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Simpatizzante
Celtis australis Sternotherus minor
Buongiorno a tutti,
recentemente ho letto un paper dove si sottolineava l'importanza dei frutti di Celtis laevigata nella dieta di Sternotherus minor a livello stagionale, con questa specie che agirebbe da importante veicolo di distribuzione per questa pianta a livello ripariale. L'importanza a livello nutrizionale di questi frutti non sarebbe ancora analizzata ma si osserva come la ricerca da parte delle tartarughe di questi semi sia attiva e che questi risultino quindi altamente graditi e non nocivi.
Celtis laevigata è però una specie americana, mentre sul territorio nazionale è diffusa la specie autoctona Celtis australis.
Qualcuno ha mai provato ad includere questa pianta nella dieta delle proprie minor, ovviamente nel caso vi siano prove dell'assenza di effetti nocivi?
Non è mia intenzione fare esperimenti e son consapevole del fatto che una dieta equilibrata sia possibile anche con alimenti differenti, però questa pianta sembra essere una parte importante dell'alimentazione di questa specie in natura e poter quindi andare ad integrarla sarebbe bello.
Grazie a tutti per l'attenzione e le eventuali risposte.
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Contributor Mod
Re: Celtis australis Sternotherus minor
Ciao, penso sia difficile che qualcuno abbia esperienze in merito, anche perchè non avevo mai trovato questa indicazione sulle varie documentazioni riguardanti questa specie.
Va poi detto che in cattività si cerca di fornire una dieta equilibrata ma spesso non è possibilre simulare la dieta in natura pertanto si usano dei "surrogati" purchè siano equilibrati in termini di valori nutrizionali.
Diversamente le Sternotheus Minor andrebbero alimentate principalmente con molluschi bivalvi d'acqua dolce, la dimensione della loro testa e la forma della ranfoteca dovrebbero essersi evolute proprio per la rottura di questi molluschi.
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Simpatizzante
Re: Celtis australis Sternotherus minor
Grazie per la risposta,
effettivamente le dimensioni della ranfoteca sono abbastanza esplicative di quella che è la dieta di questo chelone.
Nel caso cercherò maggiori informazioni sull'eventuale utilizzo di questi semi nell'alimentazione di Sternotherus minor minor, fino ad allora non intendo fare esperimenti, la dieta degli esemplari in cattività risulta equilibrata anche senza di questi.
Nel caso sarebbe contro il regolamento linkare l'articolo considerato? Non certo per incitare all'uso di questa pianta, giusto per interesse verso l'ecologia di questa specie.
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Contributor Mod
Re: Celtis australis Sternotherus minor
sicuramente l'articolo può essere interessante, magari spostando la discussione nella sezione "tartarughe acquatiche e palustri".
quanto all'alimentazione degli animali in cattività, comunque vale quanto sopra: ho letto articoli in cui una pianta nordamericana (peltandra virginica) è stata reperita nello stomaco delle chelidra e dei kinostenidae, eppure contiene molto acido ossalico e nessuno credo consiglierebbe di dare in cattività piante con alto contenuto di ossalati.
oppure avevo letto uno studio che dimostrava come in alcune acqua nordamericane dove si è diffuso un bivalve alloctono e invasivo, le sternotherus carinatus hanno modificato la loro dieta che ora si basa per oltre il 70% su questi molluschi alloctoni.
o ancora... chi alleva le M. temminckii (alligatore) dovrebbe dare come cibo per oltre il 50% altre tartaruga quali sternotherus e kinosternon, dato che in natura le alligatore mangiano queste tartarughe.
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