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Nuovi nati e primo letargo

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  1. #1
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    Predefinito Re: Nuovi nati e primo letargo

    Citazione Originariamente Scritto da tartamau Visualizza Messaggio
    L'allevamenmto in cattività non è la natura, si cercano pertanto le migliori condizioni, quelle che più si avvicinano all'habitat originario. Ricorda che le femmine hanno una cura maniacala per la ricerca del punto di deposizione, ci sono moltissimi studi al riguardo, tra l'altro dimostrano che in tali siti la nascita è molto alta. In cattività, lo prova il numero infinito di post di utenti che lamentano infinite prove ed agitazione delle proprie tartarughe, evidentemente l'ambiente non è idoneo...
    Si vede che sono ben pochi anni che allevi tartarughe, ed in numero evidentemente piccolo, personalmente quest'anno ho avuto la mia F3, e posso dire senza tema di smentita che arrivano all'età adulta esemplari nati in tutte le forge, chiaro che la percentuale cambia. L'unica cosa che posso dire, è che a temperatura sinusoidale controllata ed impostata sulla base di rilevazioni, il tasso di mortalità è decisamente inferiore rispetto alla temperatura costante. Ricordo a tutti che il nido di tartaruga costruito in condizioni ottimali, cioè in leggera pendenza, esposto a sud e tra le radici si un cespuglio, ha una camera d'aria sopra le uova che ha la funzione di isolante, come pure la vegetazione, per tali motivi quando la femmina sceglie il luogo giusto, il microclima che ha in camera delle uova sarà mitigato rispetto a quello circostante e sarà capace di evitare eventuali eccessi.
    Per il resto c'è ben poco da aggiungere, visto che è evidente che cerchi di dare interpretazioni spesso solo fantasiose e preconcette.
    L'allevamento in cattività non è la natura era proprio questo concetto che volevo cercare di far venire fuori. Con questo è sicuramente fuori discussione che la femmina in cattività abbia posti e possibilità limitate nel scegliere la zona più adatta per la deposizione.
    In natura il discorso cambia e certamente nella "maggior parte dei casi" (anche se non sempre viste le tante variabili e fattori che entrano in gioco) la femmina riesce quasi sempre a trovare il posto più adatto per la deposizione (spesso utilizzando sempre gli stessi siti di deposizione per anni) ma con questo non è sempre detto che il tasso di schiusa corrisponda sempre e comunque al tasso di fertilità nel modo più assoluto anche se è certo che la differenza si assottigliera di molto rispetto all'allevamento in cattività.
    Per il fatto dell'incubazione a temperatura sinusoidale controllata non metto assolutamente in discussione gli ottimi risultati probabilmente da te raggiunti ma ti garantisco che conosco allevatori che affermano che con un incubazione a secco a temperature effetive costanti (che oscillanti tra i 31 e i 32,9 gradi) ed un umidità dell'87-88% di aver raggiunto risultati che loro considerano eccellenti con percentuali di schiusa del 100% delle uova fecondate.
    Il fatto da te evidenziato su dove e come deponga la femmina in natura dimostra che come tutto ciò oltre a mitigare spesso (ma non sempre) le temperature evitando di raggiungere gli eccessi faccia si che il tempo impiegato per la schiusa sia notevolmente superiore all'incubazione artificiale aspetto che personalmente non va sottovalutato in nessun modo ai fini dei migliori risultati.
    La mia concezione di allevamento mi è ben chiara e tale rimarrà tutta la vita, da quando sono piccole che ho tartarughe con me se pensi che siano pochi anni te lo lascio tranquillamente pensare sentendomi ancora un fanciullo.
    Con questo non mi ritengo assolutamente nessuno né esperto né altro ma un semplice appassionato che alleva Thh solo per amore e passione senza nessun'altro motivo o fine e che ogni giorno prova a confrontarsi, migliorarsi e perfezionarsi.
    Mi dispiace che ritieni le mie interpretazione spesso fantasiose e preconcette perchè tali erano alcune tue affermazioni fatte nei precedenti post.
    Ognuno così come ogni allevatore è libero di fare quel che ritiene più giusto ma ritengo che dovrebbe farlo sempre e solo nel bene esclusivo dell'animale.
    Io preferisco avere ogni anno poche nascita in modo esclusivamente naturale ma riuscire a seguire ogni singola tarta nella sua crescita dai primi passi fino ad almeno 4 anni di vita (non prima) ovvero quando arriva il momento di trovargli una nuova casa. Questo sempre allevandole nel modo più naturale possibile con la minima interferenza che ci possa essere uomo-tartaruga.
    Non mi interessa ottenere fonte C o avere diverse e tante generazioni o qualsiasi altra cosa ma solo allevare questi meravigliosi rettili nel miglior modo possibile e trasmettere questa passione ad altre persone rendendo felici loro e la tarta che prenderanno (almeno spero).
    Con tutto il rispetto ora non ho altro da aggiungere neanch'io.
    Alla fine la verità è che questi piccoli animali “solo se riesci a conoscerli riesci anche ad amarli”.
    Le tartarughe ci insegnano "andiamo piano, non serve correre basta solo partire in tempo" !!!!

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    Lucio78


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