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Ex Carapax...vedremo

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    Lampropeltis

    Predefinito Ex Carapax...vedremo

    CORRIERE DI MAREMMA
    Rassegna stampa quotidiana della Provincia di Grosseto a cura dell'URP
    Web www.provincia.grosseto.it e-mail urp@provincia.grosseto.it
    2012-04-18

    AMBIENTE
    Massa Marittima La struttura per la conservazione e la tutela delle tartarughe è ora gestito dall’Unione dei Comuni Colline Metallifere Nuova vita per l’ex Carapax

    #MASSA MARITTIMA Se l’era Carapax è finita, il centro tornerà comunque a nuova vita. E’ in corso la procedura per il riconoscimento da parte della Regione Toscana del Centro per la conservazione ex situ della Fauna (Cesfa) dedicato alle tartarughe mediterranee gestito in località Malfatto nel Comune di Massa Marittima dall’Unione dei Comuni Colline Metallifere. Una struttura di interesse per la conservazione, la riproduzione, la cura, il recupero delle specie rettili appartenenti all’ordine Chelonia in particolare alle tartarughe dei generi Testudo e Emys. Qui sono custodite ed accudite circa mille tartarughe terrestri ed acquatiche mediterranee sottoposte a sequestro cautelare ed affidate all’Ente dall’autorità giudiziaria in seguito alle questioni relative all’ex Carapax e alla sua gestione. “In questa lunga storia i gestori del Centro - spiega sul proprio sito la Comunità Montana, ripercorrendole varie fasi che hanno caratterizzato la vicenda - divenuti occupanti abusivi nel 1998, hanno usato tutti i mezzi a loro disposizione per distogliere l’attenzione dalla realtà delle cose e dalla violazione delle regole anche ambientali di ogni tipo.Hanno dimostrato notevole capacità nella diffusione di informazioni distorte o non corrispondenti al vero, riuscendo per molto tempo a fuorviare l’opinione dei cittadini e degli appassionati dell’ambiente e del mondo naturale”. Il 18 aprile 2010 il processo si è concluso riconoscendo in pieno le ragioni della Comunità Montana e disponendola riconsegna degli immobili. Gli esemplari rimasti in Maremma sono seguiti costantemente da personale dell’Unione, da veterinari e da esperti dell’Università di Pisa e di altri atenei, e rappresenteranno il primo nucleo del nuovo Centro per le tartarughe mediterranee destinato a tornare in località Venelle sempre nel Comune di Massa Marittima, dopo che sarà effettuata la bonifica dell’area che in passato ha ospitato il centro Carapax e saranno predisposte nuove strutture idonee per gli animali e nuovi servizi per i fruitori del centro. Il centro, nelle intenzione degli enti e delle istituzioni coinvolte nel progetto, dovrà diventare un luogo di studio e di ricerca scientifica coordinata dal museo di storia e del territorio dell’università di Pisa. L’idea ha già meritato l’attenzione di illustri professori e prestigiose facoltà italiane e non solo. Il centro svolgerà anche un’importante funzione didattica per le scuole e per i cittadini nel rispetto della sua mission originaria, poi abbandonata dai vecchi gestori del Carapax. Pochi giorni fa è stato approvato il programma triennale degli interventi che il nuovo ente dell’Unione dei Comuni attuerà fino al 2014 e, fra le varie voci, figurava anche la realizzazione in località Venelle di nuove strutture e recinzioni per le tartarughe dell’ex centro Carapax previste per il prossimo anno. Con queste premesse, obiettivo dell’amministrazione e dell’Unione, il centro avrà anche una significativa ricaduta turistica per il territorio delle Coline Metallifere.Per fare ciò l’Unione ha messo a disposizione risorse proprie ed ottenuto fondi dalla Regione Toscana. Inoltre sono attualmente in corso le richieste di finanziamento all’Unione europea. Il Centro tornerà a nuova vita e i primi inquilini saranno proprio quel migliaio di tartarughe terrestri e acquatiche sequestrati all’ex centro Carapax.

    Chiara Calcagno#

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