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Nuovi nati e primo letargo

  1. #1
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    Predefinito Re: nascite 2013 "naturali"

    Ieri ho fatto un check nei recinti ma non si vede ancora nulla

    Da me le prime nascite ci sono state sempre dopo i primi di settembre.


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  3. #2
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    hermanni,carbonaria

    Predefinito Re: nascite 2013 "naturali"

    Citazione Originariamente Scritto da rughis Visualizza Messaggio
    Ieri ho fatto un check nei recinti ma non si vede ancora nulla

    Da me le prime nascite ci sono state sempre dopo i primi di settembre.
    anche a me le ultime nascite le verso la prima settimana di settembre,per quanto rimangono attive prima di andare in letargo?


  4. #3
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    Testudo hermanni hermanni

    Predefinito Re: nascite 2013 "naturali"

    Citazione Originariamente Scritto da cosimo94 Visualizza Messaggio
    anche a me le ultime nascite le verso la prima settimana di settembre,per quanto rimangono attive prima di andare in letargo?
    Dipende molto dal clima della zona dove si vive e da che tempo farà. Tieni conto che più si va a sud e maggiore dovrebbe essere il periodo di attività e ritardare il letargo.
    Da me purtroppo nonostante sono nel centro Italia gia da metà settembre incominciano a ridurre notevolmente l'attività durante il giorno e da fine Settembre gia si preparano per il letargo in cui andranno le prime settimane di Ottobre.
    Alla fine la verità è che questi piccoli animali “solo se riesci a conoscerli riesci anche ad amarli”.
    Le tartarughe ci insegnano "andiamo piano, non serve correre basta solo partire in tempo" !!!!

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    Lucio78


  5. #4
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    hermanni,carbonaria

    Predefinito Re: nascite 2013 "naturali"

    L'ho chiesto perché se le nascite avvengono a settembre vuol dire che le temperature non sono così elevate quindi il letargo dovrebbe arrivare poco dopo la nascita ho fatto questa domanda perché volevo capire se durante questo periodo le tartarughe riescono ad accumulare energie sufficienti ad affrontare il letargo


  6. #5
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    Testudo hermanni 5.9.XX

    Predefinito Re: nascite 2013 "naturali"

    Citazione Originariamente Scritto da cosimo94 Visualizza Messaggio
    anche a me le ultime nascite le verso la prima settimana di settembre,per quanto rimangono attive prima di andare in letargo?
    Dipende molto dalle temperature, che chiaramente sono legate a fattori quali ad esempio la latitudine e l'altitudine.
    A Roma, ad esempio, le tartarughe non vanno in letargo prima della seconda metà di novembre. Dipende chiaramente anche dalle temperature stagionali.

    L'anno scorso mi è nato il tartarughino Luigi a metà settembre e pesava soli 6 grammi. A metà novembre l'ho lasciato andare in letargo e pesava soli 9 grammi.

    Io penso che le tartarughe nate in terra abbiano una marcia in più rispetto a quelle nate in incubatrice, per cui non mi faccio nessuno scrupolo a mandare tutti i nuovi nati in letargo, ovviamente a meno di sospetti o accertati problemi di salute.


  7. #6
    Fedelissimo
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    hermanni,carbonaria

    Predefinito Re: nascite 2013 "naturali"

    Anche io la penso come te solo che a volte interrompo il letargo quando ad esempio le temperature sono troppo alte e le tarta si svegliano durante l'inverno.voi in questo caso come vi comportate?


  8. #7
    TartaManiaco
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    Predefinito Re: nascite 2013 "naturali"

    Citazione Originariamente Scritto da cosimo94 Visualizza Messaggio
    L'ho chiesto perché se le nascite avvengono a settembre vuol dire che le temperature non sono così elevate quindi il letargo dovrebbe arrivare poco dopo la nascita ho fatto questa domanda perché volevo capire se durante questo periodo le tartarughe riescono ad accumulare energie sufficienti ad affrontare il letargo
    Viste le tue latitudine non penso dovresti avere problemi e le tarta dovrebbero avere il tempo necessario.
    Concordo con il pensiero di Fabri, quelle nate in terra sopratutto anche se in ritardo sono comunque più forti e robuste quindi dovrebbero fare sempre il primo letargo. Ma a seconda di dove si vive è necessario valutare attentamente la possibilità di fargli fare un letargo normale o controllato sopratutto valutando se sono riuscite a prendere qualche grammo dalla nascita prima di questo. In natura anche il primo letargo è una sorta di selezione naturale e non tutte riescono a superarlo. Ripeto io vivo in una zona a limite quindi devo ogni anno valutare attentamente ed in casi estremi ricorrere anche al terrario per diversi mesi se necessario optando comunque quasi sempre per un letargo breve e controllato. Ricordo che dove vivo (700 mt nell'appennino umbro/marchigiano) il letargo delle tarta dura quasi 6 mesi e per questo l'ideale sarebbe che le piccole nate per poter svolgere un letargo completamente naturale e sicuro riuscissero a raddoppiare il proprio peso o quasi ma difficilmente avviene per questo è necessari ricorrere ad un letargo breve e controllato.
    Ci tengo a dire che il piccolo Luigi di Rughis è sicuramente la testimonianza più bella di quanto sono forti e robusti questi piccoli esserini !

    Citazione Originariamente Scritto da cosimo94 Visualizza Messaggio
    Anche io la penso come te solo che a volte interrompo il letargo quando ad esempio le temperature sono troppo alte e le tarta si svegliano durante l'inverno.voi in questo caso come vi comportate?
    Personalmente da me non può capitare questa situazione ma penso che se avviene non sia necessario fare assolutamente nulla le tarta riusciranno a regolarsi tranquillamente da sole ed a sapere cosa e come fare.
    Alla fine la verità è che questi piccoli animali “solo se riesci a conoscerli riesci anche ad amarli”.
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  9. #8
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    Predefinito Re: nascite 2013 "naturali"

    Vi siete mai chiesti cosa succeda quando la tartarughina fora la membrana che lo avvolge, l'allantoide (con principalmente funzione respiratoria), e nel giro di uno o due giorni assorme tutto il tuorlo? Ebbene quel tuorlo rappresenta non meno di 1/4 o 1/3 del peso dell'animale ed ha funzione di riserva. Ciò significa che con quella riserva intatta l'animale è benissimo in grado di superare anche l'inverno più lungo. Differentemente, se le piccole nascono a luglio, è chiaro che ad ottobre quella riserva l'avranno terminata e dovranno fare affidamento sul grasso immagazzinato nel frattempo. La natura pensa a tutto, sennò a quest'ora le tartarughe non esisterebbero più, ed invece sono sulla terra da prima dei dinosauri...


  10. #9
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    Predefinito Re: nascite 2013 "naturali"

    Citazione Originariamente Scritto da tartamau Visualizza Messaggio
    Vi siete mai chiesti cosa succeda quando la tartarughina fora la membrana che lo avvolge, l'allantoide (con principalmente funzione respiratoria), e nel giro di uno o due giorni assorme tutto il tuorlo? Ebbene quel tuorlo rappresenta non meno di 1/4 o 1/3 del peso dell'animale ed ha funzione di riserva. Ciò significa che con quella riserva intatta l'animale è benissimo in grado di superare anche l'inverno più lungo. Differentemente, se le piccole nascono a luglio, è chiaro che ad ottobre quella riserva l'avranno terminata e dovranno fare affidamento sul grasso immagazzinato nel frattempo. La natura pensa a tutto, sennò a quest'ora le tartarughe non esisterebbero più, ed invece sono sulla terra da prima dei dinosauri...
    Premesso che va sempre considerata la differenza (nei diversi e tanti aspetti) tra le condizioni nell'allevamento in cattività ed le condizioni che ci sono in natura.
    Quello che è certo che in natura in ambienti più ostili la percentuale di mortalità (ricordo che è sempre presente in natura nonostante siano nei secoli sopravissute fino ad oggi) nel primo letargo è sicuramente più elevata considerando inoltre che in determinati territori (nella gran parte di Nord d'Italia e nel centro Italia oltre determinate altitudini e verso l'entroterra) non sono presenti popolazioni o comunque esemplari allo stato libero e non solo per le tante cause (meccanizzazione dell'agricoltura, disboscamento, costruzione edilizia, distruzione e alterazione dell'ambiente, aumento ed inserimento di predatori ecc....) che hanno portato all'estinzione ma per il semplice fatto che l'ambiente è troppo ostico e meno adatto per la sopravvivenza ed ha portato le tartarughe (le Thh uniche autoctone) in Italia ad instaurarsi maggiormente nelle zone costiere piuttosto che nell'entroterra sopratutto mano a mano che si sale da sud verso nord.
    Che il nutrimento del tuorlo contenuto nel sacco vitellino sia un ottima riserva sono d'accordo, lo dimostrano anche quei casi rari di letargo nell'uovo che possono avvenire ma ciò non toglie che secondo me hanno una maggiore probabilità di superare il letargo tarta nate prima rispetto a quelle che nascono tardivamente come ad ottobre (oltre i 120 giorni di incubazione) sopratutto in determinate zone.
    Personalmente visto dove vivo e visto il numero esiguo di nascite che ho in modo naturale potendo seguirle tranquillamente preferisco annullare la mortalità del primo letargo evitando qualsiasi rischio ed adottando dei parametri sicuri (quelli indicati sopra) che mi permettono di scegliere la giusta cosa per la tarta (letargo naturale o letargo controllato e breve). Ovviamente solo per il primo letargo e comunque sia ci mancherebbe ognuno è libero di scegliere diversamente ed affidarsi ad un ulteriore selezione naturale. Personalmente visto che è possibile evitarla andrebbe fatto.
    Alla fine la verità è che questi piccoli animali “solo se riesci a conoscerli riesci anche ad amarli”.
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  11. #10
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    ...

    Predefinito Re: nascite 2013 "naturali"

    Ma a volte le Testudo mediterranee rischiano maggiormente di morire se tenute in terrario il primo inverno, oppure quel breve periodo (se i parametri non sono come devono essere) ne può compromettere anche la crescita o lo stato di salute successivamente. Tutto questo vantaggio nel far saltare il primo letargo spesso è un'illusione. Io sono tra quelli a favore del letargo sin dal primo anno, poi come giustamente ha detto lucio78, ognuno è libero di scegliere secondo le proprie convinzioni o esperienze.
    Enrico


  12. #11
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    Predefinito Re: nascite 2013 "naturali"

    Citazione Originariamente Scritto da EDG Visualizza Messaggio
    Ma a volte le Testudo mediterranee rischiano maggiormente di morire se tenute in terrario il primo inverno, oppure quel breve periodo (se i parametri non sono come devono essere) ne può compromettere anche la crescita o lo stato di salute successivamente. Tutto questo vantaggio nel far saltare il primo letargo spesso è un'illusione. Io sono tra quelli a favore del letargo sin dal primo anno, poi come giustamente ha detto lucio78, ognuno è libero di scegliere secondo le proprie convinzioni o esperienze.
    EDG premesso che non ho mai parlato di far saltare il primo letargo comunque sia il vantaggio di far saltare il primo letargo assolutamente non c'è in termini di salute, il letargo è importantissimo sin dal primo anno e sicuramente non adrebbe fatto saltare visti i diversi problemi (anche da te indicati) che con il tempo potrebbero sorgere (anche se non è detto).
    Io erroneamente (l'ho sempre ammesso) i primi anni che allevavo testudo ho fatto sempre saltare il primo letargo a tutte le nuove nate allevandole nel modo più corretto possibile in terrario, per ora mai avute morti o problemi ma è ancora da valutare il tutto attentamente nel lungo periodo ovvero negli anni avvenire.
    Attualmente solo in casi rari avviene ciò altrimenti tutte le nuove nate svolgono regolare letargo naturale o comuque sia controllato.
    Alla fine la verità è che questi piccoli animali “solo se riesci a conoscerli riesci anche ad amarli”.
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  13. #12
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    Predefinito Re: nascite 2013 "naturali"

    Premesso che ho una casistica di qualche migliaio di piccoli nati in quasi trent'anni di allevamento, posso dire che gli animali che hanno fatto sempre tutti i loro letarghi sono mediamente più lisci e ben formati di quelli che lo hanno saltato una o due volte, chiaro che crescono inizialmente meno, ma alla fine il risultato, le capacità riproduttive e la vitalità sono nettamente superiori. I problemi, se mai ce ne stanno, si possono avere con Testudo marginata, che per sua natura difficilmente è portata ad un lungo e continuo letargo, rimanendo attiva ogni qual volta spunta il sole. Differentemente hermanni ed ibera da subito effettuano un letargo continuato scavandosi la tana riemergendo poi solo alla fine della brutta stagione. Onestamente non vedo tutta questa necessità di proteggere i piccoli, che sono benissimo capaci di proteggersi da loro, tuttavia nulla possono contro stabulazioni inadeguate, insomma, contro gli errori spesso presuntuosi degli uomini...
    Per chi avesse mai avuto la fortuna di osservare un luogo popolato dalle nostre tartarughe, si accorgerebbe che i nidi sono nella quasi totalità predati, che dunque ben pochi piccoli riescano a nascere, e di quei pochi i predatori, non l'inverno, ne lasciano vivere ben pochi!


  14. #13
    TartaManiaco
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    Predefinito Re: nascite 2013 "naturali"

    Come gia espresso in precedenza per la salute dell'animale è indispensabile fare anche il primo letargo per i benefici anche da te evidenziati in tutti questi anni di esperienza.
    E' fuori discussione che in natura la mortalità maggiore dei piccoli è dovuta ai predatori sia delle deposizioni che dei piccoli stessi ma ciò non toglie che se i piccoli vanno in letargo in condizioni non adeguate (sottopeso e malnutriti) difficilmente riusciranno a superarlo sia in natura che nell'allevamento in cattività allo stato semi-naturale.
    Ci tengo a precisare che io sono a favore del letargo sin da subito ma anche nell'attenzione che va messa nel valutare il tutto per evitare qualsiasi rischio. Logico con 100-200 o più nascite all'anno diventa impossibile porre l'attenzione su ogni singolo esemplare nato ed è così che si lascia tutto alla natura e alla lotta per la sopravivvenza.
    Dubito Tartamau che in 30 anni di allevamento non sia morto nessun esemplare sopratutto "i nuovi nati" durante o comunque dopo il letargo?
    Si da inoltre per scontato che le tartarughe vengano tutte allevate in condizioni ed in un ambiente idone con un clima ideale ma vi assicuro che in tanti casi (come anche il mio) non è così.
    Per questo dico solo di porre attenzione ai nuovo nati ed al primo letargo, considerando inoltre che tanti autorevoli autori oggi come oggi consigliano sempre il letargo controllato anche per le tarta adulte, cosa che personalmente in totalità non condivido perchè vanno analizzati i tanti aspetti (che variano da allevatore ad allevatore, da zona a zona) per poter giungere ad una conclusione simile.
    Fuori discussione che c'è sempre e comunque troppa apprensione nel letargo, non considerando che per le tartarughe è la cosa più naturale al mondo, questa è quella che spesso porta ad effettuare comportamenti azzardati e dannosi per la salute stessa delle tarta.

    - - - Aggiornato - - -

    Ho aperto una nuova discussione spostando i post in quanto mi sembrava interessante l'argomento.
    Alla fine la verità è che questi piccoli animali “solo se riesci a conoscerli riesci anche ad amarli”.
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    Lucio78


  15. #14
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    Predefinito Re: Nuovi nati e primo letargo

    Il letargo è certamente il periodo più critico nelle tartarughe, ma le morti nel letargo vero e proprio sono realmente trascurabili. I problemi si hanno al risveglio e sono imputabili ad inadeguate condizioni degli animali in conseguenza ad inadeguate condizioni ambientali (tra cui ci metto anche le azioni del proprietatio) che possono alterare il consumo delle riserve dell'animale. Di fatto il picco di mortalità si ha circa un mese dalla fine del letargo. La specie più delicata è certamente T. marginata che, come ho accennato sopra nè capace di essere attiva anche in Gennaio e può essere sorpresa da gelate improvvise. In passato annate fredde causavano la morte anche della metà dei nati, principalmente di quelli nati prima (al contrario di quello che si potrebbe pensare), mentre inverni miti consentivano la sopravvivenza della gran parte degli animali. Solitamente non ho avuto morti al primo inverno di hermanni e di ibera (che solitamente hanno il picco negativo alla fine del secondo inverno). C'è da dire però che alla fine, la soluzione migliore è la serra fredda, mentre un inverno in terrario rende stranamente delicati gli animali negli inverni successivi, tali che alla fine non c'è alcun vantaggio a tenerli protetti il primo inverno.


  16. #15
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    Predefinito Re: Nuovi nati e primo letargo

    "Trascurabili" è un parola che personalmente non uso mai e che non rientra nel mio vocabolario.
    Logicamente per mortalità durante il letargo intendevo anche quelle morti che avvengono dopo il letargo come conseguenza comunque dello stesso per una serie di fattori e condizioni.
    Interessante purtroppo il fatto che come scrivi tu in passato le morte delle T.marginata a causa degli inverni freddi e rigidi riguardassero la maggior parte le tarta nate prima, cosa in effetti strana, che sopra nell'altro post hai giustamente spiegato con il fatto della scorta energetica grazie al sacco vitellino ma che secondo me andrebbe valutata meglio magari facendo una statistica di quanto peso dalla nascita erano aumentate prima di andare in letargo le tarta non sopravvisute tralasciando ovviamente il fatto che fossero morte a causa di una gelata in quanto non riguarderebbe il discorso di nate prima e dopo.
    Comunque sia (nate prima o dopo) va sempre posta molta attenzione facendo un'attenta valutazione al momento del letargo e se nell'altro post dici "Onestamente non vedo tutta questa necessità di proteggere i piccoli" in parte ti smentisci affermando che "la soluzione migliore è la serra fredda", sicuramente simile al letargo naturale ma con un clima "artefatto" che mitiga anche gli inverni più lunghi,freddi e rigidi.
    Nella mia piccola esperienza in questi anni (diverse decine di tarta nate), non ho mai riscontrato problemi di animali più delicati al primo vero letargo avendo vissuto il primo inverno in terrarrio e quindi saltato il letargo.
    Con il termine "più delicati" intendi esemplari soggetti ad ammalarsi o addirittura a morire il secondo inverno durante o successivamente il primo vero letargo?
    Ultima modifica di lucio78; 21-08-2013 alle 02:28
    Alla fine la verità è che questi piccoli animali “solo se riesci a conoscerli riesci anche ad amarli”.
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