Dire bizzarro questo comportamento è poco... Il fatto che il venditore abbia solo animali in fonte C come riproduttori, non è condizione automatica che i figli lo siano. Questo lo decreta ogni volta con il suo parere la Commissione Scientifica Cites, cioè ogni volta che nascono i piccoli e si procede alla loro marcatura tramite microchip, per poterli VENDERE va richiesta la certificazione di nascita in cattività secondo quanto previsto dall'art. 8.3 del reg CE 338/97. Almeno la prima volta, verrà fatto un sopralluogo e prelevato il dna di genitori e figli. Se questo coincide, viene rilasciato parere favorevole. NESSUN obbligo a questo punto da parte del venditore e dell'acquirente è richiesto, cioè la vendita è libera. NON ESISTE legge a questo senso, altrimenti non avrebbe senso richiedere la certificazione di nascita a Roma. La vendita e l'acquisto sono liberi. L'unica incombenza è quella di registrare ciascun carico e /o scarico nel registro apposito entro 30gg dall'avvenimento.
Se il "venditore" per evitare lungaggini e controlli accurati chiede di MOVIMENTARE gli animali nati, otterrà unicamente la fonte F (gli uffici territoriani hanno solo questa facoltà, veduti i documenti di origine anche se in fonte commerciale dei genitori) e vi è l'obbligo di indicare dove l'animale andrà ed il certificato avrà limitazioni tra cui la non vendibilità dell'animale e l'obbligo di permanenza nel luogo indicato nel certificato. Di qui, appunto, la necessità di avere le specifiche dell'allevamento di destinazione ed, eventualmente, provvederne al sopralluogo.
Chiedi al "venditore" se ha mai inoltrato richiesta di certificazione di nascita a Roma e se ha mai subito un controllo con prelievo del dna. Se non è così, trattasi di MOVIMENTAZIONE non a scopo commerciale, e gli animali non possono essere venduti!
Se nel foglietto giallo, come lo chiami tu, c'è il tuo nome, stai sicuro che trattasi di movimentazione...