Buongiorno, mi scuso se non fosse la sezione giusta, ma, leggendo un po' di discussioni qui ho notato una cosa che ritengo sia importante.

Leggo spesso l'invito a recarsi presso canali o stagni per prelevare le piante acquatiche da inserire nei propri laghetti o mastelli.

Per favore. No.

Le zone umide nel nostro paese sono tra gli ambienti più fragili e minacciati. Il prelievo di piante in natura è un atto che andrebbe evitato, soprattutto se ci si considera "naturalisti" o amanti dell'ambiente acquatico e dei suoi abitanti.
I danni possono essere di varia natura, più o meno gravi, ma sempre di danni parliamo: dal rovinare le rive (anche solo nell'avvicinamento e nell'espianto degli esemplari), alla propagazione di batteri e funghi da un'area ad un altra, al disturbo della fauna (vertebrata e invertebrata) in riproduzione, all'intaccamento di una popolazione vegetale minacciata ("eh, ma da me è pieno..." Sì, da te... Ma magari altrove non ce n'è più!).
A questo si aggiunge la possibilità (da chi è più inesperto) di prelevare specie protette dalla normativa locale o nazionale (per dirne una la castagna d'acqua -Trapa natans- protetta su tutto il territorio nazionale).
In aggiunta a questo, ma non trascurabile, è la possibilità di portarsi a casa, oltre alla pianta, tutta una serie di "ospiti" sgraditi: pesticidi di varia natura, contaminanti farmacologici, batteri e funghi.



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