Originariamente Scritto da
Leonida89
Mi permetto di essere un po' più diretto: a TE il problema sembra un altro.
Invece mi pare proprio che il problema derivi da un'alimentazione errata: immagino che la platessa non possa essere stata data intera, quindi trattasi di filetto. Bene: le sostanze più utili a questi animali si trovano nelle interiora, nella testa e nelle lische. Le hai tolte o le hai date?
Per questo si consigliano sempre pesciolini interi da frittura, come i latterini, acquadelle, cefaletti... perchè li si somministra interi senza perdere nulla.
Anche i gamberi: perché sgusciarli? Hanno mandibole potenti (anche se non esageratamente come altre specie) e non troveranno difficoltà a sgusciarselo da sole mangiando anche il carapace, una buona fonte di calcio.
Ti mostro come delle baby trachemys non abbiano alcun timore di un gambero con guscio:
https://www.youtube.com/watch?v=PU_7NWTaDYg
I gamberetti essiccati buttali proprio, non se ne sentirà la mancanza. Per come sono preparati e conservati possono essere anche veicolo di infezioni alimentari...
I pellets usali sempre di ottima marca, con meno ceneri residue possibili.
Esaurito l'argomento alimentazione, che andrà rivisto, passiamo al resto: le lampade te le stai procurando e fai benissimo, servono in un modo che nemmeno immagini.
Ma anche il filtro serve, perchè l'infezione può perpetuarsi proprio tramite l'acqua in cui vive l'animale.
Per quanto si possa PENSARE che cambiando l'acqua ogni giorno sia "pulita" suggerirei di provare a vivere un giorno immersi nella propria vasca da bagno senza uscire, urinandoci e defecandoci. La si può definire pulita già dopo la prima deiezione? Non credo.
Il filtro muove e ossigena l'acqua di continuo, riesce in pochi minuti a trasformare le sostanze che risulterebbero dannose in sostanze neutre o meno dannose.
Il tutto quando maturato a dovere, s'intende.
Per quanto riguarda le cure: ne ho fatte tante a tanti animali diversi e potremmo discutere ore sui diversi approcci che ogni medico ha.
Quello che posso dirti è che la cosa da fare è fargli aprire gli occhi, cosicchè qualunque cosa tu intenda metterci avrà un minimo effetto.
Posso suggerirti (anche se non dovrei) un collirio antibiotico che serva ad ammorbidire un po' le palpebre come il colbiocin (3/4volte al giorno)
Ma devi continuare a immergere l'animale nella camomilla, non 2 minuti, almeno mezz'ora- un'ora alla volta. Ed è normale che non voglia starci, mica capisce che la vuoi aiutare.
Piazza una lampada ad incandescenza (che quindi faccia calore) sopra al contenitore della camomilla, aiuta a non far freddare troppo la soluzione.
Mai visto un cane ( che è un pelino più evoluto di un rettile) che ti chieda di fargli una puntura.
A lato del collirio, puoi aggiungere una pomata oftalmica antibiotica, che ha un effetto più duraturo sull'occhio.
Va da sè che quando applichi la pomata ( con un cotton fioc senza troppa pressione ma con una certa fermezza nella rima palpebrale) l'animale NON deve essere rimesso in acqua prima di un'oretta... che trascorrerà in una scatola con sopra lampada riscaldante e uvb (senza almeno la riscaldante c'è il rischio di raffreddarla).
La cosa di cui devi meno preoccuparti è il digiuno: sono animali resistentissimi alla mancanza di cibo e prima apre quei benedetti occhi e prima tornerà a voler mangiare.
Per quanto riguarda la ripresa dell'alimentazione, procurati del fegato, meglio se frattaglie di pollo o coniglio (meno grassi). Lo triturerai finemente per poi proporglielo davanti al naso. È uno dei cibi più appetibili e anche animali che non mi mangiavano da Settimane hanno accettato volentieri.
Tutto crudo, ovviamente.