il poverette era riferito alla nomenclatura, quantomeno bizzarra. Parlando di tartarughe, di autoctono abbiamo ben poco, oltre alla Emys orbicularis: il grande problema è rappresentato in generale dall'inquinamento ambientale che le TS rilasciate in natura provocano, devastando la flora e cibandosi di pesci, uccelli e insetti, ponendosi di fatto in cima alla catena alimentare. Come al solito in Italia si arriva sempre in ritardo e quando si arriva a qualche soluzione non ci sono mai i soldi per metterla in pratica. Vediamo cosa succederà nei prossimi anni, a prescindere da tutto credo che la soluzione, oltre ad aver vietato l'allevamento e la vendita di TS, debba essere una sensibilizzazione sul tema. Prima di acquistare una tartaruga acquatica, una Graptemys, che adesso vanno per la maggiore, le persone dovrebbero essere consapevoli delle difficoltà e dei costi derivanti da un corretto allevamento in cattività, verificando in anticipo la propria disponibilità sia economica sia in termini di spazio fisico e tempo da dedicarci.