Potrei cominciare col dirti che se è la prima tartaruga che allevi... non hai fatto una mossa eccellente.
E' una specie che non consiglierei mai ai principianti, visto che in larga parte si trovano ancora animali WC (wild caught) che si adattano male alla cattività o che richiedono molte molte attenzioni per stare bene.
Un primo indizio è che l'animale sia magro. Difficile che se allevato in cattività da sempre (CB, captive bred) sia in linea perfetta in quanto fanno molto poco moto e mangiano parecchio.
Ma immaginiamo che sia un CB soltanto allevato con tutti i crismi.
Perdona la franchezza maeho letto tutto ma averla per le mani è un' altra cosanello stesso discorso stridono un pelino.le ho dato solo del radicchio e dell ' ibiscus che non ha mangiato
Questa specie è carnivora, la poca massa vegetale rinvenuta negli stomaci degli esemplari studiati si pensa sia soltanto occasionale.
E' un'eccellente predatore, specialmente di crostacei e molluschi; è per questo che sviluppato nel corso dell'evoluzione un cranio così grande e una mandibola che ti fa rischiare le dita se non ben maneggiata.
Anche il fatto che non mangi volentieri il "morto" è un altro indizio che mi fa pensare ad un esemplare di cattura.
Ma proverei da subito con dei crostacei COMPLETI (non devi rimuovere nessuna parte) e pesci di taglia piccola, anche questi completi.
Vedrai che questi cibi li mangerà senza problemi.
Ora come ora (ma mi riservo di cambiare idea dopo le foto che sono doverose) direi che se mangia un giorno si e uno no, è fin troppo.
Un animale di 10 cm è considerabile un sub-adulto o anche un adulto (per alcune popolazioni) e alimentato una/due volte alla settimana, campa una meraviglia.
Ma il nodo centrale è l'allestimento: trattasi di specie centroamericana, quindi va da sè che non è un animale che sta bene al freddo, il letargo non possono sopportarlo.
Anzi, mi doterei da subito di un riscaldatore che permetta all'acqua di mantenersi nell'intorno dei 24 gradi. Sarebbe meglio non costanti (l'escursione termica notte-giorno esiste) ma per ora una temperatura stock è consigliabile per farla riprendere.
Anche se il C.angustatus non è un basker di eccellenza, capita che gli esemplari facciano basking al sole. Quindi ti servono anche le lampade.
Io te le consiglio entrambe (uvb e spot), non solo perchè gli UV in natura ci sono da sempre, ma anche perchè regolano meglio l'orologio circadiano dell'esemplare.
Magari non puntate su una zona asciutta, che difficilmente userà, ma su una zona di acqua bassa, come fra dei rami che fungono da appigli.
La vasca "non molto grande" non è confortante: per quanto questa specie sia di dimensioni medio-piccole, merita un allestimento che non incentivi l'obesità a cui in cattività è comunque soggetta e a rischio.
La migliore soluzione è predisporre una vasca più larga che alta con zone di acqua più profonda (nuotano eccome) e zone con rami, piante che forniscano riparo e appigli.
Saranno le più utilizzate, quindi non limitarti ad un legnetto.
Anche le piante sono utilissime, sia per la qualità dell'acqua, sia per offrire un riparo all'animale quando ne senta il bisogno. Essere in continua linea di vista, per un predatore, è sempre stressante.
E arriviamo all'ultima ma più importante questione, la qualità dell'acqua. Semplicemente l'acqua deve essere perfetta.
Serve un filtro potente che la mantenga sempre microbiologicamente pulita.
Un filtro esterno sovradimensionato sarà da acquistare prima di subito e da fare maturare a dovere.
Niente sotterfugi, se l'acqua non è tenuta molto pulita, il rischio di infezioni cutanee (e hanno un bel po' di superficie esposta) è alto.
E cambiarla di continuo non è una soluzione, è un male ancora peggiore. L'acqua di rubinetto contiene cloro, irritante per le mucose e del tutto estraneo ad un habitat naturale.
Ti consiglierei anche di inserire dei legni veri, non in resina, che rilascino tannino. E' un acido debole che colora l'acqua leggermente color ambra, ma combatte efficacemente l'attecchimento di funghi patogeni.
Sia un sughero che un legno da acquari, sia anche le foglie di quercia (secche) che le pignette di ontano rilasciano tannini.
Altrimenti esistono preparati industriali di tannini da aggiungere all'acqua, ma vanno calibrati accuratamente o l'acqua diventa nera.