Ho avuto, l'anno scorso, una gradevole esperienza con un piccione di nome Condorino, anche se poi la storia non è finita nei migliori dei modi.
Un giorno mia figlia è tornata a casa con in mano un pullo di piccione appena caduto dal nido.
Nonostante il mio parere pessimista e contrario, ha voluto alimentarlo per tenerlo in vita.
L'ora della pappa, preparata da lei stessa a base di una poltiglia di uovo sodo, mollica di pane, semini tritati, il tutto amalgamato con latte (?)
Ancora la pappa con Maia sempre presente tra i piedi, anche lei vuol partecipare.
La casetta che ho costruito per lui e che adora.
Condorino cresce bene e si umanizza sempre più, tanto che non ha paura neanche del cane e con il quale spesso ci gioca.
Forse non è stato azzeccato il nome, perchè mia moglie è convinta che sia una femmina, dal modo con il quale mi sta sempre appiccicata addosso, anche mentre accudisco il recinto delle tartarughe.
Si trova talmente a suo agio sulla mia spalla, che riesce perfino ad addormentarsi.
Poi un giorno, vedendo che era molto mogio e non reattivo come il suo solito, l'ho portato dal mio Veterinario, a seguito di lastre eseguite, si è scoperto che aveva ingerito, chissà dove li avesse trovati, alcuni punti metallici di una cucitrice.
Le lastre.
E' stato immediatamente operato ed il Veterinario ha estratto ben sette punti metallici.
Condorino si è ripreso alla grande.
Qui appollaiato sopra il mio ginocchio, con Maia sempre in prima fila.
Purtroppo dopo una quindicina di giorni è sopraggiunta, nonostante stesse ancora sotto antibiotici, una brutta setticemia ed a quel punto non c'è stato nulla da fare ed ora giace in un angolo del giardino, insieme a tanti altri animaletti.
Nonostante la triste fine, è stata un'esperienza esaltante e gratificante.