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Appassionato
La mia nuova incubatrice fai da te
Finalmente sono riuscito a finire un progetto che avevo iniziato a novembre, devo dire che è stato piuttosto impegnativo, ma è andato per le lunghe soprattutto a causa della mancanza di tempo libero.
Inizialmente, per fare più in fretta e per lavorare meno, la mia idea era di cercare un piccolo frigorifero a vetrinetta, tipo quelli che a volte si vedono nei bar con il logo delle bibite esposte (io ne ho visti della Red Bull e dell' Esta Thè), preferibilmente guasto per pagarlo il meno possibile, tanto mi sarebbe servito solo come contenitore.
Dato che non riuscivo a trovare nulla di adatto ad un prezzo economico, ho deciso di costruirmela da solo, utilizzando dei pannelli in legno multistrati, isolandolo all'interno con del poliuretano espanso e rivestendolo poi con del laminato plastico (formica) per renderlo impermeabile e lavabile.
Devo ammettere che io sono stato avvantaggiato in questa operazione, dato che faccio il falegname, ma se qualcuno volesse prendere spunto dalla mia idea, basta farsi tagliare i pannelli da un falegname o da Bricoman, e poi se avete un minimo di manualità e di predisposizione per il bricolage assemblare il tutto.
Questa è la fase di realizzazione del cassone in legno:
Questo è il sistema di riscaldamento, composto da un cavetto riscaldante da 25W e da due ventole per PC.
Le ventole soffiano aria sotto al plexiglass, costringendola a passare nello spazio occupato dalle spire del cavetto, uscendo poi riscaldata dalle due fessure verso lo schienale e verso il vetro (triplo con doppia camera) dello sportello.
Inoltre ho installato una terza ventola sotto al "soffitto" dell'incubatrice, che tiene mescolata l'aria anche quando il sistema di riscaldamento è spento, impedendo così la stratificazione e limitando il formarsi di condensa sul vetro dello sportello.
Questo è il sistema di umidificazione, controllato da un igrometro, che quando serve aziona una pompetta peristaltica che immette acqua goccia a goccia in questa vaschetta di evaporazione.
Questo è il quadro elettrico, con l'igrometro che comanda la pompetta peristaltica per il ciclo di umidificazione, e una piccola ventola che funge da estrattore per il ciclo di deumidificazione; ho impostato l'umidità al 75%, con un differenziale del 2% sopra e sotto, così quando l'umidità scende sotto al 73% parte la pompetta che fa gocciolare acqua nella vaschetta riscaldata fino quando torna al 75%, mentre quando supera il 77% parte la ventola che la riporta al 75%.
Mentre il termostato, con il ciclo giorno e notte comanda il cavetto riscaldante e le due ventole.
Ad ogni ventola o pompa, ho abbinato un regolatore per poter gestire al meglio la potenza e la velocità, in modo da ottenere dei cicli il più possibile "morbidi" senza cambiamenti troppo repentini, sempre per questo motivo ho preferito utilizzare un cavetto riscaldante da 25W.
Ed eccola ultimata, adesso ho spazio per 12 vaschette del gelato disposte su tre piani, quindi anche se le mie 5 tarte femmine decidessero di deporre tutte insieme, non dovrei più avere problemi di spazio...
Alla fine calcolando quello che ho speso per acquistare tutto il materiale, quasi quasi mi sarei preso una Fiem piccola entry level, così invece ho molto spazio, e poi volete mettere la soddisfazione di poter dire l'ho costruita io?
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