In un periodo come questo in cui di giorno al sole si sta ancora bene, ma la notte le temperatura cala sotto i 10 gradi, può succedere che una tartaruga se ne vada ancora in giro nella tarda mattinata o il primo pomeriggio per poi fermarsi sotto qualche cespuglio senza ritornare al riparo di qualsivoglia rifugio uno gli abbia preparato. Il risultato è che magari la si trova la mattina presto con le zampe ritirate perché comunque il freddo non lo gradisce.

E' quanto successo ai miei due maschi. Anche quello che sonnecchiava tranquillo nella casetta ha ripreso ad andarsene in giro e poi è rimasto a dormire fuori insieme all'altro. Ieri, intorno alle 7, li ho trovati entrambi "raggomitolati" nella nebbia. Nulla di che, però siccome l'estate di San Martino pare stia per finire e le temperature notturne scenderanno ancora di qualche grado (senza andare sottozero, per lo meno al Centro) ho anticipato il loro trasferimento nel recinto del letargo. Li possono gironzolare ma anche ritrovare in fretta la casetta che ci ho messo perché è piccolo rispetto a tutto il terreno.

Per la cronaca, li ho sistemati davanti all'ingresso della casetta e dopo alcuni minuti hanno tirato fuori le zampe e vi sono entrati da soli. Se non sono ancora in uno stato letargico nemmeno temperature basse di 7-8 gradi li immobilizza, il che immagino spieghi come facciano ad avere la forza di scavare quando più avanti sentono che è proprio arrivato il momento di andare a dormire.

ma se non lo dovesse fare, per vari motivi oggettivi o soggettivi, provvedi tu materialmente all'arrivo del freddo con un buon strato di terra e vegetazione.
Infatti, se per qualche ragione come un calo improvviso e netto delle temperature dovessero rimanere immobilizzate all'aperto, tanto da entrare in letargo, bisogna intervenire. E' il motivo per cui preferisco sapere dove dormono, sia grandi che piccole, così non sto a pensarci per tutto l'inverno. "Tizia si sarà coperta bene?" "Caia avrà messo la maglietta della salute?", ecc.. ^_^