Grazie per la risposta Carlino già a questo non avevo pensato e effettivamente a pensarla così tutto potrebbe avere un senso anche se se non erro da qualche parte ho letto, anche se non ricordo bene a quali sottospecie si riferisse, che esistono aree in cui sono presenti 2 sottospecie di chrysemys bisogna poi vedere la veridicità della cosa però essendo che in i inglese le chiamano western, Southern Eastern e midland (tutte e 4 le sottospecie) credo sia plausibile la presenza di zone "di confine" in cui più sottospecie condividono lo stesso fiume.. Poi credo che allevando esemplari in cattività specialmente in casa sia impossibile non allevarli in modo "artificiale" anche volendo ricreare un biotopo con materiali prelevati direttamente nelle zone dove questi animali vivono e dove la selezione naturale e le caratteristiche ambientali come giustamente hai detto tu hanno permesso la formazione di una sottospecie e anche creando valori dell'acqua più simili possibili a quelli del fiume proveniente (quindi cercando in tutti i modi di ricreare le condizioni ideali della sottospecie) rimarrebbero le lampade artificiali e a mio avviso la mia vasca è tutta artificiale.. Poi d'accordo le tartarughe in questione sono molto robuste e vivono in acqua di rubinetto senza problemi però ad ogni modo una vasca in casa sarà sempre artificiale.. E proprio per questo che secondo me si può tentare una convivenza perche allevare una tartaruga è già andare contro la sua natura, che stia in 5 vetri oppure in un laghetto è sempre un ambiente limitato e differente rispetto al suo habitat.. Che poi possa viverci degnamente è un altro discorso..

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