sicuramente l'articolo può essere interessante, magari spostando la discussione nella sezione "tartarughe acquatiche e palustri".
quanto all'alimentazione degli animali in cattività, comunque vale quanto sopra: ho letto articoli in cui una pianta nordamericana (peltandra virginica) è stata reperita nello stomaco delle chelidra e dei kinostenidae, eppure contiene molto acido ossalico e nessuno credo consiglierebbe di dare in cattività piante con alto contenuto di ossalati.
oppure avevo letto uno studio che dimostrava come in alcune acqua nordamericane dove si è diffuso un bivalve alloctono e invasivo, le sternotherus carinatus hanno modificato la loro dieta che ora si basa per oltre il 70% su questi molluschi alloctoni.
o ancora... chi alleva le M. temminckii (alligatore) dovrebbe dare come cibo per oltre il 50% altre tartaruga quali sternotherus e kinosternon, dato che in natura le alligatore mangiano queste tartarughe.