quella è una vasca a "bassa manutenzione" che tengo in garage, dove ho preferito la semplicità, la facilità di manutenzione all'estetica totalmente naturale, pur creando un habitat funzionale.
Se avessi avuto certezza sulle temperature invernali del garage, avrei fatto lo stesso per le sternotherus... preferendo la praticità di manutenzione... l'estetica naturale la ricerco nel laghetto esterno (vedi mie foto in area outdoor).
Ora le sterno le ho in un acquario in casa "low cost" (ripeto, se ero certe che le temperature in garage erano ok facevo un vascone in polietilene) dove ho ricreato un'estetica molto naturale e "wild", con molte piante ma nessuna radicata nel substrato, ma pothos e syngonium in idrocolutura, ceratophyllum che riempie la vasca ma non ha radici, e piante galleggianti (azolla, pistia, phillantus fluitans...).
In questo modo hai l'estetica naturale ma il fondale non ha piante radicate, vuol dire poter sifonare, lasciare che le tarte scavino, poter spostare gli arredi, inoltre il filtro esterno a seconda di come lo posizioni può spostare la sabbia creando avvallamenti.
Infine se qualche pianta non regge, o qualcuna cresce troppo e devi fare una potatura, in 3 minuti le levi con le mani e fai il lavoro.
Secondo me è una soluzione "naturale" ma al contempo pratica.
In fiera ho visto diversi kinosternidi adulti di taglia massima, probabilmente catturoni, immaginando le mie che raggiungono quella taglia conservando il loro istinto a scavare... direi che un acquario con piante radicate durerebbe forse una settimana...