no, non tenterò la sorte, ma seguirò alla lettera tutti i vostri consigli, ripeto era solo curiosità,non era mia intensione contraddire nessuno anzi.
no, non tenterò la sorte, ma seguirò alla lettera tutti i vostri consigli, ripeto era solo curiosità,non era mia intensione contraddire nessuno anzi.
Non si tratta di contraddire, si tratta di non rischiare perdite per uno sfizio personale.
Horsfieldi già l'hai, spero che il recinto sia adatto alla specie in quanto soffrono tantissimo l'umidità.
Eliminerei la Ibera e, visto che hai la possibilità, in un giardino marginata e nell'altro hermanni, ovviamente se le prendi baby l'unica incognita che rimane è aspettare che crescano per sapere il sesso.
Ciao! Per esperienza personale posso dirti che se hai già le horsfieldii, tieni loro e basta! Dedicati a loro e alla gestione di un recinto ad hoc per loro, che alla lunga è abbastanza impegnativo da mantenere.
Se proprio volessi prendere delle altre tarte nell'altro giardino, opterei proprio per delle graeca ed escluderei totalmente le hermanni, solo ed esclusivamente per un'eventuale questione di "compatibilità a livello virale" ...
Ultima modifica di Silvia81; 02-07-2017 alle 12:45
Ciao Silvia la mia horsfieldi vive in giardino, ma causa il clima umido piovoso soprattutto in questi giorni , la sposto spesso in un terrario per quanto riguarda le tarta da adottare ne volevo 4 tutte diverse adesso per decidere le due da scartare saranno altre notti insonne
Grazie
Ciao! Ma il terrario è sempre all'esterno? Ti consiglierei di sistemare prima bene il recinto della tua horsfieldii e poi potresti prendere delle altre tarte. Anche in condizioni di umidità e pioggia si può allevare questa specie in un recinto all'esterno , basta avere degli accorgimenti. Ho avuto delle hors e se vuoi posso darti delle dritte per modificare il tuo attuale recinto, sempre se ti va...
Potresti postare delle foto?
Niente notti insonni, avendo una hors non hai scelta... o un'altra horsfieldii o le graeca[emoji6]
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Ok grazie appena capisco come si fa a impostare le foto lo faccio (lo so che c'è una guida da seguire, ma oltre che la mia prima esperienza con tarta è anche la mia prima esperienza con il computer .
Il terrario è interno ma è un rifugio di fortuna solo per i tempi peggiori, il giardino è un normale giardino con piante selvatiche(piantaggine, tarasso...) lo innafio raramente da qiec'è lui, in un angolo al sole ho ricavato uno spazio dove ho messo ghiaia grossa e sabbia alcuni ripari ela vaschetta con l'acqua. Questo spazio è aperto così che king può decidere di passeggiare in giardino o rimanere al riparo
ciao, ecco le guide:
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Con uno spazio del genere, dovresti dedicarti ad una specie soltanto, massimo due se hai un altro giardino, magari una graeca come ti ha suggerito Silviea per la questione dell'herpes virus che è molto pericoloso. Altra cosa, spostare la horsfieldii non è l'ideale (spero sia capitato poche volte) perché l'essere manipolati e spostati dal proprio ambiente, costituisce un forte stress per i rettili, per cui molto meglio modificare il recinto piuttosto che spostarla saltuariamente in un terrario.
Il tuo sogno di allevare diverse specie credo che sia condiviso un po' da tutti, ma realisticamente parlando bisognerebbe avere uno spazio enorme, tenendo conto della regola secondo cui ogni tartaruga dovrebbe avere 10 mq a disposizione! Io ho, mio malgrado, due maschi...uno Thh vive in 30 mq e l'altro Thb in un recinto separato di 10 mq....quest'ultimo lo vedo proprio che soffre in uno spazio così ristretto, per cui pensaci bene prima di acquistare animali, sono un impegno e tante necessità per vivere al meglio...
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Ciao e grazie per i consigli che mi date. Ho pensato di dedicarmi solo alle horsfieldi, per adesso, infatti ho trovato una discussione di Silvia81 nella quale spiegava chiaramente come creare un habitat il più vicino possibile a quello naturale dove vivono queste tarte e ci sto già lavorando. Presto inserirò foto del risultato ottenuto. Per quanto riguarda il motivo per cui vorrei allevare tante specie di tartarughe insieme, deriva dal fatto che io sono un allevatore e ibridista (da quando avevo 6 anni) di specie ornitiche nate in ambiente domestico appertenenti a fauna selvatica, in parole povere allevo fringillidi e gli incrocio. Mi sorge una domanda nel caso ci fossero ibridi tra tarte la denuncia alla forestale come viene fatta? (è una semplice curiosità!)
La denuncia alla forestale e tutte le procedure previste dai regolamenti hanno un unico scopo: impedire che siano prelevati in natura esemplari selvatici la cui specie è stata dichiarata in pericolo di estinzione. Dal momento che i regolamenti proibiscono e puniscono il rilascio in natura di esemplari nati legittimamente in cattività ne consegue che non c'è alcun interesse da parte delle autorità ad evitare ibridazioni. Considerazioni all'interno di gruppi di appassionati come gli utenti di Tartarugando condannano la pratica ed invitano gli allevatori a non mescolare le varie sottospecie di tartarughe allo scopo di non alterare in poche generazioni le caratteristiche che si sono selezionate in millenni nei vari ambienti: ovviamente non c'è nessun obbligo , è solo una misura di buon senso da chi ha a cuore il mantenimento anche in cattività di quello che la natura ci ha donato.
Gli ibridi tra specie diverse sono nella maggior parte dei casi individui deboli o malformi, a parte rari casi...e come è stato detto, la pratica dell'ibridazione è condannabile per i motivi sopracitati. Quando pensi ad un incrocio non puoi prescindere dal luogo di origine, incrociare una horsfieldi (clima arido) e una hermanni (clima temperato mediterraneo) non avrebbe molto senso, non è come incrociare un Fringuello e un Lucherino o un Verzellino, che condividono lo stesso areale e sono estremamente adattabili perché vivono in tutto il mondo, prediligono lo stesso cibo ecc...in questo caso l'incrocio avrebbe solo una valenza estetica, ma il "contenuto" rimarrebbe lo stesso, un fringillide....Le tartarughe invece hanno caratteristiche molto specifiche, habitat dipendenti, e queste vanno preservate!
Spero di essermi spiegata!
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Ti sei spiegata benissimo facendo il,paragone con gli uccelli per i quali l'ibridazione è molto più naturale data la loro mobilità nel vasto mondo: per le tartarughe nonostante riescano a spostarsi per chilometri il loro mondo rimane abbastanza limitato e di conseguenza la possibilità naturale di ibridazione è limitatissima . In ogni caso credo che il discorso sulla ibridazione si limitasse agli ibridi fra sottospecie e non ad incroci come hai ipotizzato fra Hermanni e Horsfieldii (credo che sia un incrocio geneticamente non realizzabile)
Sono d'accordo con voi quando parlate di mantenere il patrimonio genetico di ogni specie di tartaruga inalterato, ma non coocordo quando si dice che di solito gli ibridi sono malfori e deboli, no , che non succeda, , però di solito l ibrido è un miscuglio genetico che porta il soggetto (cardellino per canarino per esempio) ad avere colori e canto molto piu forti e armonioso dei genitori e soprattutto è molto più resistente.Inoltre i fringillidi che vivono in Europa nom sono gli stessi in tutto il mondo , ogni specie ha mangiare diverso, abitudini diverse e addirittura periodi riproduttivi diversi dai ""nostrani''eppure vengono allevati in purezza o ibridati con qualche accorgimento, , come facciamo noi con le nostre tartarughe, anche qui da noi
E poi se ho un ibrido di marginata per graeca di sicuro non l'ho prelevato in natura
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Ciao Generale grazie , volevo chiederti e di convivenza tra horsfieldi e marginata hai qualche notizia?
Se hai notato Generale parla di Thh-Thb-Marginata non di horsfieldi.
Con le horsfieldi come ti è stato già suggerito solo le graeca.
Riguardo a quello che hai scritto, "eppure vengono allevati in purezza o ibridati con qualche accorgimento, , come facciamo noi con le nostre tartarughe, anche qui da noi", o l'hai sentito dire e non sai come si fa oppure ne sai molto più di tutti noi quindi mi chiedo il perchè di tutti i dubbi e le domande che fai.
In ogni caso quanto scritto da Carlinoo è validissimo, come ti ho già detto qui si cerca il bene delle tartarughe non "esperimenti" coi quali un domani si rischia di distruggere quello che la Natura ha creato.