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Testudo Horsfieldii, letargo e alimentazione

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    Antonio, una Testudo Horsfieldi maschio di un anno e mezzo circa

    Predefinito Testudo Horsfieldii, letargo e alimentazione

    Salve a tutti, vi scrivo per porre un paio di questioni sulla gestione del letargo per le mie due tartarughe, che attualmente vivono in un terrario in terrazzo, di circa un metro quadro per 60 cm di altezza, con circa 30 cm di una miscela di torba, ghiaia, sabbia e foglie secche in vista del letargo, svariati ripari per la pioggia e un telo impermeabile sopra che li protegge dal vento ma che lascia passare molta aria da un lato.
    Si tratta di due Horsfieldii, il maschio (Antonio) preso in in negozio quando aveva circa 6 mesi e cresciuto quindi con alimentazione casalinga: insalata, radicchio, pomodori, frutta, ortica e tarassaco presi dal giardino, zucchine, carote, ecc. Ultimamente mi è stato consigliato un pellett multivitaminico e da un po' di tempo preferisce quello alla verdura fresca: cosa che mi preoccupa relativamente, in quanto sta molto bene ed è molto attivo.
    L'anno scorso, dietro consiglio del negoziante, gli ho fatto saltare il letargo tenendolo in un terrario - in casa - con la lampada riscaldante accesa (ho scoperto solo in seguito e troppo tardi l'importanza della lampada uvb, della quale, purtroppo, ha dovuto per quei mesi fare a meno): il risultato è che ha fatto un mezzo letargo da novembre a marzo in cui alternava periodi di sonno con altri di veglia in cui cercava di scappare (troppo calore per il letargo immagino). Il risultato è stata una ipovitaminosi durante la quale ho dovuto dargli da mangiare con la siringa omogeneizzati di frutta con mescolato succo di pomodoro, osso di seppia in polvere e multivitaminici liquidi. Insomma per un mese circa non riusciva ad aprire gli occhi e rifiutava il cibo. Una volta ripreso (approntata lampada uvb immediatamente) ha ricominciato a mangiare di tutto e in abbondanza, gli è rimasta però un pò di piramidalizzazione sul carapace (la parte vicino alla testa è più alta), che comunque, ho visto, aveva già quando l'ho preso in negozio. Da allora sta bene e ha passato l'estate sul terrario in terrazzo, ho visto che il sole è altra cosa rispetto alle lampade.
    Quest'anno ho pensato di prendergli un'amichetta (La Susy), e stavolta l'ho presa già grandina (circa due anni) a una fiera del bestiame: lei è stata allevata allo stato brado praticamente, con solo erba di prato, e da subito ho notato che fa un pò fatica ad ambientarsi alla nuova alimentazione. Ce l'ho da un mesetto circa e da allora ha sempre mangiato poco: insalata romana, pomodori, poco altro.
    Diciamo che rispetto a lui è molto più selvatica, ma a giudicare dalla forma e durezza del carapace (perfettamente rotondo e durissimo) gode di ottima salute, anche se è molto meno attiva e "domestica" di Antonio, che invece è molto socievole.
    Con l'arrivare del fresco ha smesso completamente di mangiare già da un paio di settimane, e stessa cosa Antonio.
    Io ho comunque continuato ad offrire cibo, ma non hanno più toccato nulla. Credo, quindi, che stia arrivando l'ora del letargo per tutti e due: la cosa che mi perplime è questo lungo digiuno della Susy: so che è normale prima del letargo, ma è già da un mese che mangia pochissimo e da due settimane che non mangia - credo - niente (anche se qualche dubbio mi viene, dato che oggi le ho trovato una cacchina attaccata al sedere).
    Antonio invece oggi (che è bel tempo) aveva fame e così gli ho dato un pò di pellett, che si è scofanato di gran gusto.
    Ho sbagliato a dargli da mangiare? Nei giorni scorsi è stato quasi sempre interrato e sembra come se si sia fatto un mini-letargo di qualche giorno, una pennichella insomma.
    La Susy invece continua a non mangiare niente, ma a parte essere un pò rallentata (come anche Antonio del resto) sembra che stia bene, ha sempre gli occhi aperti, la cacca è marrone normale...
    Insomma, voi come vi comportereste? Secondo voi sto facendo bene o sbaglio qualcosa?

    P.s.

    Lo so che le Horsfieldii dovrebbero vivere in giardino ma per ora mi è impossibile, conto di fargli fare il letargo in terrazzo e in primavera prossima approntare uno spazio esterno: il problema è che il giardino ce l'ho ma è usato in parte per parcheggiare le macchine - vivo in una quadrifamiliare - e soprattutto è a ridosso di una strada molto trafficata, quindi ci sarà bisogno di misure di sicurezza per evitare che scappi e per i gatti del vicinato: insomma, un lavoraccio che mi riprometto di fare in primavera: essendo ancora relativamente piccoli credo che lo spazio sia tutto sommato sufficiente e a misura loro.




    Grazie a tutti, baci!

    Lucio


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    Jan 2022

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