Per mancanza di voglia, faccio copia incolla dell'articolo preso dal mio sito.. visto che qua poi siamo più "esperti" mi addentrerò nei particolari tecnici alla fine
Ci sono rettili che ti entrano in testa fin dal momento in cui li vedi su un qualsiasi sito.. li vedi e dici: "un giorno devo averne uno!"
Questa mia fissa in particolare è nata fin dall'inizio, quando ho iniziato ad allevare rettili.. mi informavo, leggevo da tutte le parti riguardo questo o quel rettile finchè non incontrai la fatidica ed agognata specie: Rhacodactylus leachianus, il geco gigante della Nuova Caledonia.
Un gigante con le zampe appiccicose di 350 grammi di peso per 33/35 cm di lunghezza. Una sorta di pogona obesa che si arrampica su vetri e pareti.. come si fa a non innamorarsi?
Da allora è sempre stato un tira e molla nella mia testa: ora lo compro - ma costa troppo - però è troppo bello - diventa grande, sarò in grado di tenerlo? - con quella mole chissà quanto mangia e quanto sporca - ma cosa importa, alla fin fine si tiene come gli altri gechi di quell'habitat - ma sì, ma no, ma forse.. il tutto accompagnato dalla mia dolce metà che, mossa da amore e spirito di supporto, mi sosteneva dicendo "un giorno quel mostro ci mangerà! Aprirà il terrario e ce lo troveremo nel letto che si gusta le nostre dita!"
Alla fine mi sono messo attivamente a cercare la mia idea fissa, così come Ulisse cercava la strada di casa..
Rompi le scatole di qua, rompile di là, metti annunci, scrivi ad inserzionisti.. magari ad Hamm si trova qualcosa.. ma per andare ad Hamm ci vogliono mille mila chilometri..
E finalmente arriva quella luce: una mail da Vienna.
Quattro piccoli Mt. Koghis Friedel line ad un prezzo più che abbordabile.. e qua parte la mia ennesima follia..
Già in passato per prendere una coppia di P. henrylawsoni mi ero fatto (con santissima fidanzata al seguito) Milano-Lione, andata e ritorno in giornata..
Alla fin fine cosa sarà farsi Milano-Vienna in giornata (magari senza fidanzata al fianco che avrebbe tutte le ragioni del mondo ad uccidermi)?
Avevo preventivato 16 ore di viaggio.. alla fine dei conti ce ne sono volute 19 di ore tra andare e tornare, partendo alle 7 di mattina di un Sabato di Dicembre e tornando alle 2 di notte con un viaggio di ritorno che sembrava una vera e propria Odissea, tra due incidenti accaduti pochi minuti prima che io passassi, tratti di autostrada chiusi per lavori con dirottamento a perdersi tra la laguna veneziana e banchi di nebbia che obbligavamo il passaggio dai canonici 130 km/h autostradali a 50 km/h scarsi per la scarsissima visibilità, il tutto accompagnato dalla mia fedele autoradio MP3 che prima mi accompagnava con la musica e poi mi faceva sentire qualche audiolibro (la mia salvezza in questo viaggio).
Però a parte i rallentamenti del viaggio tutto è andato per il meglio, i nostri quattro piccoli nuovi compagni sono arrivati in porto sani e salvi ed una nuova avventura (da allevatore) si apre davanti a noi..
Ed ecco le immagini dei piccoli
Ovviamente nel futuro più prossimo farò foto migliori. Voglio che si abituino per bene e che passino la fatica del viaggio prima di fare altre foto.
Veniamo ai fatti tecnici:
Come già detto, trattasi di Rhacodactylus leachianus, parente dei ben noti ciliatus ed auriculatus, così come dei meno noti chahoua, sarasinorum e trachyrhynchus.
Sono famosi per essere la specie di geco più grande esistente.
In particolare questa locality (perchè qui, come per i Furcifer pardalis si parla di locality), viene da Mt. Koghis, dove sono presenti due linee: la Friedel e la Troeger.
I miei sono della prima (Friedel) e sono caratterizzati dal punto di vista fisico da una lunghezza minore (33-35 cm) ed un peso più contenuto (250-300gr)
Gli altri hanno una lunghezza da 35 a 38 cm per un peso di 300-350 grammi.
Ovviamente vi sono anche differenze nella colorazione.